
Gioielliere indagato per omicidio
L'esito della ricostruzione della Procura di Asti potrebbe cambiare per sempre la storia di Mario Roggero, il gioielliere di Grinzane Cavour (Cuneo) che il 28 aprile dello scorso anno reagì a una rapina all'interno del suo negozio uccidendo due banditi e ferendone un terzo. Adesso, le accuse che pendono nei confronti dell'uomo sono cambiate e non vanno a suo favore: si è infatti passati da un primo eccesso colposo di legittima difesa a omicidio doloso plurimo, tentato omicidio e porto illegale di arma da sparo.
Per la Procura che ha coordinato le indagini, il gioielliere sparò ai banditi "disarmati, scaricando l'intero caricatore - si legge nei documenti di chiusura delle indagini - per cagionarne la morte, eccedendo in tal modo volontariamente i limiti della legittima difesa patrimoniale". Quello che emerge quindi è che il 66enne avrebbe cominciato a sparare dall'esterno della gioielleria, mentre i malviventi si erano già dati alla fuga.
Lo scorso 28 aprile i due rapinatori entrarono nella gioielleria di Grinzane poco prima dell'orario di chiusura e minacciarono Roggero, la moglie e la figlia con un coltello e una pistola, poi risultata finta ma senza tappino rosso. "Ho dovuto scegliere tra la loro vita e la nostra" - ha sempre dichiarato il gioielliere che, secondo ques'ultima ricostruzione degli inquirenti, li avrebbe prima seguiti in strada e poi uccisi.