
Bollettino Covid 19 maggio in Italia e Lombardia
Milano - Oggi in Italia sono 5.506 i positivi al test del coronavirus nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 4.452 . Sono invece 149 le vittime in un giorno (ieri 201). Sostanzialmente stabile il dato relativo al tasso di positività nazionale, che si è attestato all'1,9%, rispetto all'1,7% di ieri. Sono 287.256 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute (ieri 262.864). Per quanto riguarda il fronte ospedaliero sono 1.643 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva in Italia, in calo di 46 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 70 (ieri 86). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 11.018 persone, 521 meno di ieri. La regione che ha fatto registrare il più alto numero di casi giornalieri è la Lombardia con 936 casi, seguita dalla Campania con 634 nuovi contagi (su 19.498 tamponi) nelle ultime 24 ore e dalla Sicilia con 603 (a fronte di 21.467 test).
In Lombardia su 49.001 tamponi processati tornano sotto quota mille i contagi accertati (936 in un giorno). Il tasso di positività è in linea con quello nazionale, all'1,9% (+0,1% rispetto a ieri). I decessi di oggi sono 25, per un totale di 33.416 da inizio emergenza Covid. Continuano a calare i ricoveri: -16 il bilancio complessivo nelle terapie intensive, con 4 ingressi giornalieri (per un totale di 337 ricoverati). In flessione anche i ricoveri ordinari: in calo di 72 unità nelle ultime 24 ore (1920 in totale).

In questa fase cruciale della lotta al virus determinante l'andamento della campagna vaccinale. Da inizio settimana sono partite in molte regioni italiani le prenotazioni per la fascia 40-49 anni. In Lombardia sarà possibile aderire alla campagna dal 20 maggio. Dopo toccherà alla fascia 30-39 anni (prenotazioni al via dal 27 maggio) e infine all'ultima categoria, quella dei lombardi di età compresa tra i 16 e i 29 anni (in questo caso le prenotazioni sono previste a partire dalla Festa della Repubblica del 2 giugno). Domani la Regione dovrebbe tagliare il traguardo di 5 milioni di vaccinazioni effettuate. "Oggi siamo al 34,4% del target complessivo - ha detto la vice presidente Letizia Moratti -. Ovvero sopra alcuni Stati europei accostabili a noi per popolazione. Come il Belgio, attestato al 33,5%. Quindi Svezia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Slovacchia che sono sopra il 25%". "Giovedì inoltre - ha chiarito l'assessore al Welfare di Regione Lombardia - avvieremo le prenotazioni per gli over 40. Ad oggi abbiamo vaccinato il 99% degli aderenti over 80, il 96% dei settantenni, l'87% dei sessantenni e il 35% dei cinquantenni".
Vaccini over 40: quando aprono le prenotazioni? Le date regione per regione

Mappa Covid: in arrivo le zone bianche
Tra le regioni è partita la corsa per passare in zona bianca, dove si entra con un rischio basso e un'incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti mantenuta per 3 settimane consecutive. L'incidenza dei casi Covid in Italia è scesa con i dati di oggi a 70 casi settimanali per centomila abitanti, non lontana dalla soglia dei 50 casi per centomila sotto la quale si può riprendere un tracciamento efficace e abbandonare la fase delle restrizioni. Già sei regioni, a oggi, sono sotto soglia e potrebbero sperare nella zona bianca (ma servono tre settimane consecutive con questi valori): si tratta di Veneto (incidenza 48), Abruzzo (44), Liguria (43), Friuli Venezia Giulia (29), Sardegna (27) e Molise (22).
Il crollo dell'incidenza è stato tutto sommato repentino, dopo mesi di valori ben oltre le soglie di allarme: il 16 novembre 2020 il picco della seconda ondata con ben 414 casi per centomila abitanti e il 17 marzo il picco della terza, più basso, comunque a quota 267 casi per centomila. Era un'Italia da zona rossa, che nelle regioni scatta in automatico sopra i 250 casi per centomila. Poi la curva ha piegato verso il basso, indifferente finora anche alle temute riaperture del 26 aprile: tuttavia ancora un mese fa, il 19 aprile, eravamo ancora a quota 166 casi per centomila. Oggi con 70 casi l'incidenza insomma si è più che dimezzata in 30 giorni. Un dato importante, anche tenendo conto che sarà proprio l'incidenza, insieme all'Rt ospedaliero, a pesare maggiormente nella definizione delle fasce di rischio, nel nuovo modello che manderà in soffitta il sistema dei "colori" come conosciuto finora.

Zona bianca: le regioni che possono entrarci e le regole da rispettare
I parametri del monitoraggio: quando cambiano
L'indice di diffusione del contagio, l'Rt, continuerà ad incidere sul monitoraggio settimanale fino al 16 giugno, ma in caso di discordanza delle valutazioni con i nuovi criteri (incidenza e occupazione posti letto), le Regioni verranno collocate nella fascia di colore inferiore. A prevederlo è il decreto legge pubblicato in Gazzetta ufficiale con il quale il governo ha definito le nuove misure in vigore da oggi. In sostanza, per un altro mese il vecchio sistema di accertamento del rischio continuerà ad applicarsi unitamente a quello nuovo. Fino al 16 giugno però, "alla regione che, all'esito del monitoraggio effettuato sulla base dei due distinti sistemi di accertamento, risultasse collocabile in due scenari differenti, si applicheranno le misure previste per lo scenario di rischio inferiore".
Bollettino Covid Lombardia 19 maggio
Per quanto riguarda le province della Lombardia, a Milano sono stati segnalati 230 contagi (75 a Milano città), 158 a Varese e 104 a Brescia. A Mantova 69, a Monza, Como e Cremona 56, a Bergamo 53, a Lecco 36 e 22 a Lodi e Sondrio.
Contagi e decessi regione per regione / Pdf
- Veneto
- Fiuli-Venezia Giulia
- Piemonte
- Valle d'Aosta
- P.a. Trento
- P.a. Bolzano
- Liguria
- Toscana
- Emilia-Romana
- Marche
- Lazio
- Campania
- Abruzzo
- Molise
- Puglia
- Basilicata
- Calabria
- Sicilia
- Sardegna
Sono 333 i nuovi positivi al Covid trovati in Veneto nelle ultime 24 ore, lo 0,96% dei tamponi effettuati. Continua a scendere il numero dei ricoverati, oggi 941. Otto i decessi registrati nelle ultime 24 ore."Oggi è una giornata record per il Veneto: con un'incidenza dello 0,96% di positivi su oltre 34 mila tamponi effettuati". ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia. "I dati di oggi segnalano che in Veneto il virus sta arretrando - ha proseguito - e questo lo si deve soprattutto alle vaccinazioni, ma il virus sta anche dimostrando di essere meno aggressivo durante la stagione estiva".
Oggi in Friuli Venezia Giulia su 6.891 tamponi molecolari sono stati rilevati 45 nuovi contagi con una percentuale di positività dello 0,65%. Sono inoltre 2.141 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 11 casi (0,51%). Nella giornata odierna si registrano 3 decessi e i ricoveri nelle terapie intensive scendono a 13 così come calano a 64 quelli in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 3.773, con la seguente suddivisione territoriale: 809 a Trieste, 2.001 a Udine, 672 a Pordenone e 291 a Gorizia. I totalmente guariti sono 91.778, i guariti clinici 5.626 e le persone in isolamento oggi scendono a 5.365. Dall'inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 106.619 persone.
Oggi l'Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 515 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 30 dopo test antigenico), pari al 2,5% dei 20.203 tamponi eseguiti, di cui 10.586 antigenici. Dei 515 nuovi casi, gli asintomatici sono 212 (41,2%). I decessi odierni di persone positive sono 14, con il totale ora pari a 11.549 deceduti. I pazienti guariti sono complessivamente 340.028 (+1037rispetto a ieri). I ricoverati in terapia intensiva sono 133 (-6 rispetto a ieri), non in terapia intensiva 1.075 (-39 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 8.212 mentre i tamponi diagnostici finora processati sono 4.743.050 (+20.203 rispetto a ieri), di cui 1.588.894 risultati negativi.
Due decessi e 23 nuovi contagi che portano il totale complessivo di persone affette da covid in Valle d'Aosta da inizio emergenza a 11.425 i dati sono contenuti nel bollettino di aggiornamento sanitario della Regione. I positivi attuali sono 354, - 33 rispetto a ieri, di cui 23 ricoverati in ospedale e 331 in isolamento domiciliare. Nessun paziente risulta, invece, ricoverato in terapia intensiva. I guariti sono 10.600, in crescita di 54 unità rispetto a ieri, i tamponi fino ad oggi effettuati sono 124.827, + 544, di cui 30.034 effettuati con test antigienico rapido. Da inizio epidemia ad oggi i decessi registrati in Valle d'Aosta di persone risultate positive al Covid sono 471.
Sono 59 i nuovi casi a fronte di 2.112 tamponi. Sul bollettino odierno è indicato un nuovo decesso per un totale di 1.419 vittime causa coronavirus dall'inizio della pandemia (969 da ottobre). Le nuove positività sono state 25 su 1.198 tamponi molecolari analizzati e 34 su 912 test rapidi antigenici effettuati. Prosegue il lento calo dei pazienti covid ricoverati negli ospedali che ad oggi sono 55 di cui 13 in rianimazione.
In Alto Adige sono 70 i nuovi casi di Covid-19 su 5.746 tamponi processati nella giornata di ieri.
E' sceso sotto quota 300 il numero dei pazienti covid ricoverati in Liguria: secondo il bollettino diffuso oggi dalla Regione, al momento negli ospedali liguri ci sono 278 ricoverati covid positivi, 23 in meno di ieri. Di questi, 47 sono in terapia intensiva, 3 in meno di ieri. Secondo il report, sono 85 i nuovi contagi: nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 3.694 tamponi molecolari e 2.614 antigenici rapidi. I decessi sono 2: sale a 4.296 il numero delle vittime da inizio emergenza. Sul fronte vaccini, dei 837.920 consegnati, ne sono stati somministrati 819.869, ovvero il 98%.
Sono 341 i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle 24 ore in Toscana su 21.555 test di cui 11.593 tamponi molecolari e 9.962 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 1,58% (5,2% sulle prime diagnosi). Lo rende noto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Il numero dei nuovi casi è superiore a ieri (erano 291), a fronte però di oltre il doppio di test eseguiti (erano in totale 9.409), in lieve aumento il tasso di positività (ieri era 1,48%). Giani sottolinea che i vaccini attualmente somministrati in Toscana sono 1.754.212.
Restano stabili i nuovi casi di Covid in Emilia-Romagna: sono 328 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.121 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dunque dell'1,4%. I guariti sono 583 in più rispetto a ieri: in discesa i casi attivi, cioè i malati effettivi, che a oggi sono 22.014 (-264 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o prive di sintomi, sono complessivamente 20.932 (-194), il 95% del totale dei casi attivi in regione. Sono nove i decessi delle ultime 24 ore. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 13.116. Continuano a calare i ricoveri negli ospedali della regione. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono oggi 145 (-4 rispetto a ieri), 937 quelli negli altri reparti Covid (-66). Per quanto riguarda i nuovi contagiati, 131 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 126 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 188 sono stati individuati all'interno di focolai già noti.
Sono 130 i positivi al covid rilevati nelle ultime 24 ore tra le 2.082 nuove diagnosi ( 6,2%): 52 in provincia di Pesaro Urbino, 30 in provincia di Macerata, 23 in provincia di Ancona, 14 in provincia di Ascoli Piceno, 5 in provincia di Fermo e 6 fuori regione. Secondo il Servizio Sanità della Regione Marche "nelle ultime 24 ore sono stati testati 4.063 tamponi: 2.082 nel percorso nuove diagnosi (di cui 531 nello screening con percorso Antigenico) e 1.981 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 6,2%)". I 130 casi positivi comprendono soggetti sintomatici (28), contatti in setting domestico (37), contatti stretti di casi positivi (41), contatti in setting lavorativo (1), contatti in setting assistenziale (1), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (9), screening percorso sanitario (1). Per altri 12 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Sui 531 test del Percorso Screening Antigenico "sono stati riscontrati 23 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 4%"
Oggi su oltre 15mila tamponi nel Lazio (+4200) e quasi 18mila antigenici per un totale di oltre 33mila test, si registrano 466 nuovi casi positivi (+118), i decessi sono 16 (+2), i ricoverati sono 1454 (-65). I guariti 1880, le terapie intensive sono 215 (-1). Diminuiscono ricoveri e terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 2,9%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende al 1,3% i casi a Roma città sono a quota 208. Cala l'incidenza ogni 100mila abitanti. A dirlo l'assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato-
Sono 634 i positivi del giorno in Campania, di cui 167 sintomatici, su 14.637 tamponi molecolari processati. La percentuale dei contagiati sui tamponi è pari al 4,3%. Lo comunica l'unità di crisi regionale. Sono 19 i deceduti, di cui sei nelle ultime 48 ore, e 1.519 i guariti. Dall'inizio dell'emergenza ad oggi sono 6.893 i morti per Covid in Campania, mentre sono 330.200 i guariti. Ancora in calo i ricoveri ospedalieri: sono 93, tre meno di ieri, i posti letto di terapia intensiva occupati su 656 disponibili e 1.081, 37 meno di ieri, i posti letto di degenza occupati su 3.160 complessivamente disponibili.
Sono 72 i casi di Covid-19 registrati oggi in Abruzzo e risultati dai 5.787 test effettuati (3.415 tamponi molecolari e 2.372 test antigenici), con il totale di casi che, da inizio emergenza, sale a 73.366 (il totale risulta inferiore in quanto è stato eliminato un caso comunicato nei giorni scorsi e risultato errato). I casi di oggi fanno riferimento a persone di età compresa tra 1 anno e 80 anni, inclusi 16 giovani sotto i 19 anni: 3 residenti in provincia di Pescara, 6 in provincia di Chieti e 7 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 5 nuovi casi (tre riferiti a decessi avvenuti nei giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl) e sale a 2.465. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 64.806 dimessi/guariti (+385 rispetto a ieri). Sono 200 pazienti (+1 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 18 (invariato rispetto a ieri con 2 nuovi ingressi) in terapia intensiva, mentre gli altri 5.877 (-320 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 6.095 (-319 rispetto a ieri). Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 1.080.445 tamponi molecolari e 447.442 test antigenici. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 1.2 per cento.
In Molise a fronte di 659 tamponi sono 11 i nuovi casi accertati nelle ultime 24 ore.
Oggi in Puglia, a fronte di 9.610 test per l'infezione da Covid-19, sono stati registrati 433 casi positivi: 160 in provincia di Bari, 45 in provincia di Brindisi, 78 nella provincia BAT, 12 in provincia di Foggia, 75 in provincia di Lecce, 61 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione. Sono stati inoltre registrati 8 decessi: 2 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, uno in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, uno in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.406.397 test, 205.261 sono i pazienti guariti e 35.761 sono i casi attualmente positivi.
In Basilicata sono 68 i nuovi casi di positivi al Sars Cov-2 (66 sono residenti), su un totale di 1.253 tamponi molecolari, e si registrano 2 decessi. Lo rende noto la task force regionale con il consueto bollettino quotidiano. I lucani guariti o negativizzati sono 190. Aggiornando i dati complessivi, i lucani attualmente positivi sono 4.606 (-126), di cui 4.509 in isolamento domiciliare. Sono 20.048 le persone residenti in Basilicata guarite dall'inizio dell'emergenza sanitaria e 548 quelle decedute. I ricoverati nelle strutture ospedaliere lucane sono 97 (-12): al San Carlo di Potenza 31 nel reparto di malattie infettive, 28 in pneumologia, 2 in medicina d'urgenza, 0 in medicina interna Covid, 3 in terapia intensiva; all'ospedale Madonna delle Grazie di Matera 20 nel reparto di malattie infettive, 10 in pneumologia, 0 in medicina interna Covid e 3 in terapia intensiva. In calo il numero dei posti letto occupati in terapia intensiva, sono 6 (-3). Dall'inizio dell'emergenza sanitaria sono stati analizzati 346.598 tamponi molecolari, di cui 318.186 sono risultati negativi, e sono state testate 198.183198.692 persone.
Sono 228 in più, rispetto a ieri, le persone risultate positive al coronavirus in Calabria su 3.310 tamponi eseguiti. In Calabria finora sono stati sottoposti a test 768.617 soggetti per un totale di 835.1u'22 tamponi eseguiti. Le persone risultate positive al coronavirus sono 65.039, quelle negative 703.068. Lo rende noto la Regione nel bollettino quotidiano dei dati relativi al Covid: dall'inizio dell'emergenza i decessi sono 1.122 (+2 rispetto a ieri), i guariti sono 52.711 (+508 rispetto a ieri), inoltre attualmente i ricoveri sono 367 (-7 rispetto a ieri), di questi 27 in terapia intensiva (+1 rispetto a ieri). I casi confermati oggi sono così suddivisi: Cosenza 104, Catanzaro 70, Crotone 4, Vibo Valentia 12, Reggio Calabria 38. Gli attualmente positivi sono 11.488.
Crescono i contagi Covid in Sicilia. I nuovi positivi, secondo i dati contenuti nel bollettino del ministero della Salute, sono 603, in aumento rispetto ai 411 di ieri nonostante un numero minore di tamponi processati, 21.467, determinando un tasso di positività che risale al 2,80%. Si dimezzano i decessi: oggi si registrano infatti 10 morti. Il bollettino segna anche 1.618 guariti, portando il totale complessivo dall'inizio della pandemia a superare quota 200 mila. Calano gli attuali positivi di 1.025 unita' attestandosi a 15.268. In Sicilia - come nel resto d'Italia- si riduce anche oggi il numero dei ricoverati negli ospedali: la discesa nei reparti ordinari è pari a 53 degenti in meno (733 e' il dato complessivo), quasi stabili le terapie intensive con 107 degenti (-1) e 6 nuovi ingressi. In isolamento domiciliare vi sono 14.428
Sono 56.285 casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall'inizio dell'emergenza. Nell'ultimo aggiornamento dell'Unità di crisi regionale sono stati rilevati 69 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 1.260.322 tamponi, per un incremento complessivo di 9.100 test rispetto al dato precedente. Si registrano quattro nuovi decessi (1.442 in tutto). Sono invece 195 (-10) le persone attualmente ricoverate in ospedale in reparti non intensivi, mentre sono 38 (-2) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 13.536 e i guariti sono complessivamente 41.067 (+289), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell'Isola sono attualmente 7. Sul territorio, dei 56.285 casi positivi complessivamente accertati, 14.696 (+15) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.572 (+19) nel Sud Sardegna, 5.111 (+9) a Oristano, 10.814 (+8) a Nuoro, 17.077 (+18) a Sassari.
Signorelli: ripresa sì ma con attenzione e gradualità
L'andamento della curva fa tirare un sospiro di sollievo, dopo mesi difficili, segnati da una nuova ondata di Covid-19. Ma non bisogna abbassare la guardia. A ricordarlo anche il mondo scientifico. "Mi sembra ci sia un clima un po' troppo euforico. Non vorrei che questo portasse a quello che è successo lo scorso anno, con la ripresa della circolazione del virus" ha detto ad Adnkronos Carlo Signorelli, docente di Igiene e sanità pubblica all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che ha invitato "alla gradualità nella ripresa, alla cautela" ma anche a "un moderato ottimismo".
"Mi sembra che ci sia un clima un po', troppo euforico. Serve cautela"
"Al momento - ha spiegato- non stiamo raggiungendo l'immunità di gruppo nel senso tecnico, ma stiamo tutelando le persone più fragili. E ci stiamo riuscendo. Questo però significa che ci sono ancora potenzialità per una circolazione del virus nelle fasce più giovani, non vaccinate. Occorrerà del tempo per farlo, del resto non ci sono ancora vaccini approvati per i giovanissimi. C'è quindi anche la possibilità che si azzerino i casi gravi, o si riducano fortemente, ma che l'infezione continui a circolare. Quindi potremmo avere, se non stiamo attenti, una quarta ondata di infezioni". Per evitare tutto ciò "la ripresa delle attività deve essere attenta e prudente. Soprattutto è importante che si continuino ad usare le misure di distanziamento, le mascherine e l'igiene personale che non impediscono nessuna attività, non frenano l'economia ma nello stesso tempo ci tutelano un po' di più da una possibile ricircolazione del virus", ha aggiunto Signorelli.
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