Incidenti sul lavoro, in Lombardia nel 2024 la strage continua: aumentano i morti e i feriti

Ventisette i decessi con un crescita del 42 per cento. Le denunce sono state 18.386 un 11,86 per cento in più rispetto al 2023

Un incidente mortale sul lavoro (Foto archivio)

Un incidente mortale sul lavoro (Foto archivio)

Milano, 16 aprile 2024 – Quando il lavoro uccide: Lombardia anche nel 2024 è sempre maglia nera per il numero di morti e infortuni.

Emerge dai dati dell'Annual Injury Rock'n'Safe progress report Lombardia 2023 e primo trimestre 2024 a confronto con i dati nazionali.

Lombardia maglia nera

In Lombardia le denunce di infortunio a fine febbraio 2024 sono state 18.386 (in aumento del 11,64 per cento rispetto al 2023), di cui 27 mortali (+42%) e 578 le tecnopatie denunciate (-6,32%). Riguardo gli infortuni mortali, risultano essere in aumento nella gestione industria e servizi. La stima statistica in Lombardia per il solo mese di marzo 2024 sembra essere di oltre 7.200 infortuni.

I dati nazionali

A livello nazionale le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Istituto nei primi 2 mesi del 2024 sono state 92.711 (+7,2% rispetto a fine febbraio 2023), 119 delle quali con esito mortale (+19%). In aumento anche le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 14.099 (+35,6%). A febbraio 2024 il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un aumento del 4,95% nella gestione Industria e servizi (dai 65.941 casi del 2023 ai 69.202 del 2024), del 5,95 % in Agricoltura (da 3.579 a 3.792) e del 16,2 % nel Conto Stato (da 16.963 a 19.717).

Donne & Uomini

L'aumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2023 e il 2024 è legato sia alla componente femminile, che registra un +6,38% (da 31.867 a 33.902 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +7,67% (da 54.616 a 58.809).

Italiani & Stranieri

L'incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+6,6%) sia quelli extracomunitari (+12,36%). Dall'analisi per classi di età emergono aumenti generalizzati in quasi tutte le fasce, in particolar modo tra gli under 15 (+28,5%) e la fascia 25 - 29 anni (+10,5%) in diminuzione solo quella 45-49 anni (-0,73%).