
Rinunciare agli aumenti previsti dalla legge di bilancio per sindaco, assessori e consiglieri comunali. Questo chiedeva una mozione presentata giovedì sera in Consiglio comunale dalla minoranza guidata da Giancarlo Bissolotti. Una mozione che però non è stata approvata, in quanto quei fondi non potrebbero rientrare nel bilancio comunale. Gli aumenti previsti dalla legge di Bilancio 2022, legati percentualmente all’indennità dei presidenti di Regione e ai residenti, prevedono un incremento consistente per sindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale.
"Non si chiede che si rinunci all’indennità, ma agli aumenti, ovvero che la differenza non venga corrisposta, ma vada ad esempio in un fondo di solidarietà per famiglie bisognose" aveva spiegato Bissolotti. "Ad oggi – ha risposto in Aula il sindaco Luca Moggi – lo Stato ha stanziato delle somme, ma vincolandole al solo scopo per cui il Decreto Ministeriale è passato in Parlamento. Quindi se l’amministratore rinuncia, lo Stato non versa un euro al comune, ma rimangono “in pancia“ a Roma. Per questo tecnicamente non si può sostenere la proposta di Bissolotti di istituire una commissione che amministri a parte un fondo che non potrebbe mai arrivare". Lo stesso primo cittadino come premessa ha sottolineato che tutta la Giunta anche nel 2022 ha un’indennità al 50%, poichè nessuno ha rinunciato alla propria professione. "La nostra riflessione, in ultima analisi, è stata questa: se non possiamo trarne beneficio diretto, possiamo valutare poi un contributo volontario ad hoc per attività, investimenti o servizi" chiosa Moggi. Daniele Rescaglio