Bollettino Covid in Lombardia e in Italia: dati e contagi coronavirus del 19 febbraio

In Italia 15.479 contagi e 353 decessi, tasso di positività al 5,2% (+0,5%). In Lombardia 3.724 casi, 33 vittime, salgono ricoveri e terapie intensive

Bollettino Covid del 19 febbraio

Bollettino Covid del 19 febbraio

Milano, 19 febbraio 2021 - In Italia oggi sono 15.479 i nuovi casi di Coronavirus a fronte di 297.128 test tra antigenici e molecolari, 353 i decessi. Il tasso di positività si attesta al 5,2%, in crescita rispetto al 4,7% di 24 ore fa. Ieri i contagi erano stati 13.762 per 288.458 tamponi e 347 morti. Risalgono i ricoveri in terapia intensiva dove attualmente sono ricoverate 2.059 persone (+14 da ieri). I guariti in totale sono 2.303.199 (+17.170), gli attualmente positivi 382.448 (-2.053). Per quanto concerne la Lombardia, la regione oggi registra 3.724 contagi e 33 morti, che portano il totale a 27.971 dall'inizio dell'emergenza. Molto alto anche il numero di test processati, 51.894 nelle ultime 24 ore (di cui 38.842 molecolari e 13.052 antigenici). Impennata del tasso di positività, oggi al 7,1%, contro il 5,9% di ieri. Le province più colpite per numero di contagi giornalieri sono Brescia e Milano. Sul fronte della pressione sugli ospedali crescono i ricoverati (+17, per un totale di 3.733 posti letto occupati) e le terapie intensive, che oggi fanno segnare +5 (con 22 ingressi giornalieri, per un totale di 373 ricoverati). Aumento di 1.875 per quanto riguarda i guariti/dimessi, 493.987 da inizio emergenza, di cui 3.414 dimessi e 490.573 guariti.

Bollettino Covid Italia del 19 febbraio / Pdf

Tra le altre regioni, alle spalle della Lombardia, le più colpite sono Emilia-Romagna, Campania e Piemonte. In Emilia-Romagna sono 1.821 i casi individuati, a fronte di 31.716 tamponi processati. In Campania sono 1.616 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore, su 19.708 test. Segue il Piemonte, con 1.307 casi su 27.569 tamponi. Sotto la soglia mille casi il Lazio, con 990 contagi su 28.867 test. 

EMILIA-ROMAGNA

Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 242.462 casi di positività, 1.821 in più rispetto a ieri, su un totale di 30.716 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,9%, eta' media 40,6 anni. Quarantesei i nuovi decessi, 10.281 in totale da inizio pandemia. I casi attivi, cioe' i malati effettivi, a oggi sono 34.937 (+17 rispetto a ieri).I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 183 (+2 rispetto a ieri), 1.902 quelli negli altri reparti Covid (+12). 

CAMPANIA

Sono 1.616 i positivi del giorno in Campania (di cui 151 casi identificati da test antigenici rapidi) su 19.708 tamponi processati (di cui 2.788 antigenici), con un rapporto dei positivi sui tamponi che e' pari all'8,2%, in leggero aumento rispetto a ieri. I sintomatici sono 54, mentre 1.411 positivi non presentano sintomi. I deceduti sono 13, di cui 12 avvenuti nelle ultime 48 ore, mentre i guariti sono 1.556. Dall'inizio dell'emergenza Covid ad oggi, la Campania ha fatto registrare un totale di positivi pari a 249.781 (di cui 3.694 rilevati da test antigenici) su 2.753.612 di tamponi (di cui 75.291 antigenici). I deceduti sono 4.095 e 176.457 i guariti. Stabile il numero di ricoverati in terapia intensiva, 110, su 656 posti letto disponibili. Sono invece 1.313 le persone ricoverate in degenza, 23 più di ieri, su 3.160 posti disponibili complessivamente.

PIEMONTE

Oggi l'Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1307 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 150 dopo test antigenico), pari al 4,7% dei 27.569 tamponi eseguiti, di cui 17.461 antigenici. I ricoverati in terapia intensiva sono 130 ( +2 rispetto a ieri), non in terapia intensiva sono 1.849 (- 17 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 10.441 mentre i tamponi diagnostici finora processati sono 2.828.322 (+ 27.569 rispetto a ieri), di cui 1.109.614 risultati negativi. 

LAZIO

Oltre 12 mila tamponi nel Lazio (+326) e oltre 16 mila antigenici per un totale di oltre 28.687 test e si registrano 990 casi positivi (-35), 38 decessi (-3) e +982 guariti. 

Bollettino Covid Regione Lombardia del 19 febbraio 

Il bollettino Covid della Regione Lombardia del 19 febbraio

Per quanto riguarda le province, Brescia è quella più colpita con 787 nuovi casi, sono 785 nella città metropolitana di Milano, di cui 325 a Milano città, 528 a Varese, 462 a Monza e Brianza, 295 a Como, 166 a Pavia, 140 a Mantova, 108 a Lecco, 100 a Cremona, 27 a Lodi, 24 a Sondrio

La mappa delle zone Covid

Sono giorni decisivi per la gestione dell'emergenza Covid-19 in Italia e in Lombardia. A un anno dall'inizio della pandemia il virus non ha ancora allentato la sua stretta. In queste settimane la diffusione delle varianti e l'aumento dell'indice Rt hanno fatto alzare nuovamente la soglia d'allarme nel Paese. Oggi è stato il giorno del nuovo cambio di colori nella mappa delle regioni: Campania, Emilia Romagna e Molise diventano arancioni. Nessuna regione finirà in zona rossa (l'Abruzzo era a rischio), sfumato per un soffio anche il sogno della Val d'Aosta che puntava a essere la prima regione a entrare in zona bianca. Da domenica 21 febbraio quindi in fascia arancione ci saranno: Abruzzo, Liguria, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria, Campania, Emilia Romagna e Molise. In fascia gialla: Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle Aosta e Veneto. Nessuna regione in fascia bianca.

La Lombardia resta zona gialla

La Lombardia resta quindi in giallo. L'Rt - per pochi decimali - è sotto la fatidica soglia dell'1. L'annuncio è arrivato nel pomeriggio di oggi dal presidente Attilio Fontana: "La Lombardia resta gialla - ha scritto il governatore su Twitter -. Siamo intervenuti con limitazioni localizzate per contenere meglio, tracciare e isolare i piccoli focolai. Azioni mirate a mantenere la Lombardia il più possibile libera da restrizioni. Serve massima attenzione da parte di tutti. Serve che arrivino i vaccini". Da parte del governatore lombardo anche una riflessione sul sistema a zone, ritenuto poco efficace nella lotta al virus: "Stiamo correndo dietro al virus, forse bisognerebbe essere noi a imporre una linea di condotta e cercare di anticiparlo. Altrimenti siamo sempre in difesa".

​"Lombardia resta gialla ma serve la massima attenzione da parte di tutti"

Va ricordato che all'interno della regione gialla ci sono quattro eccezioni: a Bollate (Milano), Castrezzato (Brescia), Mede (Pavia) e Viggiù (Varese) sono applicate le disposizioni previste nella fascia rossa. In questi Comuni, le attività scolastiche e didattiche di tutte le classi delle scuole primarie e secondarie si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. 

Salgono incidenza dei casi e Rt

L'incidenza dei casi Covid in Italia a livello nazionale nella settimana di monitoraggio cresce rispetto alla settimana precedente: 135,46 per 100.000 abitanti (8-14 febbraio) contro 133,13 per 100.000 abitanti del periodo 1-7 febbraio (dati flusso ISS), "lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti". Per quanto concerne l'indice di contagio, in Italia Rt in crescita. Nel periodo 27 gennaio-9 febbraio, l'indice di contagio medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0.99 (range 0.95- 1.07), in aumento rispetto alla settimana precedente e con un limite superiore che comprende l'uno. 

I dati del ministero sull'emergenza Covid-19 in Italia

Pugno di ferro contro le varianti

Per presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro "nei confronti di queste varianti, ancora non molto diffuse, dobbiamo agire tempestivamente e in maniera molto aggressiva. Si deve fare contenimento. In una regione, che sia gialla o arancione, vanno fatte zone rosse. Dobbiamo fare di tutto per contenerle". "Ci aspettiamo un aumento della variante inglese - ha spiegato - molto diffusa soprattutto in alcune zone della costa adriatica, al 35-40% del totale. Ma sappiamo che non riduce l'efficacia del vaccino, questo è il bicchiere mezzo pieno. La variante brasiliana invece è soprattutto nel Perugino e le aree contigue della Toscana, con casi sporadici altrove". 

Cresce la variante inglese: "Le zone rosse servono"

Lockdown totale o mini zone rosse: il nodo della strategia

Alla luce del problema delle varianti negli scorsi giorni si è aperto il dibattito, innescato dalle dichiarazione di Walter Ricciardi, consigliere del Ministro della Salute Roberto Speranza, sulla necessità di un lockdown totale nel Paese, per arginare la diffusione del virus. L'idea ha diviso non solo l'opinione pubblica e il mondo politico ma anche gli esperti. Maria Rita Gismondo, dirigente del laboratorio di microbiologia del Sacco di Milano intervistata oggi sulle pagine de Il Giorno, ha sottolineato: "Non credo in nuovi lockdown, la gente non li capirebbe. Però per arginare i focolai sarà necessario chiudere i comuni con troppi casi, come in questi giorni". 

La campagna vaccinale 

L'Italia e la Lombardia, inoltre, sono in un momento cruciale: sta entrando nel vivo la campagna vaccinale. Ieri sono scattate le prime somministrazioni anti-Covid agli over 80 in Lombardia. Anche se resta il problema dell'approvigionamento delle dosi, come spiegato ieri da Guido Bertolaso, consulente del governatore Fontana: "Abbiamo dosi per pianificare la vaccinazione del 30% di coloro che si sono prenotati", ha spiegato. Un problema non da poco, considerando l'ambizioso obiettivo della Regione: vaccinare tutti i lombardi entro l'estate. "Ma per farlo servono le dosi", ha ribadito Bertolaso. 

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