Coniugi scomparsi a Bolzano: individuato un corpo nell'Adige

L'ecoscandaglio segnala una sagoma sui fondali: potrebbe trattarsi della salma di Peter Neumair. Ricerche sospese con il buio

Laura Perselli e Peter Neumair

Laura Perselli e Peter Neumair

Bolzano, 9 febbraio 2021 - Si profila una nuova svolta nel caso della coppia di coniugi scomparsi a Bolzano. I vigili del fuoco avrebbero individuato nell'Adige un corpo. Potrebbe trattarsi della salma di Peter Neumair, il 63enne docente in pensione sparito dal 4 gennaio scorso insieme alla moglie  Laura Perselli, il cui cadavere era stato restituito dal fiume sabato scorso. Al momento, però, non c'è conferma. Quello che è certo è che è stata identificata, attraverso l'ecoscandaglio, una sagoma scura nei fondali compatibile con una figura umana. I sommozzatori hanno lavorato fino alle 18, poi hanno sospeso le operazioni, con il calare del buio. Il ritrovamento è stato fatto ad Ora, a poca distanza da dove era stata rinvenuta la salma della donna. Della coppia di Bolzano non si sa più nulla da oltre un mese. Il figlio Benno, 30 anni, insegnante di matematica supplente alle scuole medie è in carcere a Bolzano dal 29 gennaio scorso. E' accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Secondo gli investigatori, i carabinieri coordinati dalla procura bolzanina, Benno avrebbe ucciso i genitori, con i quali sarebbero stati frequenti i contrasti, e si sarebbe poi liberato dei loro corpi gettandoli nel fiume, prima di andare a trascorrere la notte in casa di un'amica. Il ragazzo ha sempre respinto ogni accusa, dichiarandosi innocente. Molti, però, sono i dettagli che gli investigatori sono convinti che l'appassionato di culturismo debba spiegare, a partire dalle due bottiglie di acqua ossigenata acquistate da Benno. Secondo gli inquirenti con quel liquido il giovane sarebbe stato intenzionato a ripulire le tracce di sangue nella casa di via Castel Roncolo e sulla vettura di famiglia.

Le ricerche di Laura Perselli e Peter Neumair sono iniziate dopo che è stata presentata la denuncia per la loro scomparsa, con un paio di giorni di ritardo rispetto all'ultima volta in cui erano stati visti vivi. Vigili del fuoco, volontari della Protezione civile e altri componenti della task-force hanno passato al setaccio le valli nelle vicinanze di Bolzano, l'altipiano del Renon e i sentieri lungo il fiume Adige. Tutte zone frequentate dai coniugi, grandi appassionati di passeggiate in montagna. A lungo, mentre le indagini si concentravano sul figlio Benno, sospettato di aver ucciso i genitori, l'identificazione dei corpi è rimasta un miraggio, anche in seguito ad approfondite ricerche nell'Adige. Poi, con l'abbassamento delle acque del fiume, le ricerche sono giunte a una svolta. Prima il recupero della salma della donna. Poi l'identificazione di quella che ha tutta l'aria di essere una sagoma umana, oggi. Gli investigatori hanno effettuato verifiche approfondite per accertare che si tratti dei resti di Peter. In serata le operazioni sono state sospese: domani le squadre di ricerca torneranno nel punto segnalato dall'ecoscandaglio. Il luogo si trova nei pressi del centro di sperimentazione agraria Laimburg, a circa nove chilometri dal ponte di Ischia Frizzi, su cui erano state trovate tracce di sangue, compatibile con quello di Peter Neumair.  Nel frattempo è attesa per le prossime ore la decisione del tribunale del riesame che si deve esprimere sulla richiesta della difesa di annullare l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Benno Neumair, il figlio della coppia scomparsa, che si trova in carcere a Bolzano con l'accusa omicidio volontario e occultamento di cadavere

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