Coronavirus, in Lombardia i morti salgono a 38. Prime due guarigioni dalla 'zona rossa'

Il bollettino della Regione: 1.254 contagiati. Fontana ottimista: "Le misure prese sono quelle corrette, presto daremo rassicurazioni ai cittadini"

Coronavirus (Ansa)

Coronavirus (Ansa)

Milano, 2 marzo 2020 - Il bollettino aggiornato della Regione Lombardia per il coronavirus parla di 1.254 positivi, di 478 persone ricoverate non in terapia intensiva, di 127 in terapia intensiva, di 472 casi asintomatici e in isolamento domiciliare, di 139 dimessi (ma in isolamento per 14 giorni) e di 38 vittime.

Guarigioni dalla zona rossa

I nuovi dati sono stati forniti alle 17.45 in conferenza stampa presso la Regione Lombardia dall'assessore al Welfare, Giulio Gallera, che ha sottolineato in particolare come tra i dimessi ci siano anche due persone provenienti dalla zona rossa, ricoverate al Sacco e ora mandate a casa, in isolamente in attesa che in tampone risulti negativo. Sempre in tema di pazienti che vengono dimessi dagli ospedali ma non hanno ancora tamponi negativi, da domani andranno in isolamento all'ospedale militare di Baggio.

Medici militari

Inoltre, la Regione si sta adoperando per mettere a disposizione altri 100 posti in Terapia Intensiva negli ospedali e ha chiesto la disponibilità dei medici della sanità militare. "Non sappiamo quanti sono e quali specializzazioni hanno - ha puntualizzato Gallera - vediamo quale sarà la risposta del Ministero e poi vedremo come utilizzarli al meglio". Il governatore Attilio Fontana, dopo aver ribadito le nuove misure prese dalla Giunta per far fronte all'emergenza, ha voluto ringraziare "medici, infermieri, personale della Regione e tutti coloro che stanno combattendo questo virus". "Tutti quanti stanno facendo miracoli - ha detto Fontana - sono assolutamente convinto che siamo sulla strada giusta, le misure prese sono quelle corrette. Presto potremo dare rassicurazioni assolute e complete ai nostri cittadini, Grazie e forza, per continuare questa battaglia"

Assessore lombardo in ospedale, negativi i colleghi di Giunta

E' ricoverato in ospedale l'assessore lombardo allo Sviluppo Economico Alessandro Mattinzolirisultato positivo al coronavirus. Mattinzoli ha la febbre alta ma non si trova in terapia intensiva e chi ha potuto setirlo in queste ore lo definisce "tranquillo".Tutta la Giunta si è sottoposta ai test di accertamento e fortunatamente gli esiti dei tamponi sono risultati tutti negativi, come ha riferito Gallera in serata. Un'altra buona notizia sono le dimissioni dall'ospedale della collaboratrice di Fontana che era risultata positiva al Covid-19, facendo scattare l'allerta in Regione. Lo ha comunicato lo stesso governatotre in chiusura della conferenza stampa pomeridiana. 

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Scuole, cinema, teatri e palestre chiusi

Nel frattempo, è arrivato il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri in merito alle nuove disposizioni. Le scuole restano chiuse un'altra settimana. Per il resto, apertura sì ma vincolata all’applicazione delle necessarie misure che scongiurino assembramenti di persone. A queste condizioni potranno aprire oltre a bar, ristoranti, pub e  negozi soltanto i musei. Cinema e teatri restano chiusi. Le chiese e gli altri luoghi di culto possono aprire ma senza funzioni religiose. Gli esercenti dei locali pubblici dovranno garantire ai frequentatori  la possibilità di rispettare il cosiddetto 'droplet', ovvero la distanza di almeno un metro tra le persone. Saranno sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri culturali e ricreativi. Nelle province di Bergamo, Lodi, Cremona è prevista anche la chiusura nelle giornate di sabato e domenica delle medie e grandi strutture di vendita e degli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, ad esclusione dei punti vendita di generi alimentari e degli esercizi commerciali e delle attività artigianali di vendita di prodotti alimentari in misura prevalente, nonché delle farmacie e delle parafaramcie. Il provvedimento riguarda tutta la regione ad eccezione della zona rossa dove resta il blocco anti contagio.

Riaprono mostre, musei e biblioteche

 Palazzo Marino ha deciso la riapertura delle biblioteche, mostre e musei civici, ma con alcune cautele. Tutti i visitatori di mostre e musei sono invitati a rispettare le indicazioni previste dal Decreto e in particolare a tenere una distanza di sicurezza e cortesia di almeno un metro, sia davanti alla biglietteria che durante tutto il percorso di visita e nel bookshop. L'accesso alle sale è contingentato in base alla capienza delle sale stesse. 

Riaperto il Duomo di Milano

Ha riaperto, pur tra numerose cautele, il Duomo di Milano. Le porte secondarie sono state aperte alle 8 "per una breve preghiera" mentre ai fedeli che vorranno visitare la cattedrale, i quali entreranno in numero contingentato per evitare assembramenti, in base al Decreto della Presidenza del Consiglio, l'accesso è stato consentito dalle 9. La navata centrale è transennata all'ingresso principale ma - è stato spiegato - in quanto non ci sono messe, ed è comunque visitabile entrando dalle porte laterali. I primi a staccare il biglietto d'ingresso sono stati quattro ragazzi giapponesi.  Dopo la breve visita in cattedrale, anche un pò stupiti per il clamore suscitato dalla loro presenza, hanno spiegato che "il nostro governo non ci ha posto limitazioni, abbiamo preso il volo che avevamo prenotato. Tutto molto bello". Se ne sono quindi andati salutando con un italianissimo "ciao!" collettivo. 

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Messe ancora a porte chiuse

La Conferenza Episcopale Lombarda, "alla luce della delicata situazione sanitaria e delle richieste delle autorità competenti", ha tuttavia ribadito l'invito ai sacerdoti "di continuare a celebrare le Sante Messe feriali senza la partecipazione dei fedeli sino a sabato 7 marzo". La misura riguardoa le diocesi di Milano, Bergamo, Mantova, Como, Vigevano, Crema, Lodi, Cremona, Pavia e Brescia. Per quanto riguarda gli oratori, l'attività è sospesa fino all'8 marzo.

L'invito agli over 65

"Invito gli anziani a uscire il meno possibile nelle prossime due o tre settimane": l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera lo ha ribadito oggi spiegando che il Coronavirus ha una grande diffusione ma "il 50% la supera senza accorgersene e il 40% non ha gravi problemi. Però - ha aggiunto - c'è un 10%, che è quello che va in terapia intensiva, e sono quasi tutte persone che hanno più di 65 anni".Stessa raccomandazione da Massimo Galli, docente di malattie infettive e primario dell'ospedale Sacco di Milano: "Anche io sono un over 65. Ritengo che siamo anziani ed esperti e dobbiamo avere la capacità di gestire una problematica come questa con esperienza e prudenza senza diventare allarmisti. Non c'è bisogno di fare provviste in casa come se fosse scoppiata la guerra, se però riusciamo ad evitare situazioni affollate, tanto di guadagnato. Rassegniamoci a stare un pochino in più in casa". L'esperto ha aggiunto: "Dobbiamo fare tutto quello che è necessario per contenere questo ospite indesiderato e per impedire nuove infezioni e questo implica sacrifici: è inutile girarci attorno. Almeno un metro e mezzo, 1,80, di distanza tra le persone". 

Cina, "primo caso di contagio dall'Italia"

La provincia cinese orientale dello Zhejiang segna il primo caso di "contagio di ritorno" del coronavirus dall'Italia, dopo quelli quasi tutti legati all'Iran di Pechino, del Guangdong e della regione autonoma Ningxia Hui. La commissione sanitaria locale, scrive il 'Global Times', ha riferito che la positività ai test è maturata ieri: Wang, questo il cognome della donna di 31 anni, era rientrata da Milano a Qingtian, contea della Zhejiang, il 28 febbraio. La paziente ha preso medicine dal 16 febbraio ai primi sintomi di febbre e tosse.

Lufthansa riduce posti su voli per l'Italia

A causa dell'emergenza coronavirus Lufthansa "ridurrà la capacità dei voli verso l'Italia". Lo ha scritto Bloomberg spiegando che la decisione coinvolge i voli verso Milano, Venezia, Roma, Torino, Verona, Bologna, Ancona e Pisa. Lufthansa estende la sospensione dei voli verso la Cina continentale fino al 24 aprile e verso Teheran fino al 30 aprile. "Lufthansa sta rimodulando il proprio servizio verso il Nord Italia per far fronte ai cambiamenti della domanda. Nel mese di marzo saranno quindi ridotte le frequenze per Milano, Venezia, Roma, Torino, Verona, Bologna, Ancona e Pisa", si legge in una nota della compagnia che ha annunciato una riduzione anche su alcune tratte interne: da Francoforte a Berlino, Monaco, Amburgo e Paderborn e da Monaco a Berlino, Amburgo, Dusseldorf, Colonia, Brema e Hannover. Nel dettaglio, Swiss, precisa ancora la nota, "ridurrà probabilmente la frequenza dei voli da e per Firenze, Milano, Roma e Venezia fino alla fine di aprile". Austrian Airlines "sta riducendo il suo programma di volo a marzo e aprile del 40%. Questo - viene specificato - include il taglio delle frequenze sulle rotte da Vienna a Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Napoli". Eurowings ridurrà i voli per e da Venezia, Bologna e Milano fino all'8 marzo. Brussels Airlines per Roma, Milano, Venezia e Bologna del 30% fino al 14 marzo. Lufthansa ricorda di aver annunciato una riduzione della capacità di volo lo scorso 28 febbraio, come conseguenza dell'impatto del coronavirus, aggiungendo che nelle prossime settimane potrebbero essere tagliati del 25% i voli a medio raggio. Le compagnie del gruppo, si legge nel comunicato, "stanno continuando a ridurre i loro programmi a lungo raggio. Il numero degli aeromobili a lungo raggio di tutto il gruppo non attivi salirà da 13 a 23". I risultati annuali della compagnia saranno resi noti il 19 marzo. 

Inglese positivo dopo vacanza al Tonale

Un uomo della Cornovaglia è stato trovato positivo al test del coronavirus una volta tornato in patria dopo un viaggio in Italia con la famiglia. Secondo quanto riferito dall'uomo sui tabloid inglesi si sarebbe ammalato dopo una vacanza sugli sci al Tonale (nel Bresciano) dove ha passato una settimana.