
I sistemi di raffrescamento rappresentano un aumento dei costi per la stalla
Brescia – Stalle nella morsa di Pluto: aumentano le bollette per gli allevatori. A fronte dell’anticiclone africano che sta portando grande caldo e afa sull’Italia in particolar modo sulla Pianura Padana, anche negli allevamenti sono scattate le contromisure: ventilatori, doccette e sistemi di raffrescamento sono attivi, e anche l’alimentazione viene ricalibrata per consentire agli animali di continuare a mangiare nonostante le alte temperature. “Stiamo mettendo in campo tutte le soluzioni necessarie per difendere i nostri animali dall’assedio dell’afa – conferma Enrico Bettoni, allevatore e produttore di latte a Torbole Casaglia – nella nostra stalla sono in funzione sistemi di ventilazioni e doccette perché l’azione combinata di acqua e ventole agisce sul manto degli animali, abbassando la loro temperatura corporea. L’obiettivo è evitare che la produzione subisca crolli e che gli animali entrino in difficoltà”.
La situazione nelle stalle
Come sottolinea Coldiretti Brescia, in base al bollettino Humidex Arpa Lombardia, nelle prossime ore è previsto un disagio da calore forte su tutta la regione. Per le mucche, il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, mentre oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. Per questo, Coldiretti rileva che condizionatori e nebulizzatori refrigeranti sono già in azione, insieme alla disponibilità continua di acqua fresca negli abbeveratoi.
Soluzioni anti-afa operative a pieno ritmo anche negli allevamenti di maiali e polli. E per aiutare gli animali a combattere la spossatezza da caldo gli allevatori stanno intervenendo anche sulle razioni alimentari, somministrando pasti più leggeri e integrati con sali minerali e potassio.
“Contro caldo e afa i ventilatori sono posizionati dietro un radiatore di acqua in modo che gli animali vengano continuamente raffrescati – precisa Claudio Cestana, suinicoltore di Manerbio –. Inoltre aggiungiamo alla razione alimentare degli integratori vegetali che servono ad abbassare la temperatura corporea”. Provvedimenti necessari, che hanno, però, dei costi.

“Certamente i miglioramenti delle strutture e degli impianti di climatizzazione – conclude la presidente di Coldiretti Brescia, Laura Facchetti – stanno mitigando le conseguenze del caldo, tutto questo comporta per gli allevatori però anche un aumento dei costi alla stalla, per i maggiori consumi di acqua ed energia”.