Coronavirus Lombardia, oltre 75mila contagi. Fontana:"Dal 4 maggio via nostre restrizioni"

786 i nuovi positivi delle ultime 24 ore. Numeri stabili nel Milanese, diminuiscono in città. La Regione verso una nuova ordinanza

Un'operatrice sanitaria

Un'operatrice sanitaria

Milano, 30 aprile 2020 - "Noi non proporremo delle ordinanze che vadano ad allargare quanto previsto dal Dpcm, elimineremo tutte le restrizioni che avevamo posto". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana a 7 Gold, parlando della Fase 2. Dal 4 maggio "sostanzialmente noi allargheremo nel senso di rinunciare a tutte le nostre limitazioni" ha detto il governatore, spiegando che "riapriamo alberghi, uffici professionali, mercati all'aperto e al chiuso" ma solo per i generi alimentari. "Noi allargheremo dove avevamo ristretto", ha sottolineato.

Fontana ha fatto sapere che dopo un mese di difficoltà "ora ci sono le condizioni per andare a incassare l'anticipo della cassa integrazione in deroga" garantito in Lombardia dalla Regione. E ancora: "Purtroppo con l'Abi le cose non sono andate benissimo perché nelle prime settimane c'erano discordanti interpretazioni, adesso però è stato definito ogni problema, tutto è chiaro. Ci sono stati mille inghippi, ma adesso mi sembra che siamo arrivati davvero alla conclusione".

Riguardo le mascherine, il governatore ha detto: "Il tema è stato male impostato fin dall'inizio e continuerà ad essere male impostato". "Io sono convinto che si debbano tenere" anche all'aperto, ha ribadito Fontana spiegando di aver letto diversi pareri scientifici anche con diverse impostazioni. E tra questi "la diverisità è che qualcuno dice che servono poco altri tanto, ma comunque servono", ha detto. "Non ci sono dubbi sul fatto che siano utili". E parlando delle polemiche sul prezzo contingentato, ha aggiunto: "Come regione ne abbiamo distribuite un numero consistenze, è chiaro che non abbiamo le risorse e la possibilità di distribuirle a tutti i cittadini, bisogna fare una vendita contingentata, ma facendo capire che ci sono fare capire che ci sono 'mascherine e mascherine. Non vedo per quale motivo prima della crisi c'erano mascherine che costavano 0.45, altre 2 euro e altre 3 euro e oggi debbano costare tutte 0,45, evidentemente si dovranno fare delle differenziazioni a seconda del tipo". "Bisogna evitare la speculazione, ma anche evitare che chi le produce le produca in perdita".

Preoccupazione per il trasporto pubblico: "E' una questione che sto sottoponendo al Governo fin dalla prima cabina di regia" perché "è difficilissimo il distanziamento ma ancora più difficile è capire chi può fare rispettare queste norme". Fontana ha spiegato che una delle proposte che farà oggi nella riunione con il ministro dei Trasporti De Micheli è di "organizzare una differenziazione di ogni singolo orario di lavoro, spalmando l'inizio su fasce più ampie" in modo che l'accesso sui mezzi pubblici si possa "auto-regolamentare".

Infine, Fontana ha detto: "Mi aspetto che dal 4 maggio la gente continui a comportarsi con la stessa serietà e senso civico con cui si è comportata fino ad oggi". E ancora: "Mi aspetto che la gente torni gradualmente alla propria normalità, rispettando le regole, non commettendo imprudenze, sapendo che il virus è ancora presente e quindi noi dobbiamo vivere cercando di non incontrarlo ed  evitare che possa riprendere la strada della diffusione". "Se lo facciamo in modo serio - ha concluso - io sono assolutamente convinto che presto i contagi si annulleranno e la forza del popolo lombardo sarà in grado di superare prima la crisi sanitaria e poi la crisi economica". 

Regione Lombardia verso una nuova ordinanza

Emergenza coronavirus, si va verso la 'fase 2' e Regione Lombardia si appresta a varare una nuova ordinanza. L'obiettivo è farla entrare in vigore dal 4 maggio e si farà appello alla responsabilità personale dei cittadini. Secondo quanto apprende l'Ansa da fonti della Regione, resterà l'obbligo di coprirsi naso e bocca fuori dalla propria abitazione, ma vi sara' il "via libera ai mercati all'aperto (ma solo per generi alimentari e con alcune semplificazioni chieste dai sindaci)" e ancora, semaforo verde per studi professionali, cartolerie, librerie e negozi di fiori. Nessuna restrizione per i distributori h24 di generi alimentari che quindi potranno offrire tutto e non solo acqua, latte e prodotti farmaceutici e parafarmaceutici. Cadono le restrizioni per servizi bancari e assicurativi, attivita' alberghiere, attivita' per riparazione e vendita di computer, telefoni ed elettrodomestici, articoli per illuminazione, ferramenta, vernici, materiale elettrico termoidraulico e apparecchiature fotografiche. Sarà possibile fare attività fisica all'aperto, senza il limite dei 200 metri dalla propria abitazione. Su queste misure i tecnici starebbero comunque ancora lavorando.

Oltre quota 75mila contagi. Calano ricoveri e decessi

I laboratori ingaggiati dalla Regione ieri hanno prodotto l’esito di 14.472 tamponi: mai così tanti in oltre due mesi di emergenza coronavirus. Nonostante ciò, i nuovi positivi sono risultati 786, un centinaio meno del giorno prima, quando di tamponi ne erano stati processati 8.573, poco più di metà. "Solo il 5,4%" dei test ha svelato un contagio, sottolinea l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, anche se "rimane la ferita" dei morti, altri 104 (una ventina meno dei due giorni precedenti); le vittime del virus in Lombardia sono 13.679, limitandosi a quelle diagnosticate. Eppure "i numeri dell’emergenza Covid segnano un costante miglioramento da giorni", sottolinea l’assessore: i malati in terapia intensiva ieri erano 634 (21 meno di martedì), quelli ricoverati nei reparti diminuiti di 160, arrivando a 7.120. All’inizio del mese erano più di dodicimila. Gli ospedali in prima linea differita, che nelle province colpite meno e più tardi da fine febbraio ricoverano pazienti dalle strutture “di trincea”, tornano, lentamente, alla normalità.

I dati delle province

I positivi al coronavirus nella provinci di Milano salgono a 19.121 con 284 nuovi casi. Il dato è in linea con quello di ieri che era più 278. A  Milano città i contagiati sono 8.102 con 86 casi in più da ieri: dato inferiore rispetto a quanto comunicato ieri quando si sono registrati 149 casi in più. Nella provincia di Bergamo, tra le più colpite nelle scorse settimane, nelle ultime 24 ore i nuovi casi registrati sono stati 95, per un totale degli infetti che è salito a 11.291. Ieri i numeri parlavano di 46 nuovi contagiati. A Brescia, invece, sale ancora, anche se di poco: si sono infatti registrati 115 nuovi casi (totale 12.806). Ieri l'aumento era stato di 92 unità e lunedì di 35. Nelle altre province la situazione è la seguente: Como 3.207 casi, +53 nelle ultime 24 ore; Varese 2.619 casi, +51; Monza Brianza 4.674, +37; Lodi 2.959, +12; Pavia 4.280 +52; Sondrio 1.143, +2; Lecco 2.265, +17; Mantova 3.156, +25; Cremona 6.023, +30.