Droga dello stupro sul dark web: 39 arresti. C'è anche la sorella di Ornella Muti

Un'operazione internazionale ha permesso individuare un sistema di commercio illecito online. Fra gli arrestati Claudia Rivelli, sorella della popolare attrice italiana

Claudia Rivelli con la sorella Francesca conosciuta da tutti come Ornella Muti

Claudia Rivelli con la sorella Francesca conosciuta da tutti come Ornella Muti

Roma, 27 ottobre 2021 - Un insegnante, un gestore di una casa famiglia, insospettabili impiegati e alcuni ex militari. Sono solo alcune delle persone coinvolte nel traffico di stupefacenti (fra cui la droga dello stupro) e sostante psicoattive che ha portato a 39 arresti. Un traffico che veniva gestito online e in particolar modo sul dark web. E fra le persone arrestate c'è anche Claudia Rivelli, la sorella della popolare attrice Ornella Muti, che già in passato aveva avuto guai legati alla droga dello stupro.

L'operazione

I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando per la Tutela della Salute hanno arrestato 39 persone (11 in carcere e 28 ai domiciliari). La misura cautelare è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma nei confronti di altrettante persone accusate di importazione dall'estero e traffico di stupefacenti - fra cui la c.d. droga dello stupro (GHB GBL), eroina sintetica (fentanili), catinoni sintetici, benzodiazepine - anche per ingenti quantitativi, nonché di sostanze ad effetto psicotropo, di prima comparizione sullo scenario europeo, appartenenti alla categoria delle "Nuove sostanze psicoattive", acquistate dall'estero sul web o sul darkweb, ad elevata pericolosità per la salute a causa degli effetti droganti analoghi o maggiori rispetto alle droghe tradizionali.

Indagati e arrestati insospettabili

Tra gli indagati figurano, oltre a persone assiduamente dedite al contesto criminale e attive nel traffico di sostanze stupefacenti, anche professionisti del settore privato o della pubblica amministrazione, tra cui un medico odontoiatra, un avvocato, un funzionario di un ente locale, un insegnante di scuola media (che, addirittura, faceva giungere proprio a scuola le spedizioni contenenti i pericolosi catinoni sintetici), due impiegati di banca, due militari in congedo e un architetto. Sono state ricostruite alcune "rotte" internazionali di provenienza delle NPS acquistate in rete, suddivise per tipologie strutturali: fentanili (Canada, Polonia e Repubblica Ceca), GBL (Cina, Olanda, Francia e Croazia), catinoni sintetici (Olanda) e benzodiazepine (Olanda), oltre ad eroina ad alta concentrazione (rinvenuta in spedizioni provenienti dalla Gran Bretagna e dalla Germania); cio' grazie anche al costante scambio informativo nell'ambito della cooperazione internazionale giudiziaria e di polizia (con Eurojust, Europol e Interpol) e al coordinamento, a livello nazionale della direzione centrale per i servizi antidroga nonché all'apporto della Sezione di Chimica del R.I.S. di Roma, sviluppatosi nell'ambito dell'Accordo di collaborazione interistituzionale siglato tra il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, denominato "Progetto NPS on line".

Il giro d'affari

Grazie al costante monitoraggio degli e-shop presenti sul web, deep e dark web ed all'individuazione dei canali di importazione sono state individuate oltre 290 spedizioni verso persone dedite all'importazione sparsi su tutto il territorio nazionale, per un volume di affare stimabile in circa 4.800.000 euro.

Commercio internazionale

Oggetto delle spedizioni, oltre alla droga tradizionale, composti chimici di nuova creazione: e' il caso degli oppioidi sintetici (Fentanyl e suoi "analoghi strutturali") creati in laboratori chimici situati all'estero, spacciati quali eroina per il costo più contenuto ma che, ove assunti in quantitativo uguale alla dose dell'eroina tradizionale, possono provocare intossicazioni acute, in molti casi letali. Sostanze, queste, la cui circolazione ha provocato un rapido aumento dei morti per overdose in Paesi esteri, soprattutto nel Nord America (USA e Canada) che si e' riusciti a limitare in Italia.

Le sostanze

L'indagine ha permesso l'individuazione di un "centro di importazione" italiano, situato a Roma, attivo nella sistematica importazione di GBL (gamma butirrolattone), anche noto come  droga dello stupro nonchè numerosi canali di approvvigionamento estero di queste sostanze, spesso commerciate insieme ai catinoni sintetici fra cui il pericoloso flualprazolam, mai rinvenuto in Italia prima d'ora. L'indagine ha consentito di sequestrare, anche grazie a due distinte "operazioni sotto copertura" antidroga ingenti quantitativi di stupefacenti: 42 litri di GBL (droga dello stupro), pari ad oltre 50.400 dosi singole; 1,3 Kg di sostanze stupefacenti sintetiche in polveri e cristalli, tra cui 116 gr. di fentanili (la cui assunzione superiore ad 80 microgrammi puo' provocare overdose) e 1,2 Kg. di catinoni sintetici; 8 g. di eroina ad alta concentrazione (purezza al 99%), destinata alla miscelazione con fentanyl; 20 francobolli a base di flualprazolam; 115 g. di marjiuana; l'arresto in flagranza dei 3 importatori italiani, tra cui il gestore di una casa famiglia per minori.

Le perquisizioni, in particolare, hanno permesso di rinvenire e sequestrare 6 litri di droga dello stupro, circa 150 grammi di catinoni sintetici e ulteriori quantità di sostanze su cui verranno condotte approfondite analisi, oltre a documentazione varia utile al prosieguo delle indagini. Da segnala, inoltre, che uno dei destinatari di ordinanza ai domiciliari e' stato arrestato in flagranza e condotto in carcere in attesa della convalida, in quanto trovato in possesso di circa 3 litri di droga dello stupro.

''Pacco arrivato e nascosto''. ''Fammi sapere notizie mano a mano se no mi agito troppo fino a giovedì''. Questo il tenore delle chat tra Claudia Rivelli, attrice e sorella di Ornella Muti, e il figlio. La donna è fra i 39 arrestati nell'ambito dell'operazione condotta dai carabinieri del Nas sotto il coordinamento del procuratore aggiunto di Roma Giovanni Conzo in relazione al traffico di droghe sintetiche acquistate dall'estero sul web o sul darkweb.  ''Il tenore delle chat whatsapp e la circostanza che l'indagata camuffasse il reale contenuto delle spedizioni - scrive il gip Roberto Saulino - appaiono elementi oggettivamente indicativi della piena consapevolezza e della volontà di quest'ultima di realizzare condotte penalmente rilevanti, ponendosi quale schermo per agevolare il figlio nell'importazione di sostanza nel Regno Unito, dove tale droga è considerata illegale al pari dell'Italia, in tal modo riuscendo ad aggirare i controlli doganali''.