Benno: fisico perfetto e tanti misteri

Il ritratto del culturista fermato con l'accusa di aver ucciso i genitori

Benno Neumair

Benno Neumair

Bolzano, 29 gennaio 2021 - Ha voluto anticipare tutti, dopo essere rimasto a lungo in silenzio mentre i sospetti si concentravano su di lui. Benno Neumair, 30 anni, insegnante di matematica alle scuole medie, appassionato di fitness, si è costituito in procura a Bolzano accompagnato dai suoi avvocati Flavio Moccia e Angelo Polo. Aveva saputo, attraverso contatti con l'ufficio inquirente della città altoatesina, che nei suoi confronti stava per essere spiccato un decreto di fermo per le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Secondo gli investigatori Benno avrebbe ucciso i genitori Laura Perselli (68 anni) e Peter Neumair (63 anni) nell'appartamento di via Castel Roncolo. Poi si sarebbe liberato dei corpi che, però, al momento non sono stati ancora trovati.

I due volti di Benno

Ma chi è Benno Neumair? Una personalità sfaccettata. Esuberante nei video pubblicati su YouTube, all'interno del suo canale dal titolo "Forte online", in cui insegnava come ottenere un fisico perfetto a un pubblico affezionato (ci sono clip che hanno superato le 30mila visualizzazioni, non male per contenuti "home made").

Riservato, poco loquace ma mai scortese quando in questo mese, dal 4 gennaio, ultimo giorno in cui Laura e Peter sono stati visti vivi, è stato preso d'assedio perché si sbottonasse sul caso dei genitori. "Dovete capirmi, preferisco non parlare, ogni giorno mi ritrovo con i carabinieri in casa. Davvero non ho nulla da dire", ha ripetuto in più di un'occasione ai giornalisti, anche delle tv nazionali, che gli chiedevano di rivolgere un appello alle telecamere per eventuali segnalazioni riguardanti la coppia di insegnanti in pensione, quando ancora si pensava che i due potessero essere scomparsi durante una delle loro passeggiate lungo il fiume o sui sentieri di montagna. Fino a sbottare: "Solo l'idea di raccontare questa storia mi fa venire da vomitare".

In realtà il comportamento del primo figlio di Laura e Peter - l'altra, Madè, 26 anni, specializzanda in Traumatologia e Ortopedia in una clinica di Monaco di Baviera, scrittrice di racconti, è tornata in Italia per seguire le evoluzioni della vicenda. Non ha mai voluto dire nulla dei sospetti che si addensavano sul fratello  - è apparso da subito "anomalo". Distaccato, freddo, vagamente infastidito, quasi che si trovasse a commentare la scomparsa di qualche sconosciuto.

Pur conservando sempre un atteggiamento di assoluta gentilezza, non ha fatto nulla per suscitare l'empatia delle tante persone che hanno seguito il caso, dai cittadini di Bolzano che conoscevano i due professori come una coppia unita e piena di interessi al pubblico che ha seguito le tappe del mistero in queste settimane, passate senza che si trovasse la "pistola fumante" che potesse inchiodare Benno ma con una serie di elementi difficili da spiegare con la pista della tragedia avvenuta durante una gita, dalla macchia di sangue di Peter isolata nella neve sul ponte a una decina di chilometri da Bolzano alla bottiglia di acqua ossigenata scoperta nella Volvo V70 che Benno si preparava a portare in un autolavaggio.

I rapporti con i genitori

A quanto è emerso dalle rivelazioni di alcuni familiari Benno Neumair fino al primo lockdown, quello di marzo, viveva da solo in Germania, dopo aver trascorso anche dei periodi in Spagna. Qui, pare, la sua passione per il body building, coltivata anche grazie agli insegnamenti appresi all'università di Innsbruck, dove si è laureato in Scienze Motorie e nutrizionistiche, si sarebbe trasformata in una vera ossessione. Tanto da portarlo ad assumere anabolizzanti, per poter conservare un corpo il più possibile scolpito.

I genitori, preoccupati dopo aver saputo di questa abitudine, lo avrebbero convinto a tornare in Italia, con l'obiettivo di restituirlo a una vita sana, fra passeggiate in montagna, aria buona e pranzi in famiglia. Sembra anche che Laura e Peter fossero intenzionati ad acquistare per il giovane l'appartamento sotto il loro, nel lussuoso complesso di via Castel Roncolo in cui vivono, una zona residenziale non molto distante dal centro di Bolzano.

I due avevano già le chiavi dell'alloggio, tanto che gli investigatori, sospettando che l'omicidio possa essere stato consumato lì, in questi giorni l'hanno perquisito, insieme all'abitazione di Laura e Peter. Dal rientro di Benno in Italia, a quanto pare, i litigi sarebbero stati frequenti. Forse per le questioni riguardanti il presunto abuso di anabolizzanti, forse proprio per il desiderio dei due ex insegnanti di trovare una sistemazione al figlio, legandolo a loro ancora più saldamente, attraverso l'acquisto del nuovo appartamento.

Possibile che abbia inciso anche una vicenda, comunque tutta da chiarire, legata al suo nuovo lavoro, quello di professore alle medie. Sembra infatti che un gruppo di genitori ne abbia chiesto la sospensione, circostanza per altro sempre negata dai suoi avvocati. Benno si era sempre più chiuso in se stesso, cercando rifugio nell'amicizia con Martina, la ragazza nella cui abitazione ha trascorso la notte in cui i suoi genitori sono scomparsi.

L'istrione nei video

Tutto diverso è il Benno che compare nei video del canale YouTube "Forte online". Petto nudo, muscoli bene in evidenza, sorriso sempre sfoderato. Esegue esercizi - dagli squat al sollevamento pesi - e spiega come allenarsi al meglio. Quante sedute effettuare a settimana per ogni gruppo muscolare, che tipo di proteine assumere, come svolgere trazioni in maniera corretta.

In uno dei filmati Benno si sdoppia: da una parte si mostra come un novellino del culturismo, pieno di dubbi e incertezze sulle mosse da fare per garantirsi un fisico da Apollo, dall'altra, inquadrato in controcampo, interpreta il ruolo dell'istruttore smaliziato, prodigo di consigli e incitamenti a non mollare con gli allenamenti. Il video si chiude con un'immagine inquietante: Benno che finge di iniettarsi qualcosa con una siringa nel braccio muscoloso.