Tre telefoni cellulari prima spariti e poi ricomparsi

Sono tanti gli errori commessi da Silvia e Paola Ziliani che, insieme a Mirto Milani, credevano forse di averla fatta franca e di aver beffato gli inquirenti che indagavano sulla scomparsa della madre. Fra le carte dell’ordinanza che motivato il loro arresto emerge come il loro fosse un piano tutt’altro che perfetto. Quando i telefoni del trio sono stati posti sotto sequestro ad esempio gli inquirenti hanno scoperto che non erano gli stessi usati fino all’8 maggio. Davanti alle domande prima tutti e tre hanno dichiarato di averli venduti a un ragazzo marocchino nei pressi della stazione a Brescia per 250 euro. Poi, nel giro di un mese, tutti i telefoni sono stati consegnati ai carabinieri ma formattati e ormai inutili per le indagini. L’unica a fornire una scusa è stata Silvia, spiegando che il cellulare conteneva materiale personale sulle sue abitudini sessuali con Mirto e le prove che era iscritta a un sito di scambisti e che non voleva che quelle informazioni diventassero pubbliche.