
"Il mio assistito ha risposto a tutte le domande che il gip Elisa Mombelli gli ha posto. Alla fine ho...
"Il mio assistito ha risposto a tutte le domande che il gip Elisa Mombelli gli ha posto. Alla fine ho presentato una richiesta di attenuazione della misura carceraria". Questo ha riferito l’avvocata Simona Pellegrini che difende l’unico maggiorenne (ha 19 anni), del gruppo accusato di lesioni gravissime nei confronti di un barista di 37 anni, picchiato dal branco la notte del 23 febbraio scorso in piazza Roma a Cremona e che in quell’assalto ha rischiato di perdere un occhio. L’interrogatorio del maggiorenne ha attraversato momenti di difficoltà in quanto il collegamento dal tribunale con il carcere di Cremona ha fatto le bizze. Poi tutto è stato sistemato e il Gip Elisa Mombelli ha potuto interrogare il detenuto. Il giudice avrebbe chiesto al 19enne chi ha colpito il barista con la bottiglia di vetro perché pare che martedì nell’interrogatorio a Brescia i tre minori accusati del pestaggio un nome sia stato fatto. È stata ribadita la tesi che tutto sarebbe nato da uno scontro tra questo gruppo di ragazzi (cinque, dei quali quattro in carcere e uno denunciato a piede libero) e altri sette dei quali non si conoscono le generalità. Il barista aveva redarguito questi cinque ed era stato pesantemente picchiato, ma sembra non da tutto il branco, ma solo da qualcuno. Al termine del confronto l’avvocata Pellegrini ha chiesto di attenuare la misura del carcere per il suo assistito, come hanno fatto gli avvocati Luigi Lupinacci, Andrea Brambilla e Consuelo Beber per i loro tre minori assistiti. La risposta del giudice dovrebbe arrivare domani, dopo che il Gip si sarà confrontato con il pubblico ministero. Continua intanto la raccolta fondi su Gofundme da destinare al barista. Dopo otto giorni sono stati raccolti 39mila euro da 940 donatori.P.G.R.