Trovata morta dopo due anni I parenti rinunciano all’eredità

Marinella Beretta sola anche nella morte, i familiari non avevano rapporti con la donna da trent’anni

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di Paola Pioppi

Anche l’eredità di Marinella Beretta, la donna di 70 anni trovata senza vita da due anni e mezzo nella sua casa di Como, è destinata a non essere assegnata a nessuno. I tre parenti che si erano fatti avanti a inizio febbraio, poco dopo il ritrovamento della donna, e che avrebbero potuto ricevere una parte dei suoi beni, hanno rinunciato a farsene carico. Lo ha riferito l’avvocato Alberto Timponi, che sta seguendo la vicenda per conto del proprietario svizzero della villetta di via Privata Oppidum, alla periferia di Como, che aveva lasciato alla donna l’usufrutto a vita. È possibile che i familiari, che non avevano rapporti con lei da circa trent’anni anni, abbiano ritenuto non conveniente o utile procedere con l’assegnazione dell’eredità della pensionata. Nei giorni successivi, un’altra persona si era fatta avanti, chiamando direttamente l’avvocato, spiegando però di non essere certo di avere effettivamente un legame familiare, e di dover svolgere delle ricerche per avere una risposta certa. I sopralluoghi svolti nell’appartamento successivamente al ritrovamento, avvenuto in circostanze del tutto casuali da parte di una pattuglia della Squadra Volante, hanno evidenziato alcuni dettagli a ulteriore conferma dell’isolamento in cui viveva la settantenne. Per esempio, venticinque sacchi della spazzatura trovati nell’interrato e mai conferiti per la raccolta. Una dimostrazione della sua difficoltà a uscire di casa, anche per esigenze minime del quotidiano. Per contro, la casa era molto ordinata, gestita in modo meticoloso. Nell’armadio sono state trovate centinaia di fatture e alcuni biglietti conservati da Marinella, in cui annotava di avere incontrato funzionari dell’Inps o dell’Enel. "Nel 2015 – dice l’avvocato - la signora aveva detto al mio assistito che avrebbe voluto morire in questa casa dove era stata tutta la vita, e dove c’erano i suoi genitori, spiegando che la pensione minima le creava difficoltà economiche". Per questo aveva deciso di vendere, mantenendo l’usufrutto dell’abitazione.