
Ai problemi sulla Tremezzina rischia di sommarsi l’interruzione estiva della tratta ferroviaria Lecco-Colico
Tremezzina (Como) – I lavori della Variante della Tremezzina sono ripresi anche se molto lentamente anzi troppo per Azione, il partito di Carlo Calenda, che ha presentato un’interrogazione parlamentare sull’opera chiamando in causa direttamente il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
“Vogliamo garanzie sulla gestione del traffico che quest’anno peggiorerà a causa dell’interruzione della tratta ferroviaria Lecco-Colico e per questo chiediamo di potenziare il trasporto via lago - spiega il segretario provinciale Lorenzo Pedretti - È doveroso rassicurare la collettività sul completamento entro aprile 2028 di un’infrastruttura strategica per il territorio, ricordando che la prima data di consegna era inizialmente prevista per il 2026. Dall’altro, riteniamo altrettanto fondamentale garantire una gestione efficiente della stagione estiva, che rappresenta un periodo cruciale per l’economia locale. Per questo motivo chiediamo un potenziamento del servizio di navigazione, al fine di evitare gravi ripercussioni economiche e di immagine per il territorio».
Ai problemi del cantiere della Variante della Tremezzina rischia di sommarsi l’interruzione della tratta Lecco-Colico dal 15 giugno al 15 settembre per interventi di potenziamento della linea in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina. Nelle scorse settimane i segretari generali di Cgil Lecco, Diego Riva, Cisl Monza-Lecco, Mirco Scaccabarozzi, e Uil Lario, Dario Esposito avevano manifestato la loro preoccupazione per lo stop che “rischia di trasformarsi in un vero e proprio incubo per i pendolari che ogni giorno si spostano tra Lecco e l’Alto Lario e viceversa”.
Da qui la richiesta di Azione di garantire certezze al territorio in merito al cronoprogramma dell’opera e gestire l’accoglienza turistica estiva attraverso un potenziamento del servizio di navigazione sul lago. “Non possiamo permetterci una gestione così approssimativa. Il territorio ha bisogno di risposte serie e immediate - conclude Pedretti - in particolare in vista di una stagione estiva che si preannuncia complessa”. In base all’ultimo resoconto di Anas dopo la ripresa degli scavi sul lago di Colonno nella galleria Comacina, si è passati da una fase iniziale di scavo meccanizzato all’utilizzo dell’esplosivo, che comunque viene impiegato con minore frequenza rispetto all’anno scorso. Sul lato di Griante invece gli scavi non sono neppure iniziati.