
Il neuroradiologo interventista Michele Besana e la signora Giancarla
Cremona – “Non avevo mai avuto problemi di salute, non potevo immaginare una cosa così. Io... con tre aneurismi”, racconta con un sorriso Giancarla, cremonese di 63 anni. È arrivata due anni fa all’ospedale di Cremona in urgenza per la rottura di un aneurisma; è stata operata e dalla Tac di controllo hanno scoperto la presenza di altri due aneurismi cerebrali (non rotti). “Si può convivere con un aneurisma cerebrale per anni, senza saperlo – spiega Michele Besana neuroradiologo interventista –. Quasi sempre lo si scopre per caso, grazie a una Tac o una risonanza. Non dà alcun sintomo, sino a quando non si rompe”.
L’aneurisma cerebrale è la malformazione vascolare più frequente. Consiste in una dilatazione patologica di un’arteria del cervello che, sottoposta alla pressione continua del sangue, può ingrandirsi lentamente fino a rompersi e provocare un’emorragia cerebrale.
“Nonostante la terribile esperienza del primo aneurisma, che non dimenticherò mai, oggi mi sento tranquilla. So di essere in buone mani. Aspetto con fiducia che mi chiamino, quando sarà il momento di operare anche l’altro”, racconta Giancarla. “Per trattare un aneurisma cerebrale non rotto esistono due vie – spiega Emilio Giazzi neuroradiologo interventista –: l’approccio neurochirurgico e quello endovascolare. Quest’ultima è una procedura mini-invasiva. Attraverso l’arteria femorale o radiale, inseriamo un sistema di micro cateteri con cui raggiungiamo il cervello per bloccare il flusso di sangue nell’aneurisma”. Dopo l’intervento, la Neuroradiologia di Cremona segue il paziente nel tempo: per i cinque anni successivi, il team contatta ogni persona operata per sapere come sta e programmare i controlli.
“Sono sempre seguita, non devo preoccuparmi di nulla. Mi chiamano, si informano su come sto. Io continuo a fare la mia vita di prima in attesa della loro chiamata. Nel frattempo faccio la nonna a tempo pieno”, conclude Giancarla. L’ospedale di Cremona è il centro di riferimento provinciale per il trattamento delle patologie neurovascolari come l’aneurisma cerebrale, sia in fase acuta (rottura improvvisa) che in elezione (diagnosi e intervento programmato). Si tratta di un’attività altamente specializzata in stretta collaborazione con l’équipe di Neurologia, diretta da Stefano Gipponi e di Neurochirurgia, diretta da Antonio Fioravanti.