Covid Italia, quando il picco dei contagi? Cosa dicono gli esperti

Le previsioni e gli scenari a breve con possibili allentamenti delle misure

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A che punto siamo? Com'è la curva dei contagi? Le nuove restrizioni introdotte lo scorso 5 gennaio (e in attesa del nuovo decreto) stanno aiutando l'Italia ad uscire dalla quarta ondata pandemica trainata dal proliferare della variante Omicronche continua a tenere in scacco il mondo intero? Il tam tam corre sotto traccia con gli italiani che ogni giorno si chiedendo se gli ultimi sforzi richiesti loro, tra Super Green pass e accelerazione della campagna vaccinale, stanno portando al superamento dell'ennesima fase critica. Tra i timori di un'ennesima mutazione del virus e nella speranza di un'immunità di gregge, ecco le previsioni degli esperti e gli scenari a breve con possibili allentamenti delle misure in caso di decrescita.

Guido Silvestri

"I dati di oggi sembrano confermare come il  picco della media mobile a 7 giorni (7-Dma) dei nuovi casi di Covid in Italia sia stato il 14 gennaio (quota 177.608). Speriamo ora in una rapida discesa come in Arabia Saudita, Uk e Irlanda". Così in un tweet il virologo Guido Silvestri, docente alla Emory University di Atlanta.

Pierpaolo Sileri

"Stiamo vivendo un picco pandemico. Ovviamente vi sarà, poi, una decrescita dei casi", spiega Pierpaolo Sileri. "E tutte le regole che oggi stiamo mettendo, a mio avviso in tempo relativamente breve, potranno essere di nuovo modificate per allentare la presa", ha aggiunto il sottosegretario alla Salute. E anche per quanto riguarda la richiesta di cambiare il modello dei "colori" per le Regioni, "non servirà questa rimodulazione perché, per l'andamento del virus, in qualche settimana si ritornerà a una situazione in cui il giallo scomparirà. Dobbiamo considerare ciò che si sta facendo non come qualcosa di fisso, che durerà all'infinito. Ma come qualcosa di modulabile a secondo di quello che ci serve. Nelle prossime settimane molte di queste regole verranno ulteriormente riviste".

Carlo Signorelli

"C'è da soffrire ancora un po'". Così l'epidemiologo Carlo Signorelli, ordinario di Igiene al San Raffaele. "Già in questi giorni - precisa - dovremmo aver raggiunto il picco dei contagi. Domani (mercoledì 19 gennaio) i dati ci diranno se siamo nel giusto. Ci aspettiamo che i casi non superino i 200mila. Significherebbe che sono in discesa. Il bollettino di metà settimana è importante per capire la situazione".  In caso di flessione dei contagi, spiega Signorelli, "nel giro di qualche settimana comincerebbero a diminuire ricoveri ordinari, poi quelli in terapia intensiva, i più veritieri per misurare l`andamento dell'epidemia, e per ultimo i decessi. Ci vorrà circa un mese per entrare nella nuova fase e vedere tutti i parametri diminuire". 

L'Oms

Il virus SarsCoV2 inizia a rallentare la sua corsa e la velocità di crescita dei contagi in Italia è in leggero calo. Questo significa, secondo la previsione dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che il picco è "vicino" nel nostro Paese è "vicino" e potrebbe essere toccato in 2-3 settimane, per poi essere seguito da una fase di decrescita dell'epidemia. Al contempo, data l'altissima trasmissibilità della variante Omicron ormai prevalente, è stata superata la soglia dei 2,5 milioni di italiani attualmente positivi ed è dato per certo che entro la fine del 2022 quasi tutta la popolazione sarà entrata in contatto con Omicron.