Verso il dissequestro del velodromo: "Finalmente riapriremo l’impianto"

Ultimi passi burocratici del Comune di Montichiari con la Prefettura

Il velodromo di Montichiari, sottoposto a sequestro nel luglio 2018 a causa di problemi di sicurezza, si avvicina finalmente al dissequestro. Il sindaco di Montichiari, Marco Togni, ha annunciato i passi compiuti per ottenere un risultato a lunfo atteso. "Abbiamo depositato presso i vigili del fuoco la scia per il certificato antincendio e inviato alla Prefettura di Brescia la richiesta di convocazione della Commissione di vigilanza e spettacolo per ottenere la nuova agibilità della struttura – spiega il primo cittadino – i tempi dovrebbero essere brevi. Finalmente Montichiari riavrà una delle sue più prestigiose strutture sportive, destinata a diventare punto di riferimento non solo locale".

La gestione del velodromo sarà affidata alla Federazione ciclistica. Nel corso degli anni, il Comune ha effettuato diversi interventi per adeguare il velodromo alle norme di sicurezza. Tra questi interventi rientrano l’implementazione di un nuovo sistema di rilevamento incendi sotto la cupola del tetto, il miglioramento sismico della struttura e l’installazione di nuove balaustre a bordo pista per proteggere gli atleti. Ulteriori lavori sono previsti per il 2024, tra cui l’adeguamento della rete di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche e l’installazione di un ascensore esterno, non strettamente necessari per ottenere il Certificato di prevenzione incendi (Cpi). Attualmente, il velodromo viene utilizzato esclusivamente dalla Nazionale di ciclismo. Tuttavia, con il dissequestro imminente, si apriranno nuove opportunità per l’utilizzo della struttura.

Montichiari diventerà una sorta di casa del ciclismo a cui saranno abbinati tanti servizi e tante possibilità di prepararsi allo sport su due ruote ma non solamente. Si prevede che il dissequestro avvenga entro la primavera, consentendo così di riportare l’impianto sportivo a piena funzionalità e di beneficiare della sua presenza nella comunità ciclistica bresciana e italiana.

Milla Prandelli