Coronavirus, dalla Cina arrivano a Milano 10 tonnellate di materiale sanitario

Volo cargo da Shangai con 30 ventilatori polmonari, 400.000 mascherine, 60.000 kit diagnostici, 5.500 tute protettive e molto altro

Coronavirus, operatori sanitari al lavoro

Coronavirus, operatori sanitari al lavoro

Milano, 17 marzo 2020 - Settimana decisiva nella battaglia al virus in Lombardia con 400 nuovi posti letto. Il numero di lombardi positivi al Coronavirus in Lombardia è salito in un solo giorno di 1.377 unità. Lo ha reso noto ieri l’assessore al Welfare, Giulio Gallera osservando però che si tratta di "un dato inferiore a quello di ieri (l'altro ieri ndr), in linea con quello degli altri giorni anzi leggermente minore che conferma non esserci una crescita esponenziale" del fenomeno. Gli 823 pazienti ricoverati nelle Terapie intensive sono 66 in più rispetto ai 767 di domenica, un afflusso ancora gestibile dal sistema sanitario regionale pur tra mille difficoltà. Il dato invece delle persone ricoverate è "molto più alto rispetto a ieri", ha aggiunto l’assessore, cioè 6.171  con una crescita  di 1.273 unità che non fa altro che aggravare la situazione.

I dati dalle province

In Lombardia i positivi sono saliti a 14.649: 1.377 in più rispetto a domenica. Ma l’incremento giornaliero è inferiore a quello registrato tra sabato e domenica. I ricoverati sono 6.171 per un aumento di 1.273 unità rispetto all’altro ieri. Nei reparti di terapia intensiva si sono aggiunti altri 66 lombardi per un totale di 823 letti attualmente occupati. I decessi sono saliti a 1.420: più 202 rispetto all’altro ieri. La situazione resta drammatica a Bergamo dove si contano 3.760 casi di positività, con un incremento di 344 unità. A Brescia, dove si registrano 2.918 casi, l'incremento dei malati è stato di  +445. Nella provincia di Milano 1.983 casi (+233), 813 a Milano città. “Anche qui c’è un incremento costante ma rispetto a volume di abitanti della provincia di Milano è ancora un risultato contenuto” ha detto Gallera. Nota positiva dalla provincia di Lodi, con 1.362 (“solo”+42), “segnale che la strada del contenimento è quella giusta”. A Cremona i casi sono 1.881 (+89), a Pavia 801 (+79), a Mantova 382, a Lecco 386 (+42), a Monza e Brianza 346, a Como 220 (+36), a Varese 202 (+18) e a Sondrio 46, con un solo caso in più di ieri.

Gallera: ieri quasi zero posti in Intensiva

"Ieri eravamo quasi a zero posti letto di terapia intensiva. Lo ha rivelato l'assessore lombardo al Welfare per ribadire che gli ospedali sono al collasso ed è corsa contro il tempo per allestire nuove strutture. Sul fronte degli ospedali "la situazione è ancora estremamente calda - avverte Gallera -. I dati ci dicono una cosa: chi vive nei pronto soccorso racconta ancora di grandi afflussi molto critici". Nel complesso però i numeri lasciano ben sperare: i guariti dimessi dagli ospedali lombardi sono in costante aumento: solo nella giornata di ieri sono 357 quelli che hanno lasciato i reparti per poter aggiungere la propria abitazione dove continuare un periodo di isolamento. I decessi solo ieri sono stati 202 in più rispetto alla giornata precedente: un dato anche questo in diminuzione rispetto alla rilevazione precedente quando erano stati 252. "I dati giornalieri lasciano un po' il tempo che trovano, però il dato è costante, e questo  - ha detto Gallera - è l'elemento più importante. Tutti gli schemi matematici lo davano in ascesa esponenziale, invece il dato finora è costante. Aspettiamo nei prossimi giorni, entro domenica, per verificare se c'è un rallentamento". 

La zona rossa 

Gallera ha poi parlato della questione legate alla mancata proclamazione della zona rossa a Bergamo. “Oggi siamo in una condizione di misure rigide in tutta tutta la regione – ha detto – Dobbiamo stare a casa. Chi tiene aziende aperte deve garantire misure anti-contagio o chiudere se fabbriche, se non possibile. Sono convinto che alla fine della prossima settimana vedremo una diminuzione dei contagi. Questo non vuol dire che si tornerà subito alla vita normale ma che la strada è quella giusta. L'obiettivo è rallentare, azzerare e soffocare il contagio". 

Gori: molti muoiono in casa

I dati sugli effetti del coronavirus "purtroppo non dicono che molte persone stanno morendo nelle loro case" e che proprio per questo "non vengono censite". Lo ha sottolineato il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, spiegando  che "a molte persone risultate positive al tampone ma che non hanno gravi problemi respiratori si chiede solo di restare a casa" e queste "non rientrano nelle statistiche". Per il primo cittadino bergamasco, "la città è al limite" e "la situazione è molto critica sul fronte sanitario".

Dalla Croce Rossa in arrivo 40 respiratori

Croce Rossa Italiana risponde all'appello della Regione Lombardia con la donazione di 40 respiratori e diverse attrezzature per la terapia ospedaliera, in consegna oggi alla Fiera di Rho presso il Cargo 2. "Il Comitato Regionale di Croce Rossa Lombardia - dichiara il presidente Arosio - è impegnato quotidianamente sul campo con 25.000 volontari, di cui 12000 attivi sulle ambulanze e gli altri in servizi psicosociali, a sostegno della popolazione. Sperimentiamo tutti i giorni, nei nostri servizi, la gravità della situazione e per questo vogliamo contribuire concretamente a rendere operative le nuove postazioni di terapia intensiva che Regione Lombardia sta realizzando negli ospedali lombardi".

Aiuti dalla Cina

"Domani pomeriggio arriverà a Milano da Shanghai un volo cargo con circa 10 tonnellate di materiale sanitario donato da alcune province cinesi. Si tratta di 30 ventilatori polmonari, 400.000 mascherine, 60.000 kit diagnostici, farmaci, 5.500 tute protettive, 6.700 occhiali protettivi e molto altro. Aiuti che si vanno ad aggiungere a quelli già arrivati nei giorni scorsi". Lo scrive Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, su Facebook. "L'aereo trasporterà anche 2 gruppi di medici, infermieri ed esperti cinesi che si recheranno a Milano e Firenze", aggiunge il numero uno della Farnesina.

Berlusconi dona 10 milioni

Silvio Berlusconi dona 10 mlioni di euro. Il cavaliere ha deciso di mettere a disposizione della Regione Lombardia la somma di 10 milioni, necessaria per la realizzazione del reparto di 400 posti di terapia intensiva alla Fiera di Milano (o, eventualmente, per altre emergenze).

Ospedale in Fiera: pronto in 10 giorni dal via libera

E' attesa per oggi la risposta della Protezione civile sulla capacità di fornire alla Lombardia apparecchiature e personale per il grande ospedale da campo che la Regione intende allestire nel padiglione 1-2 della Fiera di Milano, con 400 posti letto.  Il "recupero" dei respiratori per l'ospedale nella Fiera di Milano, "deve avvenire nei prossimi tre-quattro giorni, almeno l'ordine, non si può aspettare settimane". Ha detto Gallera. "Noi lavoriamo sulle ore. Quando alle dieci è arrivata la notizia di questi trenta respiratori (dalla Croce Rossa di Milano, ndr) io mi sono quasi messo a piangere per la tensione della giornata e per la bellissima notizia", ha aggiunto Gallera. E in merito al cronoprogramma ha spiegato:"Il centro di terapia intensiva alla Fiera di Milano sarà pronto in 10 giorni, a partire da quando riusciremo a recuperare i respiratori, che sono l'elemento piu' importante, e il personale". Ha detto oggi Gallera, e ha aggiunto: "Questa idea di ottimizzare in un unico spazio ben 500 posti letto e' il modo per affrontare, forse in maniera definitiva, il bisogno di posti letto in terapia intensiva, quindi noi andiamo avanti. Abbiamo chiamato il migliore che c'era sulla piazza, Guido Bertolaso. Ieri è arrivato, aveva gia' approfondito i temi con la sua squadra, subito molto operativo, e questa mattina abbiamo le prime riunioni. Lui si attivera' immediatamente - ha assicurato Gallera - lo spazio c'e', appena abbiamo la certezza di poter ordinare in tempi rapidi una quantita' significativa di respiratori iniziamo i lavori. Il count down inizia da quando avremo gli ordini firmati dei respiratori". Quanto alla difficoltà di reperirli, Gallera ha osservato che "Guido Bertolaso ha gestito emergenze in tutto il mondo, contiamo che lui possa avere i canali, i  respiratori qualcuno li produce, vanno a ruba, ma evidentemente ci sono. Noi ne stiamo per avere 200 dalla Protezione civile. Qualche canale secondo noi c'e', e va esplorato fino in fondo".

Ospedale allestito da onlus Usa

Ieri l'assessore Giulio Gallera ha annunciato che già nelle prossime ore inizieranno le operazioni per la creazione di un ospedale da campo accanto all’ospedale di Cremona. Un vero e proprio dono: ad allestirlo sarà l’organizzazione non governativa americana “Samaritan’s Purse“ e avrà 60 posti letto, 8 dei quali in terapia intensiva. "Lo staff – fa sapere Gallera – sarà composto da 60 persone e tutto sarà pagato da loro".