Enrico Camanzi
Cronaca

Giovanni Sgroi: chi è il medico e sindaco di Rivolta d’Adda arrestato per abusi sessuali su quattro pazienti

Apprezzato medico chirurgo, è stato a lungo primario in ospedale a Treviglio. Nel 2021 la candidatura a primo cittadino per una civica di centrodestra. Nel 2022 il suo nome comparve nelle carte di un’inchiesta anti-ndrangheta, per presunte (e sempre negate) richieste di sostegno elettorale a un boss

Giovanni Sgroi, medico e sindaco di Rivolta d'Adda, arrestato con l'accusa di violenza sessuale

Giovanni Sgroi, medico e sindaco di Rivolta d'Adda, arrestato con l'accusa di violenza sessuale

Rivolta d’Adda, 23 maggio 2025 – Dottor Jekyll e Mister Hyde. Giovanni Sgroi, apprezzato medico-chirurgo – è stato primario del reparto dedicato all’ospedale di Treviglio – e sindaco di Rivolta d’Adda, eletto con una civica di centrodestra, finisce ancora nell’occhio del ciclone. Stavolta per motivi molto più gravi, essendo stato arrestato (ai domiciliari) con l’accusa di aver abusato di quattro pazienti, curate nella struttura sanitaria di Pozzuolo Martesana dove esercita privatamente. 

Ma due anni e mezzo fa, a fine 2022, il suo nome era già comparso – non indagato – nelle carte di un’inchiesta anti ‘ndrangheta che aveva portato all’arresto di dieci persone, fra Milano e hinterland. Sgroi, in quell’occasione, veniva citato da uno degli indagati per alcune presunte richieste di sostegno alla sua candidatura a sindaco di Rivolta nel 2021. Vanterie? Millanterie? Chissà. Di certo l’autore di quelle dichiarazioni è stato condannato anche in Appello, perché ritenuto boss della locale di Pioltello. Così come è altrettanto certo che Sgroi negò con decisione di aver mai avuto a che fare con lui, definendosi “angosciato” per l’accostamento con la malavita operato da una persona che il primo cittadino di Rivolta definì “millantatore”.

Il profilo

Giovanni Sgroi è nato a Messina nel 1955. Nel 1973 ottiene la maturità scientifica, con il massimo dei voti (come tiene a sottolineare nel curriculum). Successivamente si laurea a Messina, facoltà di Medicina e Chirurgia, con lode nel 1979.

Si trasferisce poi a Milano, dove accumula una serie di specializzazioni. Nel 1984 in Chirurgia generale e d’urgenza, nel 1992 in Chirurgia dell’apparato digerente, nel 2001 in Chirurgia vascolare. Nel 2002 si diploma al corso di formazione come dirigente di struttura complessa.

Fino a qui il curriculum di studi. Numerose anche le voci al capitolo esperienze professionali. Lavora al San Paolo. Poi, nel 2005, viene promosso a primario di Chirurgia generale all’ospedale di Alzano Lombardo (Bergamo). Si trasferisce nel 2011 a Treviglio, dove diventa primario di Chirurgia generale e oncologica. Rimane nel centro della Bassa Bergamasca fino al termine del 2019, quando va in pensione. Dal 2020 lavora come chirurgo libero professionista, anche all’interno di una struttura di Pozzuolo Martesana, là dove sarebbero avvenuti gli abusi.

La fama

A Treviglio Sgroi si fa apprezzare anche “in diretta tv”, quando con la sua équipe opera in diretta streaming in occasione di un congresso mondiale di chirurgia dell’apparato digerente, di fronte a una platea composta da luminari del settore. L’intervento – perfettamente riuscito – viene effettuato su un paziente sessantenne, al quale viene rimosso il colon destro.

Sgroi, per altro, è membro di alcune fra le più importanti società scientifiche e chirurgiche italiane ed europee, oltre ad aver pubblicato una serie di articoli su riviste internazionali. 

La politica

È degli ultimi anni, invece, la scoperta della passione politica. Nel 2021 Sgroi si candida a sindaco di Rivolta d’Adda, alla testa di una civica di centrodestra, battezzata Rivolta dinamica. Sfida Elisabetta Nava, vice dell’uscente Fabio Calvi (anche lui medico) e – seppure inizialmente sfavorito – la batte sonoramente, con un distacco di dieci punti percentuali. A suo sostegno si schiera tutto il centrodestra lombardo. L’assessore regionale leghista Fabio Rolfi partecipa a una sua cena elettorale, benedicendone l’impegno per la filiera zootecnica.

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La vittoria alle amministrative gli spalanca le porte della corsa in Europa. Sgroi si candida per “Libertà”, la lista – meglio sarebbe dire il cartello di liste – che fa riferimento a Cateno De Luca, sindaco di Messina, la città in cui Sgroi è nato. Raccoglie 586 preferenze nella circoscrizione Nord-Ovest. Non abbastanza per essere eletto a Strasburgo.

L’inchiesta

Polizia in azione a Milano, intercettazioni
Polizia in azione a Milano, intercettazioni

Nel 2022 un’ombra viene gettata sull’attività politica. Il suo nome compare nelle carte di un’inchiesta della Dda di Milano, che decapita la locale della ‘ndrangheta di Pioltello. Cosimo Maiolo, considerato il boss del gruppo (verrà condannato in appello a 17 anni e 4 mesi), parla di Sgroi al telefono con un amico. 

Il gip, nell’ordinanza per i dieci arresti, scrive che Maiolo si sarebbe "vantato di aver conosciuto Sgroi attraverso" un amico "aggiungendo altresì” che il candidato sindaco nel comune del Cremonese si sarebbe "recato più volte a casa sua per chiedere sostegno alla sua campagna elettorale. In tono scherzoso ha aggiunto di aver chiesto a Sgroi cosa avrebbe fatto in caso di vittoria alle elezioni" e questi gli avrebbe "ironicamente" risposto che gli "avrebbe affidato (...) l'incarico di recupero crediti per conto del Comune, dimostrando quindi di conoscere perfettamente i trascorsi criminali" del presunto boss.

Maiolo, il 4 ottobre 2021, parlando al telefono con Luca Del Monaco, il suo presunto braccio destro, gli ha raccontato che "Sgroi, mi è venuto a trovare tre quattro volte..." e l'altro ha replicato "vuoi sapere il motivo perché?". E Maiolo ridendo " 'oh dico 'ma se sali qua che fai? e che faccio...a te ti metto al recupero crediti".

Ricostruzioni che Sgroi – mai indagato nel procedimento della Dda – ha sempre respinto. “Non nego che possa esserci stato un seppur minimo contatto con Maiolo – sostenne il medico, sentito dal quotidiano La Provincia di Cremona – In campagna elettorale ho visto e conosciuto moltissima gente e non è da escludere che in un’occasione ci siamo incrociati. Ma niente di più. Ben diverso è sostenere che io sia andato più e più volte a casa sua, come ha dichiarato lui”. 

Da allora Sgroi uscì dalle pagine della cronaca nera. Fino a oggi, quando è stato arrestato con l'accusa di aver abusato sessualmente di quattro pazienti.