Coronavirus Lombardia, 14.649 casi. A Brescia più contagi che a Bergamo

I decessi sono 1.420 (+202). In terapia intensiva 823 persone. Ospedale da campo con Ong a Cremona. Da Gallera appello a medici e infermieri in pensione: "Aiutateci"

Protezione da coronavirus nelle strutture sanitarie

Protezione da coronavirus nelle strutture sanitarie

Milano, 16 marzo 2020 - Sono ancora giorni di crescita dei contagi in Lombardia. Come spiegato dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera oggi i positivi al coronavirus sono 14.649 (+ 1377), con una crescita – come nei giorni scorsi - “costante ma non esponenziale”. In aumento il numero dei ricoverati, a quota 6.171. “Ciò determina una costante sofferenza dei presidi – ha sottolineato – ma una situazione sostanzialmente stabile”. Rispetto a ieri, giornata nera nei decessi, cala il numero dei morti: il totale è di 1.420, (con un aumento di 202). Sul fronte terapia intesiva sono 823 i ricoverati, con un aumento significativo (rispetto ai numeri ridotti di domenica), pari a 56 persone.

I dati dalle province

Dai dati delle province oggi calano i contagi nella provincia di Bergamo, dove i casi sono 3.760 (+344). Un dato inferiore a quello della vicina provincia di Brescia con 2.918 casi, ma un +445 di contagi. Nella provincia di Milano 1.983 casi (+233), 813 a Milano città. “Anche qui c’è un incremento costante ma rispetto a volume di abitanti della provincia di Milano è ancora un risultato contenuto” ha detto Gallera. Nota positiva dalla provincia di Lodi, con 1.362 (“solo”+42), “segnale che la strada del contenimento è quella giusta”. A Cremona i casi sono 1.881 (+89), a Pavia 801 (+79), a Mantova 382, a Lecco 386 (+42), a Monza e Brianza 346, a Como 220 (+36), a Varese 202 (+18) e a Sondrio 46, con un solo caso in più di ieri. 

La zona rossa 

Gallera ha poi parlato della questione legate alla mancata proclamazione della zona rossa a Bergamo. “Oggi siamo in una condizione di misure rigide in tutta tutta la regione – ha detto – Dobbiamo stare a casa. Chi tiene aziende aperte deve garantire misure anti-contagio o chiudere se fabbriche, se non possibile. Sono convinto che alla fine della prossima settimana vedremo una diminuzione dei contagi. Questo non vuol dire che si tornerà subito alla vita normale ma che la strada è quella giusta. L'obiettivo è rallentare, azzerare e soffocare il contagio". 

Gli ospedali di frontiera

Anche oggi è andata avanti la strategia di alleggerimento degli ospedali di frontiera. Oggi altri 29 pazienti sono stati trasferiti, in soli tre giorni sono stati spostati 180 pazienti, “segno dell’efficacia del nostro sistema sanitario”. I pazienti spostati "sono pazienti stabili, che poi vengono curati in altri ospedali o in Rsa attrezzate”.

Appello a medici e infermieri in pensione

Continua reclutamento del personale. “Sono arrivati al Papa Giovani XXIII 27 medici e 4 infermieri di sanità militare che stanno dando un grosso aiuto in momento difficile” ha detto Gallera. In Regione sono giunte 2.200 domande, 1.020 selezionate. “Dobbiamo però segnalare che pochi di quelli che si propongono poi accettano di entrare nel nostro percorso” ha spiegato Gallera, che ha poi lanciato un appello a medici e infermieri in pensione. “Lancio un appello a medici e infermieri in quiescenza, abbiamo bisogno di voi e della vostra professionalità. E’ stato anche tolto l’ostacolo burocratico dell’apertura della partita Iva”. Fondamentale l’apporto delle università che stanno favorendo l’ingresso degli specializzandi con formula del Co.Co.Co. A Brescia quasi tutto comparto specializzando sta entrando in azione. Attiva anche l’università di Milano.

Respiratori dalla Cri

In serata è arrivata la notizia di un ulteriore aiuto nella battaglia per i posti in terapia intensiva. "Domani mattina alle 9 la Croce Rossa ci consegnerà 30 respiratori, quindi ci saranno altri 30 letti di terapia intensiva operativi" ha detto l'assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, questa sera durante la trasmissione 'Linea d'Ombra' su Telenova. Con i respiratori "possiamo dire che tra domani e dopo avremo 30-40 posti in più di terapia intensiva" ha poi spiegato. "Il sistema sta arrivando a saturazione, questa è una boccata di ossigeno. È una delle notizie più belle della mia vita"

Ospedale da campo con la Ong americana

Questione mascherine. Ad oggi sono state acquistate e distribuite 4 milioni di mascherine. Una bella notizia arriva dalla Protezione Civile. “Abbiamo avuto disponibilità di un ospedale da campo da Ong Samaritan's Purce – ha detto Gallera - per 60 degenti con 8 posti terapia intensiva. Arriverà un primo contingente domani. La struttura sarà collocata all’ospedale di Cremona, che ha quasi raggiunto saturazione. Si verificherà integrazione con struttura ospedaliera e tra un paio di giorni sarà montato l'ospedale da campo con 60 persone per lo staff. Segno di vicinanza incredibile. E una boccata di ossigeno”.

A Linate struttura per la quarantena

E' ufficialmente operativa da stamane presso la palazzina militare al Comando Aeroporto di Linate (Milano) la struttura dedicata alla quarantena per chi è venuto in contatto stretto con pazienti positivi al Covid-19. Nello specifico la struttura - che ha 54 stanze disponibili per altrettanti posti letto - ha accolto sette persone asintomatiche per i 15 giorni di isolamento previsti. Lo comunica in una nota l'assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni. 

Battaglia per l'ospedale in zona Fiera a Milano

Il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana prosegue dritto nella sua strada per la realizzazione di un grande ospedale da campo in Fiera Milano, dedicato interamente all'emergenza Covid-19. Oggi il governatore lombardo ha effettuato un sopralluogo in Fiera, insieme al consulente Guido Bertolaso. Per il presidente Fontana, "all'orizzonte ci sono le condizioni per arrivare a una soluzione rapida e positiva" sull'ipotesi di realizzare al Portello in due padiglioni in disuso una struttura provvisoria per i malati di Coronavirus. 

Fontana ha detto di essere in attesa della risposta della Protezione civile sulla capacità di fornire alla Lombardia apparecchiature e personale (la riposta è attesa per domani, ndr), ma ha aggiunto che "noi partiamo comunque". Il governatore ha assicurato che "finanziamenti privati sono pronti a coprire quasi tutta la spesa". Il costo, ha aggiunto il presidente di Fondazione Fiera Milano Enrico Pezzali, "per l'allestimento è di circa 10 milioni" a cui si deve aggiungere in costo di tutte le apparecchiature elettroniche per cui la Regione ha fatto una call internazionale".  "A partire da tempo zero in 10 giorni saremo operativi" ha detto Pazzali. Il tempo zero si intende come il momento in cui saranno disponibili i materiali necessari per allestire l'ospedale. "La sfida è essere più bravi dei cinesi", ha detto Pazzali.