
Si è laureato in Valorizzazione dei beni culturali con una tesi sulla chiesa di Crema
Lorenzo Guidetti, 28 anni, residente a Ombriano, ha di recente conseguito la laurea magistrale in Storia e valorizzazione dei beni culturali all’Università di Pavia (Dipartimento di Musicologia e Beni culturali di Cremona) con la tesi “Indagini su Villa Marazzi di Palazzo Pignano“, dopo che, per la triennale, aveva discusso una ricerca su “La chiesa di San Rocco di Crema: indagini sulla storia e sulla dispersione del suo patrimonio artistico“.
Lorenzo, affetto dalla sindrome di Asperger, è stato tra i primi quattro o cinque bambini a frequentare il Polo di Neuropsichiatria infantile e adolescenziale Il Tubero e l’Anffas della presidente Daniela Martinenghi (nella foto).
"Ho l’attitudine alla sistematicità e alla catalogazione – dice – e un’attenzione spiccata al particolare. Ho i miei tempi, ho difficoltà a operare scelte rapide, ma una buona autonomia personale". Lorenzo, che ha trattato la sindrome di Asperger nella sua tesina di maturità al liceo, è molto consapevole di sé: "Ho il mio modo di essere, esprimermi e di parlare. Io vedo, sento e percepisco in modo diverso. La percezione di avere un modo diverso di mettermi in contatto col mondo esterno è cresciuta insieme a me. Ho una buona memoria: raccolgo e scrivo tanto".
L’università, racconta, è stata "un’esperienza che mi ha appassionato, non senza difficoltà. Inizialmente ho faticato a memorizzare quanto spiegavano i docenti. A Cremona l’università non è dispersiva e c’è un rapporto con i docenti più diretto: questo ha permesso di esprimermi e di socializzare con meno preoccupazioni. Lo studio e l’università mi hanno aiutato a superare tante difficoltà, compreso il mio modo di percepire il mondo".
Obiettivi dopo la laurea? "Lo studio mi ha assorbito molto, togliendomi vita sociale. D’altronde la pressione per gli esami era tanta. Sarebbe bello recuperare un po’ di tempo per riprendere contatti e instaurare buoni rapporti con amici che hanno interessi comuni ai miei". Quanto al futuro, "mi piacerebbe lavorare a Crema con persone che apprezzano il nostro patrimonio culturale e artistico, in museo o in biblioteca o nell’ambito della ricerca culturale".
Pier Giorgio Ruggeri