
Il primo cittadino di Pandino Piergiacomo Bonaventi
Recuperare l’evasione fiscale, che alle casse municipali costa migliaia di euro ogni anno visto che un contribuente su quattro non paga Imu, Tari e multe stradali. Ed è per cercare di far entrare almeno una parte di quel che dovrebbe arrivare nelle casse comunali che il Consiglio comunale, nella riunione di martedì sera, ha votato all’unanimità l’affidamento del servizio di riscossione coattiva a una ditta specializzata.
Dell’intenzione di cominciare a dare la caccia seriamente agli evasori aveva già accennato in una precedente riunione consiliare l’assessore al Bilancio Francesco Vanazzi.
"Da un paio d’anni – spiega il sindaco, Piergiacomo Bonaventi – avremmo voluto partire con questo genere d’incarico ma non avevamo le risorse disponibili. Adesso abbiamo trovato i soldi necessari: confidiamo che saranno ben spesi e che rientreranno moltiplicati grazie agli evasori che saranno costretti da questa azienda a saldare i conti arretrati con il Comune. Chiaramente sarà un primo anno sperimentale, poi valuteremo il lavoro svolto e i frutti che ne conseguiranno. Se i risultati si vedranno, continueremo su questa strada".
Rispondendo a una domanda del capogruppo della minoranza ed ex candidato sindaco Luigi Galimberti di Uniamo Pandino, Bonaventi ha anche spiegato perché il servizio verrà affidato a una ditta e non più all’Agenzia delle Entrate: "Abbiamo provato sulla nostra pelle la poca incisività delle Entrate, che non riescono a portare a casa risultati apprezzabili. Per questo motivo abbiamo optato per l’affidamento a una ditta specializzata. Vediamo cosa si riesce a recuperare".
Ogni anno tra Imu, Tari e multe stradali il Comune dovrebbe incassare intorno ai sei milioni ma 1 milione e mezzo non viene riscosso.