Lombardia, in aumento le aggressioni verso gli operatori sanitari: nel 2023 quasi 5mila casi

I dati sono stati pubblicati in occasione della giornata nazionale contro la violenza verso medici e infermieri: contattati i carabinieri in media una volta al giorno

Alcuni medici e operatori socio-sanitari in protesta contro le aggressioni dei pazienti

Alcuni medici e operatori socio-sanitari in protesta contro le aggressioni dei pazienti

Milano, 12 marzo 2024 – In occasione della giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, sono stati resi noti gli episodi di aggressione, sia fisica che verbale, nei confronti dei lavoratori in ambito medico: nel 2023 in Lombardia sono stati segnalati 4.836 episodi di aggressione, dagli insulti alla violenza con arma.

Dati in aumento rispetto al 2022

Nel 2023, dei quasi 5mila casi di aggressione, il 30,9% (25,47 nel 2022) si è verificata in Pronto Soccorso: dati in aumento rispetto al 2022 quando la percentuale arrivò a 25,47 %. 

A seguire le aree di degenza con il 24,7% (21,53 nel 2022) e poi nei locali del servizio psichiatrico diagnosi e cura il 15% (15,17 nel 2022). In ultimo, al domicilio del paziente, nello 0,2% dei casi (0,12 nel 2022).

Gli ospedali che aderiscono

A Milano, secondo i dati dell'Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza (Areu), ai primi cinque Pronto Soccorso dei nosocomi coinvolti per primi nell'iniziativa di attivazione del pulsante di allarme aggressione (Niguarda, Fatebenefratelli, Sacco, San Carlo e San Paolo), si sono aggiunti nel capoluogo il Policlinico Ospedale Maggiore anche con le sedi del padiglione De Marchi Pronto Soccorso Pediatrico e del padiglione Mangiagalli, il Buzzi ed in provincia, quelli di Abbiategrasso, Cernusco Sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Melegnano, Melzo e Sesto San Giovanni.

A breve il sistema di allarme sarà attivo in città anche al Macedonio Melloni e in provincia negli ospedali di Legnano e di Magenta e anche le provincie di Monza Brianza e Lecco hanno richiesto l'attivazione del servizio nei loro ospedali.

Il pulsante di allarme aggressione

Sono ventuno le strutture sanitarie che hanno aderito e attivato il pulsante di allarme aggressione agli operatori sanitari. Un sistema di controllo iniziato ad agosto 2023 che fa parte dell'ambito degli interventi di pubblica sicurezza nei Pronto Soccorso, dopo le ripetute aggressioni che avvenivano nei confronti degli operatori.

Tra gli interventi anche l'installazione nei PS degli ospedali di uno o più pulsanti per il rapido allertamento delle Forze di Pubblica Sicurezza in determinati casi: aggressione in corso verso operatori sanitari del Pronto Soccorso o verso altre persone presenti nel contesto; atti di violenza e danneggiamento in corso; impossibilità di effettuare una chiamata per spiegare la situazione emergenziale in atto.

Il sistema prevede la composizione del numero 112 tramite la pressione di un pulsante collegato ad un combinatore telefonico e la segnalazione di aggressione in corso.

Nei 172 giorni trascorsi dalla prima chiamata (12 agosto) al 31 gennaio 2024, la media giornaliera è di una chiamata al 112 per aggressione al personale sanitario nei Pronto Soccorso.

La condanna di Bertolaso

Nel corso di un recente incontro in Prefettura, alla presenza dei rappresentanti della Direzione Welfare di Regione, gli intervenuti hanno manifestato soddisfazione per il servizio di allarme aggressioni e per la collaborazione vincente tra gli enti coinvolti.

“Esprimo la ferma condanna contro ogni forma di aggressione fisica e verbale che colpisce chi, ogni giorno, con dedizione e professionalità, si impegna per la cura e la salute dei cittadini.  - ha detto l'assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso - Si tratta di un fenomeno inaccettabile che mina le fondamenta del nostro sistema sanitario e rappresenta una grave offesa alla dignità di chi lavora con impegno e sacrificio per il bene comune”.

Prevenzione delle aggressioni: l’esempio del caring nurse

La Regione Lombardia è impegnata attivamente nella lotta contro queste azioni delinquenziali, ha assicurato l’assessore. Come la presenza del 'Caring nurse' in alcuni ospedali, dimostratasi efficace per ridurre la conflittualità e le conseguenti aggressioni, permettendo così al personale di svolgere il proprio lavoro con più serenità.

In occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, Regione Lombardia illuminerà di blu il belvedere delle sedi di Palazzo Lombardia e Palazzo Pirelli.