REDAZIONE COMO

Il Canton Ticino non fa marcia indietro: i valichi con la Svizzera restano chiusi

Tensione Italia-Svizzera sulla decisione del Canton Ticino. Le autorità elvetiche: "Non c'è motivo per interrompere il provvedimento"

Il valico di Pedrinate

Ronago (Como), 6 aprile 2017 - Non è servito il sostegno della Farnesina alle proteste dei sindaci di Ronago e Colverde per far cambiare idea al Canton Ticino che ha confermato la volontà di chiudere i valichi di Pedrinate e Novazzano durante la notte per limitare le incursioni di ladri e malintenzionati provenienti dall’Italia. L’altro giorno infatti a Roma l’ambasciatore svizzero Giancarlo Kessler era stato convocato al Ministero degli Esteri per riferire sulla decisione Svizzera di chiudere unilateralmente i propri confini, in barba al trattato di Schengen. A stretto giro di posta ha replicato il portavoce del Dipartimento federale delle finanze elvetico, Roland Meier, che ha difeso il provvedimento. «Non c’è alcun motivo per interrompere questo provvedimento – ha spiegato - Le autorità italiane ne sono state informate già nel marzo 2016.

L’informazione è stata trasmessa dal ministro degli affari esteri svizzero Didier Burkhalter all’allora suo omologo Paolo Gentiloni, oggi primo ministro italiano. Si tratta di una misura temporanea e sperimentale, che andrà presto rivista nel quadro di un ulteriore miglioramento della collaborazione fra forze di sicurezza, alla luce dell’accordo vigente fra le polizie dei due Paesi». Una questione che rischia di minare i rapporti tra Lombardia e Ticino.

«Questo non è l’unico provvedimento preso in maniera unilaterale da parte della Confederazione – spiega il consigliere regionale Luca Gaffuri - Le decisioni non prese in maniera condivisa, ma unilateralmente e senza alcun tipo di concertazione, non aiutano a cogliere questi obiettivi. Oggi, invece, con questa mozione diamo un segnale forte, anche perché si parla già della chiusura di altri valichi. La Lega Nord è genuflessa alla Lega dei Ticinesi, quindi non stupisce più di tanto il suo atteggiamento: piuttosto che stare al fianco dei venti sindaci dei Comuni di confine, che hanno manifestato sabato sera contro la chiusura dei valichi, il Carroccio applaude alla decisione svizzera».