Manager di Soncino ucciso in Turchia, c'è un nuovo magistrato

Il padre di Alessandro Fiori spera in una svolta e mostra ottimismo

Marco degli Angeli (al centro) chiede giustizia

Marco degli Angeli (al centro) chiede giustizia

Soncino (Cremona), 8 dicembre 2018 -  C’è il nuovo magistrato. La notizia rimbalza da Istanbul a Soncino, dove viene riferita dal padre di Alessandro Fiori, Eligio, che mostra un timido ottimismo. «Se non cambiano anche lui in tempi brevi – sottolinea Fiori – forse possiamo cominciare a ragionare. Il mio avvocato turco ha avvertito il consolato italiano dell’importante novità e adesso, insieme con i diplomatici e i parlamentari che si stanno interessando del caso, faranno pressione perché il caso venga aperto».

La prima mossa che l’avvocato sta chiedendo che venga eseguita è quella di acquisire ufficialmente l’autopsia, depositata lo scorso 30 maggio, ma rimasta in sospeso a causa delle domande del magistrato (poi sostituito) che aveva posto ai periti. Il valzer dei magistrati ha nuociuto sull’indagine, rimasta ferma. Il primo giudice è arrivato fino ad agosto; il secondo è stato sostituito a metà ottobre e il terzo è arrivato a dicembre.

«Ho saputo dal consolato questa novità – afferma l’europarlamentare leghista Angelo Ciocca – e ho chiesto che non si perda d’occhio il caso. Ritengo che la lungaggine nel deposito dell’autopsia sia da attribuire alla mancanza del magistrato, in quanto probabilmente i periti posso avere bisogni di confrontarsi con lui prima di chiudere il loro lavoro. Resta il fatto che noi siamo presenti e che già dalla prossima settimana faremo pressing sulla procura turca perché tutto cominci ad andare nella giusta direzione».E la giusta direzione è quella di vedere finalmente i risultati ufficiali dell’autopsia, dove si parla espressamente di morte a causa di un colpo in testa, si esclude l’annegamento e si mette in risalto che il cadavere di Alessandro Fiori presenta un foro all’altezza dell’inguine, di cui si ignora la causa.

La prossima mossa, qualora il tutto venga confermato, sarà controllare che si apra un fascicolo per omicidio nei confronti di ignoti e si parta con un’indagine seria che possa far luce sulla morte del manager soncinese di 33 anni, partito per la Turchia il 12 marzo per incontrare un’amica e sparito nel nulla dal giorno successivo, fino al suo ritrovamento cadavere nel Bosforo davanti a Istanbul il 28 marzo, con il cranio sfondato da un colpo presumibilmente di una sbarra metallica. Infine, a Roma il caso è nelle mani della procura e il deputato grillino Romaniello, di Pavia, si sta interessando presso il ministro perché nulla venga lasciato perdere.