Legambiente, catastrofe climatica: in Lombardia il 10% delle calamità nazionali

“I ristori non bastano più, bisogna prevenire” afferma l’associazione che rimarca: la Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, del 2015, è ormai superata. E suggerisce rimedi: dalla depavimentazione alla manutenzione del verde

Milano, 25 luglio 2023 – La Lombardia ha registrato da sola oltre il 10% degli eventi atmosferici avversi registrati in Italia tra il 2010 e il 2023. Sono stati infatti 179 su 1.732 totali. 

A fornire i dati è Legambiente Lombardia che annualmente li elabora con il rapporto Città Clima

Delle 179 calamità naturali, 51 sono state allagamenti da piogge intense, 47 danni da trombe d'aria e raffiche di vento, 27 esondazioni fluviali, 20 danni da siccità prolungata, 10 danni alle infrastrutture, 10 frane da piogge intense, 9 danni da grandinate, 4 eventi di temperatura record, 1 danno al patrimonio storico da piogge intense.

In Lombardia 13 vittime

Le vittime lombarde sono state 13 su 331 totali. Tra le province le più colpite ci sono quelle di Milano, con 45 casi, Varese, con 30, Brescia e Como con 16 ciascuna. Tra i comuni più colpiti: Milano (30 eventi), Como (6), Blevio, Luino, Cremona e Varese, tutte con 4 casi.

Solo nelle ultime settimane, sottolinea  Legambiente Lombardia, “si è abbattuta la furia degli eventi meteorologici estremi. Grandine, vento, pioggia; crolli, abbattimenti, allagamenti” che hanno colpito Milano, Como, Brescia, Luino, Gessate, Lissone, Cremona, Varese, Monza, Seregno, Busto Arsizio. Una lista che “può continuare”. 

“Per bocca dell’assessore La Russa, il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana ha comunicato di voler chiedere al Governo lo stato di calamità naturale – scrive l’associazione ambientalista a livello regionale.

Clima impazzito?

"Inutile dare la colpa a un clima impazzito, se siamo noi ad essere meno saggi di ciò che questa difficile congiuntura richiederebbe. Ci vogliono nuove strategie e investimenti slegati dalle emergenze” osserva Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Un aumento di questi fenomeni nella regione più popolosa e attiva d’Italia disegna una catastrofe ricorrente, sarebbe forse meglio dire permanente: tra la siccità registrata l’anno scorso e gli eventi estremi di questo ultimo mese c’è una correlazione strettissima. O ci si adatta al cambiamento climatico o saremo destinati ad avere sempre più danni, non solo materiali. Il nostro pensiero e la nostra vicinanza va alle famiglie delle vittime di questi due giorni. Prevenzione ed adattamento salvano anche vite umane”.

Distruzione e ristoro? Inefficace

“Calamità come queste sono sempre più frequenti, al punto da far pensare che il nesso causa-effetto tra distruzione e ristoro, uno strumento necessario ai cittadini danneggiati che in mancanza di politiche strutturate di mitigazione e adattamento rischia però di essere inefficace – sottolinea Legambiente Lombardia -. È necessaria una strategia di intervento permanente, perché linee guida e piani, soprattutto se non accompagnate da investimenti e azioni, non sono in grado di rispondere alla vulnerabilità di fronte alla crisi climatica dei sistemi socioeconomici della regione.

Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici

Il Documento di azione regionale per l'adattamento al cambiamento climatico della Lombardia (2016), “a sua volta derivato dalla Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (2015) sono stati concepiti in anni nei quali gli eventi estremi avevano una frequenza molto bassa, circa sei volte in meno rispetto allo scorso 2022 – rimarca l’associazione -. Le città e i territori lombardi devono essere messi in sicurezza e sostenuti per migliorare la loro capacità di resistere a questa crescita esponenziale; arrivare ex-post per constatare e riparare i danni non basta più”. 

Consumo suolo, legge ferma da 11 anni

“In attesa dell’approvazione in via definitiva del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (al momento fermo dopo la fase di VAS, Valutazione ambientale strategica) e della legge sul consumo di suolo, attesa da più di undici anni, la Lombardia può e deve fare di più per dimostrare di proteggere l’ambiente e l’economia, dando priorità alla crisi climatica, evitando di nascondersi dietro i dati economici che, proprio per l’effetto degli eventi estremi, potrebbero andare in crisi – scrive Legambiente Lombardia -. Il cambiamento climatico non è il titolo di un libro! È una realtà che ha bisogno di strategie per essere affrontata, salvando l’ambiente e le persone”.

Depavimentazione e manutenzione verde

Depavimentare, ricreare lo spazio pubblico urbano più verde, abbassare il livello di emissioni in atmosfera, mettere in sicurezza il territorio prevenendo il rischio idrogeologico, fare una corretta manutenzione al patrimonio arboreo cittadino, adeguare il sistema fognario, sono tutte azioni che possono rendere meno complicato il passaggio di eventi estremi nel nostro territorio. E invece cosa si fa?” conclude Meggetto “si pagano i danni e si continua come prima”.

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