
Nel riquadro, Tiziano Talamazzi
Cremona, 17 ottobre 2024 – Aveva definito a più riprese il vaccino anti Covid “un veleno” e una “porcheria”. Intervistato sia dalle tv locali di Cremona sia da programmi nazionali, nel corso degli ultimi tre anni aveva ribadito le sue convinzioni, care alla galassia “no vax”, parlando – a detta sua con “prove alla mano” – di impotenza generata negli uomini, come una delle tante conseguenze della profilassi che a partire dalla fine del 2021 aveva permesso di abbattere la terribile epidemia responsabile di milioni di morti in Italia e in tutto il mondo.
Ieri sera, al termine di una lunga camera di consiglio, l’Ordine nazionale dei medici odontoiatri gli ha presentato il conto, radiandolo. Tiziano Talamazzi, 70 anni, dentista ancora in attività a Cremona (quanto meno fino alla sospensione decretata dall’Ordine) – con una specializzazione in Ematologia clinica – era già stato al centro di un procedimento disciplinare per le sue posizioni no vax mai nascoste e sostenute anche nel periodo più buio della pandemia.
La decisione di radiarlo conclude dunque un iter delicato, che aveva previsto anche una serie di audizioni della commissione, alle quali Talamazzi si era presentato assistito dai suoi tre avvocati. Il tentativo di giustificare la bontà delle proprie convinzioni scientifiche, e del supporto legale ad esse associato, non gli ha risparmiato il provvedimento più drastico. Il medico cremonese ha già annunciato ricorso.