PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Uccise la moglie in albergo. Per Alessandro Zenucchi cambia l’accusa: “Fu omicidio del consenziente”

Cremona, all’uomo non è più contestata la volontarietà per la morte di Rossella Cominotti. Da subito aveva raccontato che lui e la donna avevano deciso di togliersi la vita insieme

Rossella Cominotti e il marito Alfredo Zenucchi

Rossella Cominotti e il marito Alfredo Zenucchi

Olmeneta (Cremona) – Cambia il capo d’imputazione e probabilmente il rito del processo. Alessandro Zenucchi, 57 anni, non è più imputato di omicidio volontario nei confronti della moglie Rossella Cominotti, 53 anni, uccisa il primo dicembre in una camera d’albergo in Liguria, all’Antica Locanda Luigina, a Mattarana, ma di omicidio del consenziente.

"È un’accusa del tutto diversa – precisa Alberto Rimmaudo, avvocato di Zenucchi, che fin dalla prima ora aveva sostenuto questa tesi –. Il mio assistito ha sempre detto la verità e cioè che lui e sua moglie avevano deciso di farla finita insieme, dopo la delusione dell’edicola acquistata a Bonemerse. Ma dopo aver ucciso Rossella, lui aveva tentato di farla finita tagliandosi le vene, senza però riuscire a morire".

Dal punto di vista processuale, cambia molto. "Per omicidio volontario la pena prevede anche l’ergastolo, mentre per questo capo d’imputazione si va da sei a 15 anni – prosegue Rimmaudo –. Il giudice ha stabilito la data: si andrà in corte d’Assise il 9 settembre a La Spezia. Per il momento è stato scelto il rito ordinario, ma io e il collega della controparte ci stiamo accordando per chiedere di celebrare il processo con il rito abbreviato o il patteggiamento". Il che significa che il processo potrebbe farsi prima dell’estate e con un ulteriore sconto di pena di un terzo.

Quanto a Zenucchi, "direi che sta meglio – aggiunge l’avvocato –. È nel carcere di la Spezia e da qualche settimana ha cominciato a lavorare. Da tempo è stato tolto dall’isolamento e messo in cella con altri detenuti. Non è più guardato a vista". 

Il viaggio in Liguria della coppia era fatto apposta per andare a morire. I due coniugi avevano pensato prima di uccidersi con il gas di scarico dell’auto, ma poi hanno ripiegato su un delitto duplice e simultaneo. Il primo tentativo non aveva funzionato. Il secondo, invece, ha avuto come epilogo la morte di lei. Poi lui non ce l’ha fatta. Ha preso l’auto per andare a trovare un posto giusto dove andare a schiantarsi. Ma ha avuto anche in questo caso paura e ha preferito vivere.