Un minore arrestato e due denunciati per il reato di estorsione aggravata ai danni di una persona portatrice di handicap. Un’indagine discreta e non semplice, quella messa in campo dalla Polizia locale di Cremona, presso la quale la persona vittima dell’odiosa estorsione si era rivolto. Stanco delle continue richieste di denaro, alle quali non era in grado di opporsi, la vittima a un certo punto si è fatta coraggio e ha deciso di chiedere aiuto. E’ scattata così un’operazione in grande stile che ha portato alla risoluzione del caso. In un quartiere di Cremona alcuni giovani avevano capito che una persona portatrice di handicap aveva delle difficoltà e così hanno pensato che, vista la loro superiorità fisica, avrebbero potuto approfittare di lei, chiedendole dei soldi in cambio della sua tranquillità. E il disabile ha preferito sottostare alla prima richiesta, consegnando il denaro richiesto e pensando che la faccenda finisse lì. Grave errore perché i ragazzi, visto che l’intimidazione era andata a buon fine, hanno cominciato ad assillare la loro vittima con continue richieste di denaro. Tanto che a un certo punto l’uomo ha capito che per mettere fine al taglieggiamento avrebbe dovuto denunciare quanto succedeva. E così si è deciso ad andare dai vigili e raccontare tutto. Con la Polizia locale è partita un’operazione studiata nei minimi dettagli con la vittima munita di microfono e con gli agenti pronti a filmare quanto stava accadendo. Così, quando il minore si è avvicinato a questa persona con l’ennesima richiesta di denaro, gli agenti hanno registrato e filmato tutto quanto stava accadendo e poi sono usciti allo scoperto, arrestando il ragazzo in flagranza di reato. Poche ore dopo, grazie alla confessione del giovane, altri due ragazzi, un minore e un maggiorenne, sono stati denunciati per lo stesso reato, cioè estorsione. Sono state eseguite perquisizioni delle abitazioni dei tre e sono state reperite prove di quanto successo. Ieri al tribunale dei minori di Brescia c’è stata l’udienza di convalida del minore arrestato e il giudice ha deciso che il minore debba restare nella sua abitazione in attesa del processo.