MONICA AUTUNNO
Cronaca

“Io, prof picchiato da un alunno di 14 anni per vendetta: agguato in piazza a mezzanotte”. Lo choc di Sergio Orlandi: l’avevo solo fatto uscire dall’aula

Inzago (Milano), l’insegnante e musicista jazz aggredito da un suo allievo che lo ha atteso assieme a un complice mentre rientrava a casa: “L’avevo rimproverato in classe, preso a calci e pugni”. Le parole del sindaco dopo il grave episodio

Sergio Orlandi è un apprezzato musicista jazz, oltre che insegnante alle medie di Inzago

Sergio Orlandi è un apprezzato musicista jazz, oltre che insegnante alle medie di Inzago

Inzago (Milano), 8 marzo 2025 – Un rimprovero in aula e le minacce verbali. Molte settimane dopo, la terribile aggressione nella piazza del paese: pugni e colpi al professore da un suo alunno quattordicenne e da un amico. Il fatto si è verificato a Inzago la scorsa settimana. L'insegnante è riuscito a sfuggire alla furia degli aggressori, si è allontanato in auto ed è stato medicato in ospedale per una frattura a naso e mascella, con venti giorni di prognosi. Nei confronti del quattordicenne è scattata la denuncia per lesioni alla Procura del Tribunale dei minori. Ancora in via di identificazione il giovane che era con lui, che ha preso parte al pestaggio. Questione di poco: l'intera sequenza, consumatasi a mezzanotte passata, è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza. La vittima dell'aggressione Sergio Orlandi, noto musicista jazz e insegnante di musica alla media Kennedy di Inzago. 

Il racconto 

"Stavo rientrando da un concerto e mi sono fermato in piazza perché avevo visto parcheggiata la macchina di un conoscente. Ero appena risalito in auto quando il ragazzo, con l'amico che non conoscevo, si è avvicinato. Non ho pensato assolutamente a nulla di male, ho anche abbassato il finestrino per salutare". Pochi istanti dopo tutto è precipitato. "Il secondo ragazzo ha alzato la sicura e aperto la portiera". Pugni, schiaffi, colpi, il tentativo, fortunatamente a vuoto, di tirare giù il prof dalla macchina. "Una furia spaventosa, agghiacciante". L'uomo è riuscito a reagire, mettere in moto, ingranare la retro e fuggire. Poi l'ospedale e la denuncia. Mentre la giustizia fa il suo corso il caso è sotto esame a scuola, dove ovviamente si mantiene il più stretto riserbo. Il rimprovero che avrebbe scatenato la rabbia del giovane risale a diverso tempo fa: "Lo avevo ripreso perché disturbava e poi l’avevo fatto uscire dalla classe. Mi minacciò". All'episodio era seguito un incontro alla presenza della preside. L'insegnante aveva scelto in quel caso di non sporgere denuncia.

Le parole del sindaco

La delicata vicenda tiene banco in questi giorni anche in municipio. "Siamo naturalmente informati dei fatti - così il sindaco Andrea Fumagalli - ma siamo impegnati anche a comprendere l'intera catena degli eventi, dato che questo terribile episodio ha un pregresso. La formazione e la crescita dei ragazzi basano su due fondamentali pilastri, famiglia e scuola. E certe situazioni non 'maturano' dall'oggi al domani". L'auspicio: "Che vi siano la massima collaborazione e trasparenza". La riflessione: "Sono prima di tutto profondamente rattristato. Stiamo quasi 'abituandoci' a fatti inauditi che coinvolgono i ragazzi. Occorre una riflessione profonda. E non bisogna nascondere: ma rabbrividire, e prendere coscienza".