“Accusata di furto solo perché straniera”, Sabrina Badaoui non ci sta e denuncia: “Contro di me frasi razziste”

Crema, il racconto della 30enne esponente di Sinistra Italiana: "Una cliente ha detto che le avevano preso il portafogli. Per lei io ero la colpevole"

Sabrina Badaoui, esponente di Sinistra Italiana

Sabrina Badaoui, esponente di Sinistra Italiana

Entra nel negozio del centro commerciale per fare acquisti con mamma e sorella, viene indicata da una donna alla quale avevano appena rubato il portafoglio come la probabile ladra e da lì parte una catena di circostanze che travalicano il comune buon senso e che poi sfociano in una denuncia per offese razziste. Protagonista della vicenda è Sabrina Badaoui, trentenne italiana di origini marocchine residente da sempre a Romanengo, esponente di Sinistra Italiana, una laurea in informatica e un master in Migrazioni e sviluppo. "Mercoledì siamo andate a far compere in questo negozio, io, mia mamma e mia sorella. Abbiamo scelto alcuni capi e siamo andati alla cassa per pagare. A quel punto è arrivata una signora che ha riferito che le avevano rubato il portafogli e mi ha indicato alla responsabile del negozio. La derubata e la responsabile si sono spostate e l’altra commessa mi ha riferito che era il terzo furto della giornata".

Lei ha avuto sentore che la stavano additando come la presunta ladra?

"Ho capito qualcosa, ma ho avuto la certezza, purtroppo, quando è tornata la responsabile che mi ha riferito che avremmo dovuto aspettare i carabinieri. Ho chiesto alla signora derubata se mi accusava di essere l’autrice del furto e lei ha negato. Gli animi si sono scaldati e la responsabile a questo punto ha perso le staffe".

E cosa è successo?

"Lei ha cominciato a insultarci, ci ha detto che qui queste cose non succedono: “Nel vostro Paese fate quel che volete, qui no; tornate nel vostro Paese“ e quando le ho riferito che sono italiana, nata in Italia e da sempre residente qui, lei si è lasciata sfuggire un “purtroppo“. A quel punto mia sorella le si è avvicinata e lei l’ha respinta dicendole: “Allontanati schifosa“".

Sono arrivati i carabinieri?

"Sì, verso le 16.30. Un militare è andato a parlare con la responsabile, l’altro è rimasto con noi. Ci siamo offerte di far vedere nelle borse e di farci perquisire. I militari hanno riferito che non ce n’era bisogno, ma noi abbiamo svuotato borse e tasche".

Ha deciso di denunciare?

"Sì, sono andata dai carabinieri di Romanengo verso le 18 e ho denunciato questa signora che ha pronunciato le frasi razziste. Penso però a quelle persone che subiscono e mi fa rabbia che possano capitare queste cose senza che abbiano la possibilità di reagire e difendersi. E’ comunque grave che la responsabile del negozio abbia fatto questo e non abbia pensato di scusarsi".

La posizione di Pepco

In relazione all’accaduto Pepco precisa che: “A seguito della denuncia della signora Badaoui, abbiamo immediatamente avviato un'indagine interna per capire cosa fosse successo nel negozio di Crema. Pepco condanna ogni forma di discriminazione e prende le distanze da qualsiasi comportamento personalmente dannoso, ed è pronta a intraprendere le azioni appropriate una volta conclusa l'indagine”.