Un altro Santo nella Diocesi Sarà il Beato Giovanni Scalabrini

Nato a Fino Mornasco, fondò due congregazioni, di missionari e suore, votate a San Carlo

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di Roberto Canali

Un altro santo si aggiungerà presto all’elenco degli altri 14 che in duemila anni di storia sono saliti alla gloria degli altari dopo essere nati in provincia di Como. Si tratta del Beato Giovanni Battista Scalabrini, nato a Fino Mornasco l’8 luglio del 1839 e morto il 1 giugno del 1905 a Piacenza, fondatore di due congregazioni, si missionari e suore, votate a San Carlo.

A ratificare la decisione dopo il voto favorevole di cardinali e vescovi è stato direttamente Papa Francesco, nell’anno in cui ricorrono i 25 anni dalla beatificazione, avvenuta nel novembre del 1997. Al momento non è ancora nota la data della canonizzazione, il pontefice ha convocato un concistoro nelle prossime settimane per decidere, di sicuro il beato Scalabrini sarà fatto santo insieme al beato Artemide Zatti. Per il riconoscimento della santità del vescovo Scalabrini non è stato necessario un secondo miracolo. A spiegare il perché di questa decisione è VaticanNews, organo ufficiale della Santa Sede. "Un’onda di consensi per portare al grado più alto degli altari il vescovo considerato già, in cuore ovunque nel mondo, come il patrono dei migranti. È quanto accaduto dietro la decisione di Francesco di convocare un concistoro per la canonizzazione di Giovanni Battista Scalabrini, il vescovo di Piacenza che sul finire dell’Ottocento fondò le Congregazioni dei Missionari e delle Missionarie di San Carlo con la specifica missione di servire i migranti". Si tratta di una canonizzazione "con la dispensa dalla prassi del riconoscimento del secondo miracolo, come avvenuto per Papa Giovanni XXIII".

La notizia della canonizzazione giunge nel corso dell’Anno mondiale scalabriniano, che si è aperto a Como lo scorso mese di novembre. "La chiesa di Como, in comunione con la chiesa di Piacenza e le famiglie religiose degli Scalabriniani, gioisce per la decisione di Papa Francesco di annoverare il beato Giovanni Battista Scalabrini tra il numero dei santi – ha commentato la bella notizia il vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni –. Egli è vissuto nella nostra terra e ha svolto il suo ministero sacerdotale nei nostri ambienti ecclesiali, nella comunità di origine di Fino Mornasco e in particolare nella parrocchia di San Bartolomeo in Como, dove ancora si respira la sua santità e il suo zelo pastorale, ricco di umanità. Sia questa l’occasione per rinnovare la nostra fede e il nostro impegno, proprio al termine del cammino sinodale, per essere testimoni della misericordia di Dio a tutti gli uomini e le donne del nostro tempo, portando a tutti la Speranza di Dio, che mai delude e tutto rinnova". Ordinato sacerdote nel maggio 1863 Giovanni Battista Scalabrini fu docente del seminario minore della diocesi di Como e, successivamente, divenne rettore fino alla nomina a priore di San Bartolomeo in Como, dove fu parroco per cinque anni e sviluppò una particolare attenzione alla catechesi. A 36 anni divenne Vescovo di Piacenza. Maturò la sua sensibilità nei confronti degli emigranti dopo aver visto, alla stazione di Milano, migliaia di persone accalcate, in partenza, dirette in luoghi lontani dove speravano in un futuro migliore. Per assistere spiritualmente gli italiani emigrati all’estero, fondò la Congregazione dei Missionari di San Carlo e delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo. Due realtà ancora oggi presenti in una trentina di nazioni, in tutti i continenti, con circa 300 case fra religiosi e religiose.