
Andrea Spinelli
Milano – Per Andrea Spinelli sarà una nuova sfida, forse quella più impegnativa. L’artista di 32 anni, che si siede nelle aule giudiziarie con carta, matite e colore per riportare il mondo che osserva, si cimenterà infatti con il processo di revisione per la strage di Erba che si aprirà venerdì. Ritrarrà Olindo Romano e Rosa Bazzi, avvocati e magistrati protagonisti di udienze altamente mediatiche, che verranno seguite da un esercito di giornalisti. Se verrà confermato il divieto di fotografie e riprese televisive in aula, i suoi disegni saranno le uniche immagini in presa diretta dalla Corte d’Appello di Brescia.
"Ho ricevuto l’autorizzazione da Brescia – spiega – e non vedo l’ora di affrontare questa nuova sfida. Siederò tra le parti, sperando di ottenere una buona posizione per poter realizzare i miei disegni".
Non è il primo caso di cronaca che attira l’interesse di Andrea Spinelli, oramai un habitué dal Palazzo di giustizia di Milano. Sta seguendo, con carta e matite, il processo a carico di Alessia Pifferi e quello a carico di Alessandro Impagnatiello, il barman che uccise la fidanzata Giulia Tramontano, incinta del piccolo Thiago, a Senago. Casi mediatici e anche processi su fatti altrettanto drammatici ma rimasti fuori dai riflettori.
Rosa Fabbiano, condannata per aver ucciso e aver fatto a pezzi la madre, nascondendola nel suo appartamento a Melzo. Lucia Finetti, che il 12 giugno del 2021 uccise il marito, Roberto Iannello, con 14 coltellate.
"In Italia mi sento un precursore – racconta Spinelli – mentre invece in Paesi come gli Stati Uniti c’è una grande tradizione di disegnatori all’opera durante i processi".
Una forma di reportage artistico e giornalistico regolamentata anche da accordi con il Tribunale di Milano, e con l’Ordine degli avvocati. "Di Alessia Pifferi mi ha colpito il suo sguardo assente – ha spiegato Spinelli – il vuoto che vedevo nei suoi occhi. Ora incrocerò lo sguardo di Rosa e Olindo, sono curioso di seguire questo nuovo capitolo".