ROBERTA RAMPINI
Cosa Fare

Ecco tutte le donne che hanno fatto la storia di Villa Arconati: una visita speciale per conoscerle e celebrarle

In occasione della Festa della Donna il 7 marzo un tour guidato svelerà il ruolo che Anna De Capitaneis piuttosto che Luisa Busca hanno avuto nel rendere grande la “villa di delizia" alle porte di Milano

La raffigurazione dell'Aurora all'interno della Sala di Fetonte, la sala più spettacolare e impressionante di Villa Arconati

La raffigurazione dell'Aurora all'interno della Sala di Fetonte, la sala più spettacolare e impressionante di Villa Arconati

Bollate (Milano), 5 marzo 2025 – Una visita guidata speciale venerdì 7 marzo a Villa Arconati di Bollate in occasione della Festa della donna. Le guide accompagneranno il pubblico alla scoperta delle donne che hanno segnato la storia della Villa e delle figure femminili che impreziosiscono il maestoso palazzo e il giardino monumentale. Sarà un viaggio tutto al femminile nel mondo dell’arte e nella vita delle nobildonne del passato.  

Le donne di Villa Arconati

"L’arte in Villa Arconati è impreziosita da molte figure femminili della mitologia e della natura: le ritroviamo nei dipinti interni e nelle statue del giardino monumentale. Molte donne, in carne ed ossa, sono state essenziali per Villa Arconati, ma troppo spesso la loro storia si è persa nelle nebbie del tempo - spiega Fondazione Augusto Rancilio - Di Villa Arconati si conoscono alcuni tra i proprietari più illustri, primo fra tutti il conte Galeazzo Arconati, il 'padre' della Villa, che ha fondato questa villa di delizia dall’aspetto grandioso e maestoso. Pochi sanno, però, che è stato grazie alla dote di sua moglie, Anna De Capitaneis De Arconate, che è stato acquistato il Castellazzo. Pochi sanno che per dimostrare la sua gratitudine verso la consorte, Galeazzo lasciò in eredità la proprietà alla figlia Maria, invece che al nipote Luigi Maria, nonché marito della figlia". 

La dama più longeva

Il ruolo delle donne per le sorti di Villa Arconati e del borgo di Castellazzo è stato determinante tra la seconda metà dell’Ottocento e il Novecento: Luisa Busca, pronipote del marchese Antonio, che aveva adottato lei e le sue cinque sorelline rimaste orfane in giovane età, ereditò il Castellazzo nel 1870 e fu la dama più “longeva” del Castellazzo, mantenendo la proprietà per ben 58 anni. Luisa, sposa del conte Pietro Sormani, partorì tutti i suoi figli a Castellazzo, e nel 1928 dopo alcuni problemi di salute, decise di venire proprio nella sua Castellazzo a passare i suoi ultimi giorni di vita. La contessa Luisa trasmise questo suo amore per la Villa anche alla sua secondogenita Giustina, sposa del marchese Vitaliano Crivelli, e che a sua volta fu trasmesso alla secondogenita di quest’ultima, Beatrice Crivelli Binelli, l’ultima proprietaria del Castellazzo, che qui visse fino al 1994.  

La visita guidata 

La storia dimostra che le donne di Villa Arconati sono state figure indispensabili per questo luogo, difendendolo difeso e sostenendolo anche (e soprattutto) nei momenti più difficili, come le due guerre mondiali. Troppo spesso dimenticate, le donne saranno le protagonista della visita guidata del 7 marzo alle ore 15. Durata circa 75 minuti. € 13,00 a persona. Tariffa speciale: € 10,00 per tutte le donne Posti limitati si consiglia la prenotazione sul sito www.villaarconati-far.it