P.G.R.
Cronaca

Reddito di cittadinanza: falsi poveri per fondi veri, sei indagati

Documenti contraffatti per ottenere il reddito di cittadinanza: simulate residenze o nuclei familiari “alleggeriti“

Sei le persone denunciate dai carabinieri per truffa aggravata

Crema (Cremona), 10 febbraio 2021 - Sei persone denunciate per truffa aggravata perché, grazie a false dichiarazioni, da tempo percepivano il reddito di cittadinanza. I militari della stazione carabinieri di Bagnolo Cremasco hanno scoperto che per ricevere il reddito di cittadinanza alcune persone avevano fornito false informazioni relative alla composizione del proprio nucleo familiare. Due cittadine romene, entrambe residenti a Bagnolo Cremasco, dal mese di agosto 2020 ricevevano rispettivamente 492,50 euro e 269,87 euro mensili di reddito di cittadinanza avendo dichiarato di abitare in due diverse abitazioni di Crema, mentre le verifiche dei carabinieri hanno permesso di accertare che le donne convivono con altri familiari i quali percepiscono un regolare stipendio (per ottenere il reddito è necessario calcolare il proprio Isee che deve tener conto anche del reddito dei conviventi) .

Un’altra romena dal mese di agosto 2020 percepiva 500 euro al mese di reddito di cittadinanza. Ha dichiarato di essere residente nel comune di Chieve, ma i carabinieri hanno scoperto che la donna non ha mai abitato neppure in provincia di Cremona. Un foggiano percepiva dal mese di aprile 2019, 130 euro mensili di reddito di cittadinanza in quanto ha dichiarato di essere residente a Bagnolo Cremasco mentre i carabinieri hanno appurato che era stato cancellato dall’anagrafe del comune per irreperibilità sin dal 2011. Un’italiana, nata in provincia di Milano, residente a Bagnolo Cremasco prendeva dallo scorso aprile, 500 euro mensili, ma la donna convive con persone che usufruiscono di entrate economiche, a differenza di quanto da lei dichiarato. Infine, un’egiziana dallo scorso maggio poteva contare su un’entrata di 971,06 euro mensili come reddito di cittadinanza; le verifiche eseguite dalla stazione di Bagnolo Cremasco con l’ausilio del nucleo carabinieri dell’Ispettorato del lavoro, hanno verificato che la donna collabora abusivamente con il marito nell’attività di commerciante di frutta e verdura con negozi a Bagnolo Cremasco e Vaiano Cremasco.