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Cremona, lavori in quota: restauro dell'orologio del Torrazzo

Sotto osservazione il meccanismo che dal 1583 scandisce il tempo dei cremonesi

Operai impegnati con l'orologio del Torrazzo di Cremona

Cremona, 5 ottobre 2015 - Al via, questa mattina, l’intervento di manutenzione sulla lancetta del drago, quella che segna le eclissi e che si era bloccata. Operazioni molto spettacolari, quindi, in quota, sull’orologio del Torrazzo di Cremona. Sotto osservazione il meccanismo che dal 1583 scandisce il tempo dei cremonesi: autorizzati dalla Soprintendenza una serie di accorgimenti che regoleranno l’orologio, come sempre tenuto sotto stretta osservazione da Alessandro Maianti, che da anni, a cadenza mensile, raggiunge i circa trenta metri di altezza per arrivare alla sala dell’orologio e controllarne il funzionamento.

L'OROLOGIO DEL TORRAZZO - Affianca il duomo la torre campanaria comunemente chiamata Torrazzo. Alta oltre 112 metri è frutto della sovrapposizione di due strutture diverse. La prima, edificata probabilmente nel 1267, è una torre romanica con merlatura guelfa. La seconda è costituita da due tamburi ottagonali (ghirlanda) collocati alla sommità della torre. Si ipotizza che la costruzione sia stata terminata nel 1305. La palla e la croce poste alla sommità della cupola risalgono al XVII secolo. Suggestiva è la salita del Torrazzo dalla cui sommità si gode uno stupendo panorama della città e del fiume Po. La cella campanaria racchiude 7 campane fuse nel 1744. Ognuna è dedicata ad un santo, compreso il protettore della città, S. Omobono. I loro suoni formano un concerto in la bemolle. L'orologio astronomico del campanile viene installato nel 1583 da Francesco Divizioli in sostituzione di uno più antico e a seguito della Riforma Gregoriana del calendario. Il meccanismo perfettamente funzionante è quello originale, mentre il quadrante è stato più volte ridipinto. La versione attuale risale al 1970.  Il quadrante è contornato da una cornice in rame sbalzato, larga 80 cm, Il diametro dell'orologio è di 8,44 m. E' stato eseguito su progetto e calcoli da A. Leani, seguendo il bozzetto in scala 1:10 e cartoni al naturale dal pittore Mario Busini e dallo scultore Piero Ferraroni coadiuvato dal fratello Vincenzo. Le lancette indicano le ore, le fasi lunari, i mesi, le costellazioni e i segni zodiacali. La quarta lancetta compie un giro completo ogni 18 anni e 3 mesi e, quando si sovrappone a quelle del sole e della luna significa che è in atto un eclissi.