Coronavirus, prende forma la fase 2. Fontana: "Servono regole chiare e inequivocabili"

Il Dpcm per una ripartenza dal 4 maggio è stato presentato dal premier Conte, ma secondo il governatore lombardo "ci sono nodi da sciogliere"

Emergenza coronavirus, mascherina obbligatoria a Milano

Emergenza coronavirus, mascherina obbligatoria a Milano

Milano, 26 apile 2020 - Prende forma la fase 2 dell'emergenza Coronavirus. Il premier Giuseppe Conte ha visto in mattinata i capidelegazione della maggioranza, nel pomeriggio ha incontrato Regioni, Anci e Upi. E in serata, alle 20.20, ha presentato il nuovo Dpcm in una conferenza stampa. Si tratta di un primo, prudente passo verso la normalità. Il presidente del Consiglio darà così vita alla fase due a partire dal 4 maggio. Ma, come già aveva anticipato il capo del governo, non sarà un liberi tutti. Per gli italiani, al lockdown totale, subentrerà un periodo segnato dalla convivenza tra libertà di movimento e rispetto dei protocolli di sicurezza.

Fontana: "Ripartenza? Ci sono nodi da sciogliere"

''Ripartenza? La Lombardia è pronta. Quando c'è da tirarsi su le maniche non diciamo mai di no. Alcune cose, a partire dall'ennesima autocertificazione, non ci convincono ma rimaniamo attenti e collaborativi. Ci sono nodi da sciogliere: chi si prenderà cura dei figli dei lavoratori? Quando e come arriveranno i sostegni economici? Il governo come pensa di tutelare le famiglie? Sono domande ancora aperte che esigono risposte certe perché riaprire è urgente. Dobbiamo farlo bene, presto e in sicurezza!''. Così su Facebook il governatore della Lombardia, Attilio Fontana sulla fase due.

"Per Regione Lombardia - aveva già detto in giornata il governatore - è fondamentale che da qui al 4 maggio, scadenza ormai prossima, ci siano regole chiare, certe e inequivocabili. E penso a quelle per l'utilizzo delle mascherine o a un protocollo univoco - aggiungo - da applicare a chi, rientrato al lavoro, risultasse poi positivo al Covid-19. Le proposte del Governo, con l'accordo delle Regioni, vanno verso una graduale riapertura delle attivita' a partire da cantieri e produzioni legate all'export". "Sulla base dei dati sanitari (ECCO I DATI DI OGGI) e con l'obiettivo primario della tutela della salute dei cittadini - ha sottolineato Fontana - bisogna prevedere puntualmente anche la riapertura di tutte le altre attività produttive e commerciali e le modalità del lavoro in smartworking. Il tempo a disposizione è pochissimo, i cittadini non possono essere 'avvisati' all'ultimo momento".

Gallera: "Preoccupano aperture attività in sielnzio assenso"

"La ripresa dovrà essere graduale", ha ribadito l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, a 'Live Non è la D'Urso', aggiungendo che "siamo molto preoccupati" per le riaperture delle attività in silenzio assenso. "Quello a cui noi stiamo assistendo - ha spiegato Gallera - sono aperture che vengono fatte con comunicazioni ai prefetti e in silenzio assenso". "Questo sta avvenendo senza una regia regionale o nazionale e ci preoccupa molto", ha concluso.

​Il nuovo Dpcm

ATTIVITA PRODUTTIVE - Confermato il calendario delle ripartenze delle attività produttive. Si comincia già domani, 27 aprile, con le aziende ritenute strategiche, dai cantieri dell'edilizia pubblica al manufatturiero per l'export con richieste di autorizzazione in deroga ai prefetti. Dal 4 tutte gli altri e il  commercio all'ingrosso funzionale a queste filiere.

SPOSTAMENTI - Ci si potrà muovere all'interno del proprio Comune e della propria Regione, non ancora invece in altre regioni se non per ragioni di lavoro o salute. Anche se cadrà il divieto, che era stato introdotto con il lockdown, di spostarsi dal luogo in cui ci si trovava verso quello di domicilio o di residenza. Sarà dunque possibile per gli studenti o i lavoratori o chiunque altro rimasto bloccato in un'altra città dal lockdown fare ritorno a casa.  INCONTRI - Sarà possibile vedere familiari stretti, genitori, sorelle, fratelli, nonni. Il che non vuol dire consentire riunioni di famiglia: resta valido il divieto di assembramenti, anche in casa. Soprattutto per proteggere i più anziani è prescritto l'uso della mascherina. ATTIVITA' MOTORIE -  Sarà consentita la ripresa dell'attività motoria non più nei pressi della propria abitazione, sempre individualmente o comunque a distanza di almeno un metro, con la sola eccezione di persone conviventi nella stessa casa. La regola della distanza vale anche per i giardini pubblici, che avranno con ingressi contingentati. Sì anche all'attività motoria con i figli o alle passeggiate con persone non autosufficienti. Potranno riprendere ad allenarsi gli atleti professionisti delle attività individuate dal Coni, non gli sport di squadra per i quali la ripresa potrebbe essere il 18 maggio. Per l'attività sportiva la distanza minima prevista è di due metri. Per la semplice attività motoria è invece di un metro.

MESSE E FUNERALI Accolte solo in parte le richieste della Cei per la ripresa delle funzioni religiose. Dal 4 maggio potranno essere nuovamente celebrati i funerali ma solo alla presenza degli stretti familiari (parenti di primo o secondo grado), non più di 15 persone, se possibile all'aperto e a distanza l'uno dall'altro. E tutti dotati di mascherina. No invece alle messe, riguardo la riapertura dei cimiteri si è preso tempo. BAR E RISTIRANTI  In attesa della riapertura di bar e ristoranti, viene confermata, a partire dal 4 maggio, la possibilità di fare ristorazione con le modalità di vendita da asporto oltre che di domicilio. Il consumo non deve avvenire all'interno del locale, né al suo esterno devono formarsi assembramenti in cui non si rispetta la distanza fra le persone. NEGOZI -  Per gli esercizi commerciali al dettaglio la riapertura è fissata per il 18 maggio. Parrucchieri, barbieri, centri estetica riapriranno l'1 giugno assieme a bar e ristoranti. MUSEI E MOSTRE - Musei, mostre e luoghi culturali all'aperto riapriranno il 18 maggio.