
Il centro regionale idrometeo e clima di Arpa Lombardia Oltre alle previsioni del meteo monitora le risorse idriche
Milano – Temperature record, riserve idriche in calo. Nel mese di giugno che, probabilmente, risulterà tra i più caldi degli ultimi anni, si registra anche una riduzione progressiva delle riserve d’acqua dolce, preziose per il consumo umano, l’uso agricolo, la produzione di energia idroelettrica, uso turistico per quanto riguarda i laghi.
Il bollettino appena pubblicato da Arpa Lombardia, aggiornato al 22 giugno, evidenzia che il totale della riserva idrica invasata nei grandi laghi, negli invasi artificiali e sottoforma di manto nevoso (Swe) è diminuito rispetto alla settimana precedente (-8,3%) e risulta inferiore alla media del periodo 2006-2020 (-7,5%). Come aveva spiegato Anbi Lombardia già a inizio giugno, quando le riserve erano sostanzialmente in linea con la media 2006-2020, “restano pesanti gli strascichi del deficit nivale, soprattutto per i bacini privi di regolazione. La situazione suggerisce un uso attento delle risorse idriche in vista della fase più calda della stagione estiva”.
Il caldo è arrivato già a giugno, aumentando il fenomeno dell’evapotraspirazione, il fabbisogno idrico, oltre che riducendo il manto nevoso ulteriormente: nell’ultimo bollettino idrogeologico, Arpa Lombardia spiega che “l’altezza del manto nevoso risulta complessivamente in diminuzione o pari a zero, tranne alle quote più alte; si sospende la pubblicazione fino alla prossima stagione invernale”. Se guardiamo, in effetti, alla variazione rispetto al 15 giugno, in una settimana si sono registrati cali del 46% per il manto nevoso del bacino del Sarca-Mincio-Benaco, del -52,3% per quello del Chiese, -48,7% per l’Oglio.
Dal confronto con la media storica, emerge che, in tutti i bacini lombardi, il manto nevoso è, ad oggi, il 35,9% in meno. È soprattutto quello del Brembo a soffrire sul fronte dell’accumulo di neve, con il -72,8% rispetto alla media storica; più che dimezzato il manto nevoso anche nel bacino del Chiese- Eridio, del Serio e del Sarca Mincio.
Meno in sofferenza i laghi: +7,5% rispetto alla media storica le riserve del Garda, così come sono in positivo lago di Como e lago Maggiore; stabile il lago d’Iseo (-3,8%), mentre si registra un -35,4% per l’Eridio. Quasi tutti negativi i valori degli invasi rispetto alla media storica; fanno eccezione solo gli invasi del bacino dell’Oglio-Sebino con il 4,9% in più rispetto alle media 2006-2020.