Bollettino Covid Italia, 13.452 nuovi casi e 232 morti. In Lombardia 4mila ricoverati

Sale al 5,6% l'indice di positività a livello nazionale, mentre in Lombardia balza al 7,6%. Aumentano anche i ricoveri nelle terapie intensive e nei reparti ordinari

I dati Covid del 21 febbraio

I dati Covid del 21 febbraio

Milano, 21 febbraio 2021 - Alla vigilia del nuovo decreto legge per prorogare il divieto di spostamento tra Regioni, che scade giovedì 25 marzo, i riflettori sono puntati sui nuovi contagi, che oggi fanno segnare 13.452 positivi a Covid (contro i 14.931 di ieri), a fronte di 250.986 tamponi effettuati su un totale di 38.058.939 da inizio emergenza. Le vittime sono invece 232, ieri erano state 251. In calo quindi contagi e decessi.  Attualmente i positivi sono 388.895 (+4.272 rispetto a ieri), 368.997 le persone in isolamento domiciliare. I ricoverati in ospedale con sintomi sono 17.804 di cui 2.094 in terapia intensiva. I dimessi/guariti sono 2.324.633 con un incremento di 8.946 unità nelle ultime 24 ore. Stasera appuntamento decisivo tra i governatori delle regioni, chiamati a discutere anche delle nuove misure in vista della scadenza del Decreto per contenere l’aumento dei contagi. In ballo c'è il sistema dei colori delle regioni, il coprifuoco, l'orario di ristoranti e bar, l'apertura di palestre, piscine, cinema e teatri. Mentre domani il nuovo Consiglio dei ministri licenzierà il nuovo decreto legge per prorogare fino al 5 o al 31 marzo il divieto di spostamento tra Regioni che scade giovedì. 

Bollettino Covid Lombardia del 21 febbraio

Con 33.148 tamponi effettuati, sono 2.514 i nuovi casi in Lombardia con il rapporto di positività in crescita al 7,5% (ieri 6,8%). I decessi sono 50 per un totale di 28.058 morti in regione dall'inizio della pandemia. Aumentano i ricoverati nelle terapie intensive (+4, 386 in totale) e anche negli altri reparti (+19, 3.741 in totale). Complessivamente sono 4.127 i posti letto attualmente occupati tra rianimazione e ordinari. I guariti/dimessi dall'inizio dell'emergenza sono 496.177 (+784). Per quanto riguarda le province, sono 704 i nuovi casi a Brescia, 649 nella città metropolitana di Milano, 279 a Monza e Brianza, 184 a Bergamo, 131 a Pavia, 105 a Como, 83 a Mantova, 79 a Cremona, 70 a Sondrio e a Varese, 66 a Lecco, 30 a Lodi.

​Bollettino Covid Italia del 21 febbraio / PDF

La regione con il maggior numero di nuovi casi nelle ultime 24 ore rimane la Lombardia (2.514), seguita dall'Emilia-Romagna (1.852), Campania (1.658), Lazio (1.048) e Toscana (968).

EMILIA - ROMAGNA

Continuano a crescere a ritmo molto sostenuto i contagi in Emilia-Romagna: nelle ultime 24 ore i casi di positività sono stati 1.852, riscontrati sulla base di 20.349 tamponi, fra molecolari e antigenici. Tornano a crescere i ricoveri e si contano 41 nuovi decessi, dei quali 23 nella sola provincia di Bologna: fra loro anche due uomini di 42 e 48 anni, i morti più giovani. Dei nuovi positivi gli asintomatici sono meno della metà, 777, individuati attraverso gli screening e il contact tracing. I casi attivi, cioè i malati effettivi, crescono e sono 36.028: il 94,1% di loro è in isolamento a casa perché non richiede cure particolari. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 184, otto in più di ieri, 1.939 quelli negli altri reparti Covid (+40).

CAMPANIA

Sono 1.658 i nuovi casi di coronavirus emersi nelle ultime 24 ore in Campania (di cui 215 casi identificati da test antigenici rapidi). Dei 1.658 nuovi positivi, 115 sono risultati sintomatici. I tamponi del giorno sono 20.254 (di cui 3.415 antigenici). I casi positivi complessivamente registrati in  Campania dall'inizio dell'emergenza coronavirus sono 253.116 (di cui 4.081 antigenici), i tamponi processati sono 2.794.759 (di cui 81.944 antigenici)​.  Sono 14 i decessi inseriti nel bollettino odierno dell'Unità di crisi della Regione  Campania, di cui 9 avvenuti nelle ultime 48 ore e 5 avvenuti in precedenza, ma registrati ieri. Le persone morte in Campania dall'inizio della pandemia da Covid-19 sono 4.120. I guariti del giorno sono 702; il totale dei guariti è 177.702. In Campania sono 120 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva, 1.300 i pazienti Covid ricoverati nei posti letto di degenza

TOSCANA

In Toscana sono 148.821 i casi di positivita' al Coronavirus, 968 in piu' rispetto a ieri (943 confermati con tampone molecolare e 25 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,7% in piu' rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,4% e raggiungono quota 130.060 (87,4% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 14.363 tamponi molecolari e 5.314 tamponi antigenici rapidi, di questi il 4,9% e' risultato positivo.

LAZIO

Oggi su oltre 9 mila tamponi nel Lazio (-2.399) e quasi 15 mila antigenici per un totale di oltre 24 mila test, si registrano 1.048 casi positivi (+127); 15 sono i decessi (-17) e +1.040 i guariti. Lo afferma la Regione Lazio, sottolineando che "diminuiscono i decessi e i ricoveri, mentre aumentano i casi e le terapie intensive". Il rapporto tra positivi e tamponi e' a 10%, ma "se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende al 4%". I casi a Roma citta' scendono sotto quota 400. Aumentano i casi rispetto a domenica scorsa.

Nuova stretta in provincia di Ancona

Divieto di spostamento (se non per motivi di lavoro, salute, studio e necessità comprovate) tra i Comuni della provincia di Ancona e ingresso in zona arancione (con le stesse regole del Dpcm) per 20 Comuni, tra cui Ancona, Jesi, Osimo, Senigallia, Loreto, Sassoferrato. Lo prevede un'ordinanza che il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli firmerà domani e che sarà in vigore da martedì 23 febbraio fino alle 24 di sabato 27 febbraio. Gli altri Comuni restano in zona gialla, annuncia il governatore, e resta in vigore la limitazione per gli  spostamenti da e per la provincia di Ancona, colpita da un aumento di contagi.

Verso lo stop agli spostamenti per un altro mese

Nelle prossime ore è attesa la proroga del governo targato Mario Draghi sullo stop agli spostamenti tra Regioni, in scadenza giovedì, per un altro mese. L'esecutivo dovrebbe approvare un nuovo provvedimento che estenda, quindi, fino alla fine del mese prossimo, tutte le misure in vigore nel precedente decreto Covid che stabiliva "dal 16 al 25 febbraio 2021 sull'intero territorio nazionale" il divieto di "ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessita' ovvero per motivi di salute" e consentendo in ogni modo "il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione".

Le Regioni: superare l'attuale zonizzazione

Intanto i governatori tornano a chiedere a gran voce il superamento delle zone e nella bozza delle proposte messa a punto da Regioni e Province autonome in vista dei prossimi provvedimenti anti contagio del Governo chiedono "misure nazionali di base omogenee, come avviene nel resto del mondo, che superino l'attuale zonizzazione, salvo prevedere misure più stringenti per specifici contesti territoriali laddove i parametri rilevino  significativi scostamenti. Le limitazioni generali e quelle specifiche dovrebbero in ogni caso tener conto dell'analisi dell'esperienza sin qui condotta, valutando le restrizioni che si sono rivelate più o meno efficaci, al fine di poter meglio soppesare quali attività sia necessario chiudere o limitare anche con protocolli aggiornati.Il presupposto per assumere decisioni valide è individuare una strategia che si fondi su elaborazioni oggettive tecnico scientifiche  sulla base delle quali la politica si assumerà la responsabilità della decisione". 

Un anno dal paziente 1

 Ad un anno dall'inizio della lotta dell'Italia al Covid 19 isolato nel paziente 1, a Codogno - luogo simbolo della tragedia della pandemia- è stato inaugurato il primo memoriale a ricordo delle vittime italiane del Coronavirus. Una "prova di solidarietà" dei sopravvissuti, secondo il vescovo della diocesi di Lodi che lo ha benedetto, a memoria anche della "prova di solidarietà" offerta da personale sanitario, operatori e volontari di cui gli italiani a partire dalla comunità di Codogno tragicamente e duramente colpita ha saputo dare prova in questo anno di dolore e tragedia. 

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