Bollettino Coronavirus Lombardia del 30 dicembre

In Lombardia raddoppiano i contagi ma anche i tamponi: 1.673 i nuovi casi. Tasso di positività scende al 7%. Aumentano i decessi, 80 in un giorno. Calo di 17 per ricoveri e terapie intensive. La regione più colpita è il Veneto con quasi tremila casi giornalieri e 112 morti. Occhi puntati anche sull'Emilia-Romagna dove salgono i pazienti ricoverati. Da domani in tutta Italia scatta la zona rossa: mini lockdown di Capodanno per scongiurare una nuova impennata casi

Curva epidemiologica in Italia (dati Iss)

Curva epidemiologica in Italia (dati Iss)

Milano, 30 dicembre 2020 - La Lombardia si appresta a voltare pagina e a concludere un anno segnato dalla pandemia e dalla lotta dentro e fuori dagli ospedali al Covid-19. Da domani, come previsto dal decreto legge voluto dal governo di Giuseppe Conte, scatterà la zona rossa (Ecco cosa si può fare in zona rossa a Capodanno): quattro giorni di mini lockdown in concomitanza dei giorni festivi e prefestivi. L'obiettivo è quello di scongiurare una nuova impennata dei contagi, in un momento delicato che coincide con il tradizionale picco della stagione influenzale e con il via vero e proprio della campagna vaccinale anti-Covid. Dopo il V-Day simbolico di domenica, nella notte sono arrivati in Italia gli aerei della Dhl che trasportano le 470mila dosi del vaccino Pfizer destinato al nostro Paese. Gli occhi restano puntati sulla curva epidemiologica in Italia. Oggi, come riferito dal bollettino quotidiano del Ministero della Salute in Italia sono 16.202 i nuovi casi di coronavirus, 575 le vittime (in calo rispetto a ieri, quando erano 659). I tamponi processati nelle ultime 24 ore sono 169.045, per un tasso di positività  9,58% (in aumento rispetto all'8,7% di ieri). In flessione gli attualmente positivi a quota 564.395 (-4.333). In 538.301 si trovano in isolamento domiciliare. I guariti nelle ultime 24 ore sono 19.960. Sul fronte ospedaliero anche oggi si evidenzia un nuovo calo dei ricoveri anche se più contenuto rispetto agli ultimi giorni: i pazienti ricoverati sono 23.566, in flessione di 96. Meno significativa la riduzione dei degenti ospitati nelle terapie intensive, 2.528 con un saldo complessivo in discesa di 21 unità. Si registrano comunque meno nuovi ingressi nelle rianimazioni, 175 (ieri erano stati 256). In Lombardia i nuovi contagi nelle ultime 24 ore sono 1.673 (di cui 112 ‘debolmente positivi’): un dato quasi raddoppiato rispetto a ieri, ma cresce anche il numero dei tamponi, oggi 28.878 contro gli 11.607 di ieri. Anche oggi la Lombardia si mostra in controtendenza rispetto al resto del Paese, facendo registrare una ulteriore discesa del rapporto casi-tamponi, oggi al 7% (-0,2% rispetto a ieri e olre due punti e mezzo al di sotto della media nazionale). La nota dolente arriva dall'aumento dei decessi, oggi 80, contro i 49 di ieri. Le vittime in Lombardia da inizio emergenza sanitaria hanno superato la soglia dei 25mila (sono 25.038). Lieve calo dei ricoveri ordinari (-17), che raggiungono quota 3.617. Analoga diminuzione in terapia intensiva: -17 posti letto occupati, per un totale di 481 pazienti Covid. Nuovo balzo in avanti dei guariti/dimessi, 3.015 in un giorno (397.010 in totale, di cui 3.460 dimessi e 393.550 guariti). 

Non è solo la Lombardia (la regione più colpita dalla pandemia) a essere osservata speciale. Attenzione massima anche ai dati di Veneto ed Emilia-Romagna. Per quanto concerne l'Emilia-Romagna, che negli ultimi giorni ha vissuto un forte incremento del rapporto casi-tamponi, oggi risalgono i contagi (e i ricoveri) Covid: sono 1.427 in più rispetto a ieri (590 gli asintomatici) su un totale di 18.360 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Calano però i malati attuali, che a oggi sono 56.057 (-755): i guariti sono infatti ben 2.113 in più rispetto a ieri. Le persone in isolamento a casa sono complessivamente 53.186 (-807), il 94,9% del totale dei casi attivi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono invece 230 (+9 rispetto a ieri), 2.641 quelli negli altri reparti Covid (+43). E si registrano 69 nuovi decessi: quattro a Piacenza, tre in provincia di Parma, sei nel modenese, 21 in provincia di Bologna, cinque a Imola, nove nel ferrarese, 10 in provincia di Ravenna, quattro a Forlì-Cesena, sei nel riminese, oltre a un decesso di un uomo residente in altra regione. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 7.683. Non accenna a calare il numero degli infettati in Veneto: nelle ultime 24 ore sono 2.986 in più, dato che porta la cifra complessiva dei positivi al Covid da inizio pandemia a 249.075. I morti sono 112 in più, dato che fa raggiungere un totale di 6.410 deceduti. Dal bollettino della Regione Veneto emerge che nelle ultime ore è sceso di 7 unità il numero dei ricoverati in terapia intensiva (390 il totale).

Bollettino Covid Italia del 30 dicembre / Pdf

La regione con il maggiore numero di nuovi contagiati risulta essere anche oggi il Veneto (2.986 con 17.849 tamponi), seguita da Lombardia ed Emilia-Romagna (1.427 con 18.360 tamponi).

Bollettino Covid Regione Lombardia del 30 dicembre 

I nuovi casi per provincia: Milano 450 di cui 115 a Milano città; Bergamo: 70; Brescia: 226; Como: 99; Cremona: 82; Lecco: 60; Lodi: 62; Mantova: 170; Monza e Brianza: 121; Pavia: 146; Sondrio: 51; Varese: 136. 

Regione Lombardia: il bollettino di mercoledì 30 dicembre
Regione Lombardia: il bollettino di mercoledì 30 dicembre

Fontana: da sistema sanitario grande risposta a pandemia

Attilio Fontana
Attilio Fontana

La vaccinazione anti-Covid in Lombardia

"In base alle informazioni ricevute" dalla Pfizer e dalla struttura del commissario, ha spiegato l'assessore al Welfare Giulio Gallera, "entro il mese di gennaio arriveranno nella nostra regione 491.400 dosi di vaccinoServiranno per completare le prime somministrazioni", potenzialmente a tutti e 336.076 i lombardi aventi diritto, di cui 278.046 operatori tra personale sanitario e non sanitario degli ospedali, dipendenti e volontari dell’emergenza-urgenza, medici e pediatri di base, lavoratori delle Rsa, e 58.030 ospiti delle Residenze sanitarie assistenziali, "e ad avviare la somministrazioni delle iniezioni di richiamo", perché lo Pfizer-BioNTech prevede una seconda dose tra il 19esimo e il 23esimo giorno dopo la prima. 

Burioni: se Governo non riesce a garantire vaccino se ne vada

Sull'approvvigionamento delle dosi di vaccino anti-Covid è intervenuto il virologo Roberto Burioni, docente all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, uno dei volti più noti della scienza in Italia: "Se il Governo non riesce a garantire una vaccinazione tempestiva dei cittadini se ne deve andare. Subito - ha scritto sul suo profilo Twitter -. Ci sono difficoltà oggettive di approvvigionamento, ma al netto di queste nessun ritardo può essere tollerato". Nell'ospedale in cui lavora Burioni - in base ai dati censiti da un questionario interno condotto su quasi 5mila lavoratori dell'Irccs, da amministrativi a medici, infermieri, tecnici, operatori sociosanitari - il 94% dei dipendenti si vaccinerebbe subito contro Covid-19, o al massimo aspetterebbe qualche settimana. Considerando solo i medici, la percentuale di adesione si attesta all'85%. 

Gori: fare vaccino è un dovere civico

Oggi il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha tracciato un bilancio dell'anno che sta per concludersi, segnato dall'emergenza Covid, che duramente ha ferito la Bergamasca. "L'impegno è di continuare sulla strada degli investimenti, dell'innovazione e della coesione - ha rimarcato Gori -. Ma al centro di tutto ci sono i vaccini, quindi il sostegno al lavoro e la lotta alla povertà. Per tutti è stato un anno difficile e doloroso, ma c'è bisogno di ritrovare fiducia". Sul vaccino la posizione di Gori è netta: "Con i vaccini vediamo la luce in fondo al tunnel. Farlo è un dovere civico e anche io lo farò appena sarà il mio turno". 

L'appello della dottoressa Malara

Annalisa Malara, medico anestesista
Annalisa Malara, medico anestesista

Vaccino, la dottoressa Malara: "Giorno di speranza" / VIDEO

Esenzione dal ticket per chi si è ammalato di Covid

Anche per il prossimo anno niente ticket per esami e visite di accertamento legate al virus per chi si è ammalato di Covid. Il governatore Attilio Fontana ha spiegato che oggi la Giunta regionale "ha approvato oggi il rinnovo dell'esenzione con codice D97 per tutto il 2021". L'agevolazione, ha specificato l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, "comprende le attività di follow up post Covid quali, in particolare, le visite infettivologiche, pneumologiche, cardiologiche, neurologiche, fisiatriche ed ematologiche con gli esami diagnostici ad esse collegate. Sono inclusi anche i colloqui psicologici/clinici particolarmente importanti per molte persone colpite da coronavirus".

Domanda e risposta sul vaccino

Domenica 27 dicembre è stato il V-Day, il giorno che ha dato il via alla campagna vaccinale anti-Covid-19 in tutta Europa. Paolo Grossi, professore di Infettivologia all’Università dell’Insubria e direttore delle Malattie infettive e tropicali dell’Asst Sette Laghi di Varese, membro del Comitato tecnico-scientifico di Regione Lombardia e del Gruppo di lavoro permanente sul Coronavirus del Consiglio superiore di sanità ha risposto a dodici domande sul vaccino. Grossi è stato il primo a sottoporsi al vaccino il 27 dicembre all’Ospedale di Circolo di Varese. Ecco il vademecum domanda e risposta sul vaccino anti-Covid

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