PAOLA PIOPPI
Cronaca

Truffe on line nel Comasco, quattro denunciati

I carabinieri di Mariano Comense e Lurate Caccivio hanno identificato due pregiudicati residenti in Campania, un 44enne residente in Ladio e un 59enne campano

I carabinieri di Mariano Comense e Lurate Caccivio che hanno svolto le indagini

I carabinieri di Mariano Comense e Lurate Caccivio che hanno svolto le indagini

Mariano Comense, 16 gennaio 2024 – Due diverse indagini condotte dai carabinieri di Mariano Comense e di Lurate Caccivio sono sfociate nell’identificazione di quattro uomini, ritenuti autori di tre diversi raggiri. I soggetti in questione sono due pregiudicati di 49 e 54 anni residenti in Campania, uno di 44 anni residente nel Lazio e un quarto di 59 anni, anche lui campano.

Nel primo caso, i due avrebbero pubblicato un annuncio per la vendita di una bicicletta elettrica: contattati dalla vittima, sono riusciti a farsi accreditare un bonifico di 350 euro senza mai consegnare la merce e rendendosi irreperibili.

Gli stessi carabinieri di Mariano hanno identificato e denunciato per truffa un uomo di 44 anni che, fingendosi un falso acquirente di uno stock di pneumatici messi in vendita su un sito internet, ha convinto il venditore a eseguire sei ricariche postepay per un valore complessivo di 1500 euro.

I militari della stazione di Lurate Caccivio hanno invece denunciato per truffa e ricettazione un uomo di 59 anni residente in Campania, pregiudicato. L’indagine era partita dalla denuncia sporta a marzo 2022 da un pensionato rimasto vittima di una truffa e-commerce su un sito internet, dove il truffatore si era fatto accreditare 136 euro su una carta prepagata per l’acquisto di una macchina per il caffè, senza consegnare il bene.

L’attività investigativa ha permesso di accertare che sulla stessa carta prepagata erano state versate somme di denaro pari a circa 20mila euro, ovvero il risultato di 124 truffe e-commerce tutte riconducibili al cinquantanovenne campano. I reati sarebbero stati commessi nel 2022 in tutt’Italia. Le somme venivano poi trasferite con operazioni bancarie a terze persone, 13 in tutto quelle identificate, per farne perdere le tracce.