“Schifosa. Torna al tuo Paese”: esponente di Sinistra italiana insultata e accusata di furto al centro commerciale di Crema

Il racconto surreale di Sabrina Badaoui: “La titolare del negozio Pepco ci ha trattenute senza motivo perché siamo straniere”. L’azienda ha avviato un’indagine interna

Sabrina Badaoui è stata candidata consigliere con la lista di Paolo Losco

Sabrina Badaoui è stata candidata consigliere con la lista di Paolo Losco

“Schifosa”. “Tornatene nel tuo Paese”. Sarebbero questi gli insulti razzisti rivolti all’esponente di Sinistra italiana Sabrina Badaoui e alla sua famiglia da parte della responsabile del negozio Pepco che si trova all’interno nel centro commerciale di Crema. La donna, che era lì insieme alla madre e alla sorella in occasione della fine del Ramadan, sarebbe stata accusata ingiustamente di furto e trattenuto all’interno del locale. Dopo il fatto, ha presentato formale denuncia per diffamazione.

È stata la stessa Badaoui, trentenne italiana di origini marocchine residente a Romanengo, a raccontare tutto su Facebook: “Eravamo in cassa per pagare quando una signora è arrivata sostenendo che le avessero rubato il portafogli dalla borsa. A quel punto la responsabile del punto vendita ci ha fermate bruscamente e in base a un’informazione ricevuta non si è capito bene da chi, mi ha accusata di essere l’autrice del furto”.

“Mi viene praticamente impedito di allontanarmi dal negozio, in attesa dell’intervento delle forze dell’ordine. Mia mamma e mia sorella prendono le mie difese. Gli altri clienti venivano lasciati uscire. La situazione degenera e lì capiamo il perché di quelle accuse: siamo straniere”. A quel punto la responsabile del negozio, racconta sempre Badaoui, davanti a testimoni ci rivolge frasi come “tornatevene nel vostro Paese, nel vostro Paese potete fare quello che volete ma non qui”. La sorella fa notare che non può trattenerle senza alcuna prova e in risposta, “si sente dire ‘allontanati schifosa’. Sempre dalla responsabile del negozio”.

“Addirittura – conclude il racconto – un anziano è intervenuto insultandoci a sua volta, dicendoci che dovevamo tornarcene nel nostro Paese, tutto ciò con in mano un ombrello che alzava in aria per intimidirci.

Le parole e i gesti hanno un peso, le nostre azioni hanno delle conseguenze e io non posso lasciare che la mia dignità venga calpestata. Situazioni di questo tipo, nel 2024, non dovrebbero più esistere”. L'intervento delle forze dell’ordine è stato risolutivo: i carabinieri hanno appurato l’infondatezza delle accuse e Badaoui ha sporto denuncia per diffamazione. Sabrina Badaoui è stata candidata consigliere con la lista di Paolo Losco.

La replica di Pepco

In relazione all’accaduto Pepco precisa che: “A seguito della denuncia della signora Badaoui, abbiamo immediatamente avviato un'indagine interna per capire cosa fosse successo nel negozio di Crema. Pepco condanna ogni forma di discriminazione e prende le distanze da qualsiasi comportamento personalmente dannoso, ed è pronta a intraprendere le azioni appropriate una volta conclusa l'indagine”.