Nel Cremonese è caccia ai resti del meteorite: “Se lo trovate consegnatelo alle autorità”

I resti del bolide che ha attraversato i cieli del nord Italia nella notte del 24 maggio potrebbero essere nel territorio di Sospiro

Il territorio di Sospiro (Cremona) dove verranno cercati i resti della meteora. Accanto, il bolide inquadrato dalle camere di Prisma nella notte del 24 maggio

Il territorio di Sospiro (Cremona) dove verranno cercati i resti della meteora. Accanto, il bolide inquadrato dalle camere di Prisma nella notte del 24 maggio

Cremona – Nel Cremonese è caccia ai frammenti della meteora che la notte di mercoledì 24 maggio, poco dopo la mezzanotte, ha attraversato i cieli del nord Italia, venendo avvistata dalla Toscana al Piemonte fino al Veneto.

Ricerche a Sospiro

Le analisi condotte da Prisma (Prima Rete Italiana per lo Studio delle Meteore e dell'Atmosfera) dell'Istituto Nazionale di Astrofisica indicano infatti che i resti del meteorite potrebbero essere finiti in particolare nel territorio del comune di Sospiro, nella provincia est di Cremona.

La scia luminosa

Il condizionale è d’obbligo visto che la meteora è stata avvistata con una grande scia luminosa in direzione sud-nord a 75 chilometri di quota, quando aveva una velocità di 15,8 chilometri al secondo (circa 54mila chilometri orari) ed è scomparsa dopo circa 6 secondi 50 chilometri più in basso, a una quota di circa 25 chilometri.

Lungo il Po

"Nel caso in cui qualche frammento abbia raggiunto il suolo - spiegano gli esperti - la parte più consistente potrebbe essere caduta nel Comune di Sospiro, mentre altri frammenti più piccoli potrebbero essere disseminati lungo il Po, nel territorio dei Comuni di San Daniele Po e di Pieve d'Olmi".

Squadre di ricerca

Nelle prossime ore gli esperti di Prisma raffineranno i calcoli e cercheranno di circoscrivere l'area interessata dalla possibile caduta, generalmente un'ellissi estesa per qualche chilometro lungo i due assi principali. Nel caso in cui i calcoli rafforzassero l'ipotesi di una caduta al suolo, verranno organizzate in loco squadre di ricerca aperte anche a volontari che verranno appositamente formati e che potranno affiancare gli esperti nella "caccia al meteorite di mezzanotte”.

Qualche etto

Il sasso cosmico, che mercoledì era stato avvistato da 11 camere della rete Prisma, "potrebbe regalarci una bella sorpresa”, sottolineano gli esperti. L’ipotesi è che al suolo possa esserci un resto di meteorite del peso variabile da alcune decine di grammi a qualche etto. In intervistato da Cremonaoggi, Marco Morelli, direttore del Museo Italiano Scienze Planetarie, raccomanda a chi dovesse trovare i resti del meteorite di consegnarlo alle autorità: “Se sono caduti da poco tempo, non sono contaminati e possono offrire informazioni molto preziose agli studiosi, anche relative alla nascita e allo sviluppo della vota sul nostro pianeta, perché alcune contengono mattoni fondamentali della vita, molecole importanti per lo sviluppo della vita. È importante studiarle prima che vengano contaminate dagli agenti ambientali della terra perché serve a dare un contributo alla conoscenza della nostra storia e della storia del nostro pianeta”. 

Il terzo in Italia

Il suo eventuale ritrovamento potrebbe diventare il terzo in Italia nel giro di pochi anni, dopo quello del meteorite Cavezzo, avvenuto nel gennaio 2020, e quello del meteorite Matera, informalmente chiamato “meteorite di San Valentino” perché caduto la sera dello scorso 14 febbraio.