PAOLA PIOPPI
Cronaca

Un tetto ai senza dimora “Piano freddo” in città: seicento volontari in campo

Como, in prima fila la rete Vicini di strada, il municipio e l’Azienda sociale comasca. Appello a tutta la cittadinanza per la racconta fondi a beneficio di chi ha bisogno

Un tetto ai senza dimora “Piano freddo” in città: seicento volontari in campo

Un senzatetto nel capoluogo

Como – Il freddo invernale e l’emergenza ospitalità per le persone senza dimora che popolano, sempre numerose, la città di Como. Anche quest’anno il capoluogo si prepara ad offrire per tutto l’inverno un luogo di accoglienza notturna alle persone che vivono per strada e non trovano riparo in altre strutture, lavorando per l’attivazione di una sessantina di posti aggiuntivi rispetto alle strutture di accoglienza già attive durante l’anno.

A breve sarà pronto il "Piano freddo", curato dalla rete Vicini di strada, che riunisce le realtà che gestiscono servizi per persone senza dimora in città, il Comune di Como e l’Azienda sociale comasca e lariana. Ma è già possibile raccogliere le risorse necessarie a garantire ospitalità, con un appello che viene rivolto a tuttala cittadinanza. "La campagna di raccolta fondi – spiegano i volontari – parte dal diritto di ogni persona di essere riconosciuta in quanto tale, nel rispetto dei bisogni fondamentali, come quello di avere un riparo dal freddo per non rischiare la vita".

Sul sito internet di Vicini di strada, si trovano le informazioni della campagna, che rimanda per la donazione alla piattaforma della Fondazione provinciale della comunità comasca, strumento già sperimentato con successo negli scorsi anni. Tra gli scopi dell’iniziativa, oltre a quello di raccogliere le indispensabili risorse per consentire di affrontare l’inverno ormai imminente, anche quello di "mantenere alta l’attenzione della cittadinanza sul tema della marginalità, condizione che accomuna un numero crescente di persone, sia italiane che straniere, e che vede la sua manifestazione più estrema nella condizione di privazione del diritto alla casa e di solitudine".

Il "Piano freddo" può contare sulla collaborazione di 600 volontari.