P.G.R.
Cronaca

Forno crematorio a Rivolta d’Adda: salta il progetto. La Regione ha detto no

Deciso per il potenziamento dell’impianto esistente di Bergamo e la costruzione di uno nuovo a Desio

Forno crematorio a Bergamo

Rivolta d’Adda (Cremona) – Niente forno crematorio a Rivolta d’Adda. Al termine della relativa istruttoria, Regione Lombardia ha deciso per il potenziamento dell’impianto esistente di Bergamo (foto) , con la realizzazione di una linea aggiuntiva per 1200 cremazioni all’anno e per la costruzione di un nuovo impianto a Desio, formato da due linee per 2400 cremazioni all’anno. Stop.

Le manifestazioni d’interesse alla realizzazione di forni crematori o al potenziamento degli impianti esistenti presentate al Pirellone sono state sedici, fra cui quella di Rivolta d’Adda, inviata a Milano nel marzo scorso. Di queste sedici solo tre sono state dichiarate ammissibili e due, per l’appunto Bergamo e Desio, sono state giudicate realizzabili, visto l’attuale fabbisogno. Nella manifestazione d’interesse in questione il Comune di Rivolta era capofila di un protocollo d’intesa formato da trentotto Comuni dell’area omogenea del cremasco.

Ma la decisione dell’amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Giovanni Sgroi aveva dato adito a non poche polemiche anche fra le forze politiche locali. Era stata anche avviata una raccolta-firme per il no all’impianto ed erano state raccolte più di ottocento sottoscrizioni in questi mesi.