Spettacolo pirotecnico sì, ma soft. È la decisione del sindaco Alex Severgnini che, dopo un confronto con la Pro loco di Capergnanica e Passarera e di alcuni proprietari di animali, ha deciso che lo spettacolo pirotecnico della sagra di San Martino, in programma in questo weekend con gran finale domani, sarà fatto con fuochi a basso impatto acustico. "I fuochi d’artificio silenziosi non risultano completamente muti – ha detto il sindaco – ma il loro impatto sonoro risulta estremamente inferiore rispetto a quelli tradizionali. Il ricorso a fuochi non esplosivi, inoltre, consentirà di garantire la sicurezza e tranquillità degli animali d’affezione, i cui proprietari da tempo sollecitavano un intervento volto a garantire la sicurezza di cani e gatti, oltre alla tutela della fauna selvatica e delle persone più vulnerabili e fragili". Una soluzione, quindi, non solo per il benessere degli animali ma anche per le persone più vulnerabili, "che da un lato non impone rinunce a chi vuole assistere a uno spettacolo di questo genere e dall’altro tiene conto delle diverse sensibilità sul tema": in questo modo Severgnini ha risposto sui canali social a chi ha obiettato a questa decisione, considerandola una limitazione restrittiva.
Il sindaco di Capergnanica non è il primo a prendere provvedimenti su questo tema. Nel 2015 l’amministrazione comunale di Casaletto Vaprio aveva fatto un’ordinanza contro i botti di Capodanno ripetuta poi a Trescore Cremasco nel 2016, 2018 e 2019 sia per Capodanno che in occasione della festa di Halloween. Nel 2022 il comune di Spino d’Adda aveva emanato un appello ufficiale a non sparare i botti, iniziativa ripresa poi in altri comuni.
Ci aveva provato anche Crema, sotto la guida della sindaca Stefania Bonaldi, con una disposizione contro botti e fuochi d’artificio, ma non era poi andata in porto per l’opposizione avanzata e accolta al Tar di Brescia. Infine a Castelleone da qualche anno sono stati vietati i botti, tranne che nell’arco di tempo tra la mezzanotte e la mezzanotte e mezza. Bisogna anche ricordare che botti e fuochi d’artificio inquinano e che ormai da trent’anni esistono in commercio materiali che rispettano l’ambiente e fanno lo stesso servizio.