Manager di Soncino ucciso in Turchia: "Ora diteci la verità"

Lega e Cinque Stelle non mollano sul caso di Alessandro Fiori. Ancora non sono arrivati i risultati dell'autopsia,e seguita il 30 marzo

L’ultima immagine di Fiori su un bus in Turchia

L’ultima immagine di Fiori su un bus in Turchia

Soncino (Cremona), 5 febbraio 2019 - Lega e Cinque stelle sul caso Fiori non mollano. La scorsa settimana, sia pur nella concitazione del caso Venezuela, l’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca è riuscito a far pervenire un messaggio al presidente del parlamento europeo Antonio Tajani, ricordandogli il caso di Alessandro Fiori, il 33enne manager di Soncino scomparso a Istanbul il 12 marzo e trovato ammazzato il 28 marzo nella città turca.

Il presidente Tajani ha risposto con una lettera nella quale rassicura l’europarlamentare in merito al fatto che il caso non è dimenticato ma è all’attenzione del parlamento europeo che segue gli sviluppi della situazione. Che non ci sono perché sono ormai oltre due mesi che il terzo magistrato si è insediato nella procura di Istanbul, ha chiesto i risultati dell’autopsia, eseguita il 30 marzo, senza però ottenerli.

Il che significa che c’è qualcosa che non va per il verso giusto perché non si ricorda autopsia i cui risultati latitano per oltre dieci mesi, a fronte di un periodo di lavoro concesso ai periti di 60 giorni. Anche a Roma c’è qualcuno che tiene d’occhio il caso. Si tratta del parlamentare grillino Cristian Romaniello, pavese, investito del problema dal consigliere regionale cremasco Marco degli Angeli.

Il parlamentare, dopo aver depositato una interrogazione scritta sul caso, l’autunno scorso, si è dichiarato non soddisfatto della risposta ottenuta, in quanto ritiene che il caso si stia avviando verso l’insabbiamento da parte della procura turca. Non ci sono notizie certe a quasi un anno dal caso e il cambio di tre magistrati senza che si sia arrivati a un capo d’imputazione definitivo fa pensare che la Turchia non abbia intenzione di procedere per omicidio.

A questo punto Romaniello si è rifatto vivo con la Farnesina, chiedendo più informazioni su quanto successo e di essere più pressanti nei confronti della procura di Istanbul per costringerli a prendere una posizione definitiva che possa dare credibilità alle indagini. A questo proposito non è escluso che nei prossimi giorni Romaniello chieda l’audizione del console italiano a Istanbul, Elena Sgarbi, già investita del problema dal parlamentare Angelo Ciocca e che anche la Lega, nel governo con il M5S, si faccia carico della richiesta.