STEFANIA TOTARO
Cronaca

Caso Farfalle, Emanuela Maccarani a processo per maltrattamenti. C’è un’aggravante

Fissata il 22 settembre al Tribunale di Monza l'udienza preliminare dopo l'imputazione coatta da parte del gip. I pm avevano chiesto l’archiviazione per l’ex direttrice tecnica della ginnastica ritmica: cosa può succedere ora

Emanuela Maccarani, ormai ex direttrice tecnica della nazionale di ginnastica ritmica

Emanuela Maccarani, ormai ex direttrice tecnica della nazionale di ginnastica ritmica

Desio (Monza Brianza), 20 Giugno 2025 - Maltrattamenti aggravati dal fatto di averli commessi davanti a minorenni. Di questa accusa dovrà rispondere al Tribunale di Monza Emanuela Maccarani, l'ex direttrice tecnica della ginnastica ritmica che ha appena patteggiato la squalifica per tre mesi per comportamento antisportivo davanti alla giustizia sportiva della Federginnastica.

La ex responsabile dell'Accademia internazionale di Desio in Brianza delle Farfalle, licenziata lo scorso 26 marzo dal nuovo presidente di Federginnastica Andrea Facci, dovrà presentarsi il 22 settembre all'udienza preliminare dopo l'imputazione coatta disposta dalla gip monzese Angela Colella a carico della Procura di Monza, che invece aveva chiesto l'archiviazione sui presunti abusi psicologici denunciati nel 2022 dalle ex atlete Anna Basta e Nina Corradini per mancanza di abitualità della condotta contestata.

In aula

All'udienza preliminare, dove parti offese risulteranno non sono Basta e Corradini, ma anche altre due ex atlete la cui posizione è emersa durante le indagini, Emanuela Maccarani potrebbe chiedere il processo con il rito abbreviato, che prevede uno sconto di un terzo della pena in caso di condanna perchè si decide solo sulla base degli atti di indagine, oppure chiedere il proscioglimento dall'accusa e, in caso di rinvio a giudizio, affrontare il dibattimento con la possibilità di portare testimonianze in aula.

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La difesa

"Centinaia di altre ragazze da lei allenate dicono ben altro rispetto a quanto riferito dalle accusatrici", sostiene la difesa della ex dt. Ad opporsi alla richiesta di archiviazione era stata Anna Basta, difesa dall'avvocato Giovanni Battista Frisoni. Il primo processo sportivo nei confronti di Emanuela Maccarani si era concluso con un'ammonizione "per eccesso di affetto". Ma decine di intercettazioni emerse dalle indagini monzesi sui contatti con chi la doveva giudicare l'avevano fatto riaprire.

Ora insieme alla Maccarani ha patteggiato 50 giorni di squalifica l'ex vicepresidente e commissario straordinario dell'Accademia di Desio, Valter Peroni, che aveva fatto pervenire all'allora procuratore federale una lista stilata dalla ex coach di 12 atlete da ascoltare "con segni distintivi" per alcune di loro. Sempre con un patteggiamento, Gherardo Tecchi - presidente Fgi al tempo del primo processo sportivo alla Maccarani - è stato sospeso per 15 giorni per aver "più volte parlato" con l'allora procuratore federale informandosi sull'andamento delle audizioni.