Trasfusioni di sangue, in Lombardia raggiunta l’autosufficienza e crescono i nuovi donatori

Giovani e stranieri in leggera flessione tra chi si rende disponibile nelle Avis provinciali. Per le immunoglobuline bisogna ricorrere all’import dall’estero, specie dagli States

Trasfusione di sangue (Archivio)

Trasfusione di sangue (Archivio)

Brescia, 5 maggio 2024 –  Cresce il numero dei donatori, anche se non tra i giovani, ma l’autosufficienza che si è raggiunta con il sangue fatica ad arrivare per altre componenti, in particolare il plasma. Sono alcuni degli aspetti emersi nell’assemblea di Avis Lombardia, che si è svolta nella sede provinciale di Brescia. I numeri confermano innanzitutto che la Lombardia è tra le regioni che maggiormente contribuiscono alla raccolta di sangue e altri derivati, con un 24 per cento di donazioni “esportate“.

Nel 2023 i donatori lombardi sono stati 26.1811, in aumento rispetto ai 26.1123 del 2022. In crescita anche i nuovi donatori, 23.827 nel 2023 contro i 21.584 del 2022 (+10,39%) anche se tra i giovani si rileva una leggera flessione: diminuiscono infatti i nuovi donatori fra i 18 e i 25 anni, che passano dai 7.085 del 2022 ai 6.992 del 2023 (-1,31%). In leggero calo anche gli stranieri: dopo il considerevole incremento del 2022, si mantiene sopra i 7mila il numero totale di donatori provenienti da Paesi Extra Europei. Per quanto riguarda il numero delle donazioni, si mantiene un andamento stabile, 463.822, nonostante la carenza di personale in ambito sanitario coinvolga anche questo settore.

Se per il sangue intero si può dire che c’è autosufficienza rispetto alla domanda, resta invece il problema del plasma, sollevato anche nell’ambito del convegno internazionale patrocinato dal ministero della Salute e organizzato dal Centro Nazionale Sangue (Cns). Nel 2023 l’Italia ha raggiunto un livello di autosufficienza pari al 62%, inferiore di due punti percentuali rispetto all’anno precedente, soprattutto per effetto dell’aumento deciso della domanda di immunoglobuline, dai circa 104 grammi ogni mille abitanti del 2022 ai 108 del 2023 (+3,8%), tanto da dover ricorrere all’importazione dall’estero, in particolare dagli Stati Uniti.

!È fondamentale diversificare la nostra base associativa e quindi i donatori – ha spiegato il presidente di Avis Lombardia, Oscar Bianchi – Guardando al presente e all’andamento sociodemografico del nostro territorio, dobbiamo coinvolgere attivamente sempre più giovani nella vita associativa e adottare nuove forme di comunicazione per raggiungere un pubblico più ampio anche fra le persone di origine straniera, sensibilizzandole su un tema che coinvolge anche loro. Dobbiamo lavorare tenendo sempre più in considerazione i bisogni emergenti di alcune categorie, per conciliare al meglio le necessità personali con la disponibilità al dono".

L’assemblea, dove è intervenuto anche il governatore della Regione Attilio Fontana con gli assessori Romano Larussa, Barbara Mazzali ed Elena Lucchini, è stata occasione per illustrare i nuovi progetti come la telemedicina e le televisite ma anche la crescente presenza proattiva di Avis Lombardia nelle istituzioni e nei tavoli strategici. A tal riguardo, la Regione ha assicurato di aver adeguato le tariffe per le attività trasfusionali di Avis, dando un po’ di ossigeno all’associazione dal punto di vista economico.